Il Super Bowl è l’apoteosi della competizione della NFL, nel quale le due squadre migliori si scontrano non soltanto per la vittoria del titolo ma per entrare nella leggenda di questo sport. Con un premio in palio così alto, non è raro vedere prestazioni davvero fuori da comune da parte dei giocatori, che sentono la pressione e rispondono sul campo.
In particolare, le prestazioni che analizzeremo di seguito sono alcune delle più memorabili nella storia della partita più importante del football americano, arricchite da rimonte al limite dell’impossibile e giocate che sono entrate negli annali della storia.
David Tyree - Super Bowl XLII
I New York Giants si sono presentati al Super Bowl XLII contro i New Englan Patriots come i settimi peggior sfavoriti nella storia delle scommesse su questa partita, ma hanno venduto cara la pelle grazie ad una difesa incredibile e soprattutto grazie alle imprese di David Tyree. Wide receiver pressoché anonimo, Tyree non può vantare una carriera ricca di emozioni prima o dopo questa partita, ma è il protagonista di una delle ricezioni più sensazionali della storia del Super Bowl, che ha tenuto in vita i Giants durante l’ultima fase d’attacco.
Marcato da Rodney Harrison, una delle migliori safety allora in circolazione, Tyree è riuscito ad agganciare il passaggio lanciato dal suo QB Eli Manning. Con Harrison avvinghiato addosso, Tyree si è librato in aria e ha afferrato il pallone, tenendolo stretto tra le mani e usando il casco per non farlo scivolare via, mentre il difensore cercava di fargli perdere possesso.
Tyree non ha voluto però saperne di farsi scappare il pallone, regalando così ai Giants le yard di cui avevano bisogno per arrivare nella zona calda e da lì segnare i punti della vittoria. La carriera di Tyree non è poi mai decollata, ma sarà per sempre ricordato per una delle giocate migliori in assoluto di questo sport.
Nick Foles - Super Bowl LII
Non bastano due mani per contare tutti i quarterback sottovalutati che hanno poi compiuto il miracolo vincendo il Super Bowl: Brad Johnson non ha fatto molto altro se non eseguire il suo compitino in forza ai Tampa Bay Buccaneers durante la vittoria contro gli Oakland Raiders. Ancora, Trent Dilfer era un presente assente in campo mentre i Baltimora Ravens vincevano contro i New York Giants grazie all’impeccabile difesa e al gioco di corsa. Molti pensavano che Nick Foles sarebbe stato un altro nome su questa lista prima che scendesse in campo per il Super Bowl LII e battesse uno dei QB migliori di sempre.
Infatti, Foles ha lanciato per una distanza di 373 yard e tre touchdown, contribuendo in maniera fondamentale alla vittoria degli Eagles sui Patriots di Tom Brady per 41 a 33, un Tom Brady che non è stato da meno con 505 yard lanciate e tre touchdown. Gli Eagles sono stati però in grado di provocare una palla persa dell’ultimo minuto, proprio su Brady, fattore cruciale nella vittoria del primo Super Bowl per la squadra. Soprannominato San Nick dai tifosi di Philadelphia, il quarterback ha completato il 65% dei passaggi nelle tre le partite dei playoff e si aggiunge ad Eli Manning nella lista dei quarterback capaci di battere Tom Brady al Super Bowl.
Tom Brady - Super Bowl LI
Nonostante la sconfitta contro Nick Foles l’anno seguente, durante il Super Bowl LI Tom Brady si è reso protagonista di una delle prestazioni più leggendarie mai viste nella finale dell’NFL, guidando la propria squadra nella rimonta più eclatante vista proprio al Super Bowl. I Patriots sono infatti ripartiti da un iniziale svantaggio di 28 a 3 contro gli Atlanta Falcons, per poi vincere il loro 5° Super Bowl, l’unico della storia ad essere andato ai tempi supplementari.
Dopo essersi fatto intercettare nel secondo quarto, errore risultante in un touchdown avversario, Brady riuscì a portare la squadra fino in fondo al campo, guadagnando così per lo meno un field goal a pochi secondi dallo scadere della prima metà della partita.
