Quando si parla della Coppa Davis 2023, conquistata dall’Italia dopo aver battuto in finale l’Australia, difficile non partire dai capolavori di Jannik Sinner, dalla versatilità di Lorenzo Sonego, dalla freschezza portata da Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi e dall’esperienza di Simone Bolelli.
Ma dietro ai cinque moschettieri che hanno riportato in Italia la celebre “insalatiera”, a 47 anni di distanza dalla vittoria di Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli in Cile, c’è la mano del capitano non giocatore: Filippo Volandri.
Il Capitano non giocatore
A poco più di 40 anni (è nato nel settembre del 1981), l’ex tennista livornese è riuscito in un’impresa che finora era stata portata a termine solo da un mito della racchetta italiana come Nicola Pietrangeli.
E per quanto la storia l’abbiano scritta in campo i suoi ragazzi, Volandri è stato a dir poco fondamentale nel capolavoro azzurro.
Da tennista Volandri ha vinto due tornei ATP
Si tratta per il toscano di una grandissima soddisfazione, di quelle che la sua storia in campo gli ha sempre negato. Volandri ha infatti avuto una buona carriera, che lo ha visto arrivare al numero 27 del ranking ATP nel 2008, ma quando si parla di palmares ha la bacheca un po’ vuota.
Per lui due vittorie nel circuito con sette finali perse e tutti i nove match arrivati in tornei ATP250 e sulla terra rossa, superficie di cui era uno specialista.
Il primo trionfo arriva nel 2004 in Austria, a Sankt Polten, battendo in due set il belga Xavier Malisse, mentre il secondo è del 2006 a Palermo, avendo la meglio in tre set sull’ecuadoriano Nicolás Lapentti. Tra gli avversari che lo hanno sconfitto in finale ci sono giocatori che hanno fatto parte della top 5 mondiale come l’ex numero 1 Carlos Moya e Thomas Berdych.
Volandri ha battuto Federer a Roma nel 2007
A Volandri è andata meglio nel circuito Challenger, visto che di tornei ne ha vinti 12, comprese le Finals del 2013.
Tra i suoi risultati migliori nei grandi tornei ci sono gli ottavi di finale raggiunti al Roland Garros nel 2007 e la semifinale agli Internazionali d’Italia dello stesso anno, in cui al secondo turno sconfigge a sorpresa per le quote tennis Roger Federer, diventando così il quarto italiano di sempre in grado di battere il numero 1 del mondo.
Il livornese ha anche rappresentato l’Italia, di cui è stato numero uno per quasi quattro anni, in Coppa Davis, con un totale di 10 vittorie e 7 sconfitte in incontri disputati. Nella sua carriera Volandri ha guadagnato poco meno di 4 milioni di dollari in prize money, con l’annata migliore che non è il 2007, bensì il 2006, quando anche grazie alla vittoria a Palermo ha ottenuto premi per 470mila euro. Si è ritirato dal tennis giocato nel 2016.
Volandri Capitano di Davis dal 2021
Il ruolo di capitano non giocatore della squadra di Coppa Davis gli è stato assegnato nel 2021, quando ha sostituito Corrado Barazzutti. In precedenza Volandri era comunque già entrato nei quadri federali, visto che nel 2018 è stato nominato Direttore Tecnico Nazionale, con l’incarico di lavorare sullo sviluppo delle nuove generazioni della racchetta tricolore.
Visto il risultato ottenuto nel 2023, si può dire che Volandri abbia lavorato molto bene anche in quel senso. Prima della trionfale edizione vinta, il toscano ha diretto la squadra azzurra anche in quelle 2021 e 2022, raggiungendo sempre la fase finale.
Alla prima esperienza la nazionale si è fermata ai quarti di finale, perdendo, da sfavorita per le scommesse sportive, contro la Croazia, mentre nella seconda gli azzurri sono arrivati in semifinale, battendo ai quarti gli Stati Uniti e perdendo poi contro il Canada.
Il cammino degli Azzurri nella Coppa Davis 2023
Il cammino trionfale del 2023 è invece cominciato nella fase a gruppi di Bologna, quella che per Volandri è stato un momento molto complicato come capitano. L’assenza di Sinner, che aveva rinunciato a giocare per prendersi un periodo di riposo, e la mancata convocazione di Fabio Fognini hanno fatto sì che la nazionale azzurra si presentasse al via con più di qualche polemica nell’ambiente.
Del resto, il ruolo del capitano non è semplice, dovendo decidere le convocazioni non solo basandosi sul ranking, ma anche se non soprattutto sulle dinamiche di squadra, un caso unico in uno sport in cui al massimo si gioca in coppia.
La sconfitta nel primo match del round robin contro il Canada ha fatto pensare al peggio, ma poi le vittorie contro Cile e Svezia hanno permesso alla squadra di volare a Malaga.
In Spagna gli azzurri hanno battuto prima i Paesi Bassi, poi la Serbia (in una semifinale che rimarrà quella dei tre leggendari match point annullati da Sinner a Novak Djokovic) e infine l’Australia. E Volandri si inserisce così in un club abbastanza ristretto, perché non sono molti i tennisti, compresi alcuni tra i più grandi di sempre, che possono raccontare di aver capitanato la loro nazionale alla conquista della Davis.
Una bella soddisfazione, considerando che a settembre 2023 non erano mancate le frecciatine sia per le convocazioni che per la gestione mediatica dell’assenza di Sinner.
Ma la creazione di un team che potesse sfruttare al meglio le potenzialità del talento di San Candido è sempre stata la priorità del capitano , una scelta che ha pagato eccome, come la chirurgica composizione del doppio tennis migliore!
Lo stipendio di Volandri dalla Federazione Tennis
Ma a proposito di pagare, quanto guadagna Filippo Volandri come capitano non giocatore della squadra di Coppa Davis? Per farsi un’idea basta leggere il preventivo di bilancio 2023 della Federazione Italiana Tennis e Padel, che per la competizione ha stanziato un totale di circa 300mila euro. Alla voce staff tecnico, che ammonta a circa 230mila euro è anche compreso lo stipendio del capitano.
E considerando che per quanto riguarda il corrispettivo femminile, la Billie Jean King Cup, il compenso totale dello staff tecnico è di circa 60mila euro, si può ragionare su uno stipendio di circa 150mila euro per Volandri.
Considerando gli introiti per la federazione, che dalla vittoria della Coppa Davis ha guadagnato quasi tre milioni, da dividersi tra giocatori (e tecnico) e casse federali, decisamente un ingaggio che...si è ripagato da solo.
Ovvio, ora che Volandri ha nel curriculum la vittoria della Coppa Davis, certamente il bilancio 2024 potrà prevedere un aumento rispetto a quello precedente. Ma se, come hanno pronosticato molti, la squadra azzurra dovesse continuare a dire la sua a lungo nella competizione, saranno soldi decisamente ben spesi!
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