Il ventunesimo secolo rappresenta la svolta per il movimento rugbystico italiano. Dopo tanti anni di crescita, finalmente la nazionale azzurra nel 2000 ottiene l’ok definitivo per partecipare al torneo principale per nazioni in Europa.

Fino ad allora chiamato Cinque Nazioni, con l’ingresso degli Azzurri nasce l’attuale Sei Nazioni. L’esordio dell’Italia è straordinario, il 5 febbraio del 2000 al Flaminio di Roma l’Italia gioca la sua prima gara e batte con merito la Scozia,34-20. Quel successo fu decisivo per evitare il famoso cucchiaio di legno, “premio” riconosciuto alla nazione che perde tutte e cinque le gare del torneo.

Il bilancio dell’Italia nel Sei Nazioni è comunque decisamente negativo, frutto della maggiore tradizione verso il Rugby delle altre nazioni partecipanti. A cominciare dall’Inghilterra, unica squadra mai battuta dagli Azzurri in venti partecipazioni al Sei Nazioni. Dopo 100 partite giocate nel principale torneo europeo, lo score dell’Italia registra dodici vittorie, un solo pareggio (18 pari al Millennium Stadium di Cardiff nel 2006) e ben 87 sconfitte. 

I PRIMI ANNI - Dopo lo storico successo all’esordio contro la Scozia, l’Italia ha inanellato addirittura quattordici sconfitte consecutive. La vittoria del 2000 ha negato agli Azzurri lo sgradito cucchiaio di legno, ricevuto poi nel 2001 e nel 2002.

Tre anni dopo l’Italia è riuscita a ritrovare il successo, ancora una volta in casa ma questa volta contro il Galles. Una vittoria per 30-22 che ha permesso agli Azzurri di evitare anche l’ultimo posto in classifica, per la prima volta lasciato proprio ai gallesi. Vittoria che l’Italia ha ottenuto anche nel 2004, questa volta contro la Scozia per 20-14.

Azzurri che però nel 2005 perdono tutte le gare del Sei Nazioni in una stagione deludente che costa la panchina al CT John Kirwan. Nel 2006 arriva l’unico pareggio della storia azzurra e soprattutto il primo risultato positivo lontano da Roma. Il 18 pari del Millennium Stadium di Cardiff regala all’Italia una consapevolezza nuova che portò gli Azzurri a un ciclo molto positivo.

Nel 2007, infatti, arriva il primo successo esterno, un vero e proprio dominio a Edimburgo contro la Scozia. Dopo la decorosa e tutto sommato positiva sconfitta di Twickenham per 20-7 contro l’Inghilterra, gli Azzurri, sfavoriti per Rugby League stendono 37-17 la Scozia uscendo dal campo con gli applausi del pubblico dello Stadio di Murrayfield. Quel successo fu seguito da un’altra bella vittoria dell’Italia  a Roma contro il Galles, regalando un vero e proprio sogno al mondo azzurro del Rugby.

All’ultima giornata Italia-Irlanda poteva regalare addirittura agli Azzurri il titolo, anche se serviva una vera e propria impresa. Gli irlandesi dimostrarono di essere più forti battendo l’Italia nettamente, ma quell’edizione del Sei Nazioni ha rappresentato sicuramente la miglior versione dell’ItalRugby. Nei quattro anni successivi l’Italia ottenne solamente due vittorie, una delle quali però entra nella storia. Per la prima volta nella storia del Sei Nazioni gli Azzurri battono la Francia 22-21 al Flaminio di Roma.

L’ultima edizione di alto livello dell’ItalRugby risale al lontano 2013, quando l’Italia allenata da Jacques Brunel vinse due partite tra cui l’unico successo nella storia degli Azzurri contro l’Irlanda. 

LE DIFFICOLTÀ ATTUALI - Nel 2014 solo sconfitte per gli Azzurri con l’ennesimo cucchiaio di legno, fortunatamente evitato poi nel 2015, grazie alla vittoria in quel di Edimburgo contro la Scozia per 22 a 19 il 28 febbraio di quell’anno.

Da lì in poi per cinque anni gli Azzurri non hanno fatto altro che raccogliere sconfitte, spesso anche piuttosto rovinose. Decoroso il ko in Francia nel 2016, seguito poi dalle disfatte in Irlanda e Galles con 125 punti subiti in due gare. Pesantissimi anche i 63 punti subiti all’Olimpico contro l’Irlanda nel 2017, sconfitta poi rovinosa replicata dodici mesi dopo a Dublino con 56 punti incassati.

L’ultima prestazione abbastanza positiva degli Azzurri è la sconfitta interna del 17 marzo del 2018 contro la Scozia per 29 a 27 con l’Italia era avanti di dodici punti e ha subito il calcio decisivo a due minuti dalla fine. 

*La foto di apertura dell'articolo è di Maurizio Spreafico (AP Photo).

 

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.