Il futuro del calcio italiano, almeno per quello che riguarda la fascia sinistra, potrebbe essere un calciatore dal nome perlomeno benaugurante, che l’azzurro e un grande club potrebbe averceli…nel destino.
Iyenoma Destiny Udogie nasce a Verona il 28 novembre 2002 da genitori nigeriani e la prima parte della sua carriera è legata indissolubilmente all’Hellas. Il terzino comincia la trafila nel club gialloblù quando è ancora giovanissimo, partendo dai Pulcini e arrivando ad esordire in prima squadra.
La trafila con il Verona del classe 2002
Il passaggio all'Udinese e la percentuale sulla cessione
Le caratteristiche del calciatore
Udogie nel mirino delle grandi
La trafila con il Verona del classe 2002
A dargli fiducia è stato Ivan Juric, uno che quando nota il talento non sta certo a pensare alla carta di identità.
E dunque a neanche 18 anni Udogie ha fatto il suo debutto in Serie A, subentrando nella ripresa nel corso del match di San Siro tra Milan ed Hellas Verona dell’8 novembre 2020, terminato con un pareggio ricco di gol per le scommesse calcio, 2-2, con Barak primo marcatore.
Per fare il primo passo nella Scala del Calcio bisogna avere doti non comuni e infatti il tecnico decide che il ragazzo gli piace e lo aggrega in pianta stabile in prima squadra.
Il passaggio all'Udinese e la percentuale sulla cessione
Su di lui però poi piomba l’Udinese. Il club friulano è da sempre una palestra di talenti importanti e che va a caccia di giovani interessanti da crescere e lanciare definitivamente nel calcio che conta. Dunque i bianconeri si accordano con l’Hellas per un prestito con obbligo di riscatto, fissato a 4 milioni di euro più bonus, più una percentuale su una futura eventuale cessione del giocatore.
Percentuale che prima o poi gli scaligeri incasseranno, perché è bastato un anno alla Dacia Arena per convincere tutti.
Le 37 presenze nella stagione 2021/2022, condite da ben 5 gol e 3 assist che hanno sorpreso anche i pronostici Serie A degli esperti di Fantacalcio, sono state fondamentali affinché il valore di mercato del terzino classe 2002 schizzasse verso i 20 milioni di euro e soprattutto che cominciassero a bussare alla porta dei Pozzo i grandi club.
Le caratteristiche del calciatore
E non è neanche complicato capire il perché. Udogie sembra essere fatto apposta per il calcio moderno, vista la sua duttilità.
Mancino naturale, può essere utilizzato come terzino sinistro in una difesa a tre o, come gli è accaduto sia nell’Hellas Verona che nell’Udinese, da quinto di centrocampo, in modo da poter sfruttare il suo atletismo soprattutto in fase offensiva, senza doversi troppo preoccupare della copertura difensiva.
Ma il classe 2002 ha dimostrato anche di poter giocare senza troppi problemi in altre parti di campo, visto che in alcuni casi è stato impiegato anche da mediano o come mezzala sinistra in un centrocampo a cinque. Il fisico statuario, inoltre, gli permette anche di potersi rendere utile da centrale sinistro in una difesa a tre.
Udogie nel mirino delle grandi
Un profilo, quello di Udogie, che non può non interessare alle big, che negli ultimi anni sembrano aver lasciato un po’ il vecchio approccio di lasciare i giovani in provincia per qualche anno in più e preferiscono portarli subito a destinazione, per poi eventualmente spedirli in prestito ad accumulare minuti.
Tra le squadre che si sono interessate al calciatore dell’Udinese ci sono l’Inter e la Juventus, che sulla sinistra hanno situazioni diverse in cui Udogie potrebbe inserirsi alla perfezione.
In nerazzurro da quella parte di campo c’è Gosens, che si deve prendere la fascia dopo l’addio di Perisic, ma che avrà bisogno di un ricambio importante per giocare le tante partite della stagione tra Italia e Champions: non impossibile quindi leggere il suo nome tra gli acquisti Inter!
Discorso ancora più intrigante quello che riguarda la Juventus, perché alla Continassa c’è Alex Sandro, che si avvia verso i 32 anni e sembra leggermente in calo. Passando da un bianconero…all’altro Udogie potrebbe imparare dal brasiliano e poi prenderne il posto negli anni a venire.
E poi c’è l’estero, perché gli exploit del classe 2002 non sono certo rimasti confinati al pubblico della Serie A. In particolare, Udogie fa gola in Inghilterra, con una fisicità che sembra fatta apposta per un campionato intenso come la Premier League.
A lui si è interessato il Tottenham di Antonio Conte, che da quella parte di campo ha appena accolto proprio Perisic, ma che ha comunque bisogno di un’alternativa che sia leggermente meno offensiva del croato quando le partite non permettono di lanciarsi all’arrembaggio.
E poi si è parlato anche di un interessamento del Brighton, che sembra già abbastanza convinto di salutare Cucurella (richiesto dal Manchester City) e che ha pensato all’azzurrino come nuovo esterno sinistro. Insomma, le opzioni di mercato per Udogie non mancano di certo.
Destiny futuro Azzurro
E si fa largo per lui anche la possibilità di esordire con la nazionale maggiore. Nell’ambito della sua mezza rivoluzione al termine del ciclo del gruppo che ha vinto gli Europei e che purtroppo non si è qualificato per Qatar 2022, Roberto Mancini non ha inserito il calciatore dell’Udinese, ma la carta di identità gioca decisamente a suo favore.
Anzi, Udogie è ancora ampiamente in tempo anche per giocare con l’Under-21, con cui ha esordito nel settembre 2021 nel match contro il Lussemburgo. Nel 2022 ha saltato tutti gli impegni con la selezione guidata da Nicolato, tra le favorite per il nostro sito scommesse per la fase finale degli Europei di categoria, ma le quattro prestazioni finora con gli azzurrini sono state positive.
E poi Udogie con le nazionali giovanili italiane ha un ottimo rapporto, considerando soprattutto il periodo nell’Under-17. Con la selezione di categoria il terzino sinistro ha giocato ben 15 partite, prendendo parte a entrambi i grandi tornei del 2019, il campionato europeo e quello mondiale. E in tutti e due i casi ha lasciato la sua firma.
Agli Europei ha giocato tutte le partite da titolare (cinque sulla sinistra e due a centrocampo), fornendo un assist nel 4-1 contro la Spagna e soprattutto segnando la rete decisiva in semifinale contro la Francia.
Ai Mondiali invece tre presenze in quattro match, con il CT che lo ha sempre schierato a centrocampo, ma comunque buonissime prestazioni, in particolare quella contro il Messico, con l’assist per il vantaggio di Wilfred Gnonto e poi il gol della vittoria. Insomma, non è poi così complicato immaginare Udogie convocato a breve nella nazionale maggiore, per imparare da un campione d’Europa come Spinazzola e poi diventare il futuro azzurro sulla fascia sinistra…
Anzi, a ben vedere si potrebbe dire che sia quasi…il suo destino!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.