Al rientro dall’intervallo il quarterback infilò ben 25 punti, 19 di cui in un ultimo quarto in cui la squadra riuscì a completare con successo due conversioni da 2 punti. Nel tempo di recupero, Brady riuscì a far arrivare la squadra vicino alla linea di meta contro una difesa dei Falcons oramai in ginocchio, convertendo poi la fase di attacco nel touchdown di James White che pose fine alla partita.
Su 62 passaggi lanciati in tutta la partita, nati soprattutto dalla necessità dei Patriots di ripiegare sul gioco aereo durante lo svantaggio, Brady ne completò 43, per un totale di 466 yard e un margine di errore completamente inesistente nella seconda metà della partita. Entrambe le statistiche per i tentativi di passaggio e la percentuale di completamento sono diventate i nuovi record del Super Bowl. Siamo certi che i Falcons non si dimenticheranno mai della sconfitta subita contro, principalmente, Tom Brady.
Devin Hester - Super Bowl XLI
Il Super Bowl XLI è stato uno di quelli caratterizzati da una forte disparità tra i due quarterback, con Peyton Manning alla guida degli Indianapolis Colts e Rex Grossman per i Chicago Bears. L’unico motivo per cui Grossman si ritrovò al Super Bowl era l’incredibile difesa dei Bears, assieme alle squadre speciali, di cui Devin Hester era l’emblema. Non fu un caso che proprio Hester trasformò il calcio d’inizio in touchdown, mandando la squadra di Chicago subito in vantaggio.
Il giocatore è infatti il migliore in questo campo nella storia dell’NFL, avendo convertito in carriera 19 tra calci e punt di ritorno in touchdown. Quello realizzato durante il Super Bowl, con l’audace cavalcata sotto il diluvio in quel di Miami, rimarrà sicuramente il più emozionante di tutti. I Chicago Bears misero poi a referto solo 10 punti nel resto della partita, ma l’unico calcio iniziale trasformato in touchdown nella storia del Super Bowl sarà la giocata di questa partita che tutti ricorderanno.
Malcolm Butler - Super Bowl XLIX
L’inizio del Super Bowl XLIX è stato lento, con un primo quarto addirittura fermo sullo 0 a 0, ma si è rifatto poi grazie ad un'elettrizzante seconda metà senza esclusione di colpi tra le due rivali, che hanno lottato fino all’ultimo fischio. Il colpo di grazie fu inflitto da Malcom Butler, difensore passato rapidamente dall’anonimato alla fama grazie alla giocata che permise la vittoria dei New England.
In svantaggio per 24 a 28 nei minuti finali, gli Seahawks erano in attacco nei minuti finali ad una yard dalla linea di meta. Con il brillante running back Marshawn Lynch tra le proprie fila, tutti si aspettavano che Seattle decidesse di correre con la palla e inevitabilmente vincere la partita. L’allenatore Pete Carroll aveva però altri piani: assieme allo staff decise di optare per uno slant con un taglio in diagonale, intercettato però proprio da Malcom Butler su Russell Wilson, giocata che concluse definitivamente la partita.
Il nome di Butler riapparse sui titoli dei giornali in relazione ad un altro Super Bowl, quando venne tenuto in panchina durante la partita contro gli Eagles nel 2018. Il giocatore verrà comunque per sempre ricordato per questa giocata individuale da vera star ed atleta.
Phil Simms - Super Bowl XXI
Phil Simms è conosciuto dalla generazione di fan più giovani come telecronista, ma l’ex giocatore è il detentore del record per la percentuale di realizzazione in un Super Bowl più alta, fatto registrare durante la vittoria dei NY Giants contro i Denver Broncos per 39 a 20. Simms, praticamente tarantolato durante tutta la partita, completò 22 dei 25 passaggi per un totale di 268 yard e tre touchdown: una prestazione praticamente perfetta.
Nessuno dei passaggi convertiti in touchdown è stato un lancio lungo che ha dato “una spintarella” alle incredibili statistiche, visto che quello più lungo è stato quello da 13 yard raccolto dalla tight end Mark Bavaro. La prestazione miracolata di Simms nasce dalla precisione robotica mostrata durante una partita in cui ha lanciato su ben otto ricevitori diversi, il che ha fatto impallidire anche la sua controparte avversaria John Elway, quarterback entrato nella Hall of Fame.