Dopo una lunga attesa, ricca di aspettative, finalmente da venerdì scorso la parola è passata al campo. L’edizione numero nove della Rugby World Cup ha preso ufficialmente il via in Giappone con la sfida tra i padroni di casa e la Russia: i nipponici hanno vinto con un convincente 30-10, e si giocheranno il passaggio del turno nel Pool A con Irlanda e Scozia.
In una sfida già determinante in ottica qualificazione, domenica l‘Irlanda ha superato la Scozia con un netto 27-3: con questa vittoria, con bonus, la squadra del ct Schmidt ipoteca qualificazione e primo posto nella Pool A. Per il XV di Townsend sarà decisiva l’ultima partita contro gli asiatici.
Grande favorita per la vittoria finale è la Nuova Zelanda, formazione campione in carica da due edizioni consecutive, che in totale ha conquistato tre Coppe del mondo a partire da quella disputata in casa nel 1987. Due delle principali favorite per la vittoria finale, il Sudafrica e gli stessi All Blacks, sono state sorteggiate nello stesso raggruppamento, il Pool B, nel quale è inserita anche l’Italia.
Per le scommesse rugby di 888sport sulla Vincente Coppa del Mondo di Rugby 2019, la vittoria della Nuova Zelanda si può giocare @2.25, con Sudafrica e Inghilterra appaiate @5.00; seguono l’Irlanda @10, il Galles @12.00 e l’Australia @17.00.
La formula del mondiale, che durerà fino al 2 novembre, data della finale di Yokohama, prevede il passaggio alla fase a eliminazione diretta, che inizierà con i quarti di finale il 19 ottobre, delle prime due classificate di ognuno dei quattro gironi, ciascuno dei quali composto da cinque squadre.
Lo scontro al vertice - La partita tra Nuova Zelanda e Sudafrica, che si è disputata sabato scorso, considerata la potenziale finale, ha visto la vittoria per 23-13 degli All Blacks dopo ottanta minuti di vera lotta. La formazione neozelandese ha dovuto rinunciare a uno dei suoi leader, quel Brodie Retallick che sta recuperando da un grave infortunio e che probabilmente sarà disponibile solo nella fase a eliminazione diretta.
Dal canto suo, Rassie Erasmus, non avendo particolari problemi di infortuni, ha avuto l’opportunità di mettere in campo il XV ideale degli Springboks per la Coppa del Mondo. Il Sudafrica ha vinto la manifestazione per due volte, nel 1995 e nel 2007.
Gli altri gironi - Detto dei Pool A e B, vediamo le favorite per il passaggio del turno negli altri raggruppamenti. Per le scommesse sportive sul rugby, il Gruppo C sarà un testa a testa tra Inghilterra e Francia, con l’Argentina nel ruolo di terza incomoda che ha dato del filo da torcere ai Galletti di Jacques Brunel nella partita d’esordio, sconfitta di misura 23-21.
Gli inglesi hanno schiantato Tonga con un netto 35-3 e al momento la classifica li vede in testa con 5 punti, davanti ai transalpini a 4.
Nel Gruppo D, Galles e Australia sembrano non aver rivali, come evidente dalle nostre quote per le scommesse sportive che vedono i britannici @1.80 e i Wallabies @2.00 per il primo posto, con le Fiji @51.00; staccatissime Georgia e Uruguay @501.00. Nel derby dell’Oceania disputato domenica, l’Australia ha sconfitto le Fiji per 39-21.
L’Italia - Girone proibitivo, con Nuova Zelanda, Sudafrica, Namibia e Canada, per gli azzurri del commissario tecnico dimissionario Conor O’Shea, che sono arrivati in Giappone dopo un cammino di avvicinamento inquietante. Tutto è puntato sulla sfida al Sudafrica del 4 ottobre, una sorta di spareggio per agguantare una storica qualificazione ai quarti. La sensazione che si respira nell’ambiente e tra i media è che l’appuntamento iridato possa sostanzialmente finire prima di cominciare.
L’Italia ha superato, nel classico esordio contro la formazione materasso di un girone proibitivo, la Namibia con il punteggio di 47-22, con i 25 punti di scarto che ci consentono di essere, al momento, primi nel raggruppamento con 5 punti davanti alla Nuova Zelanda con 4.
La storia azzurra - Ogni quattro anni gli azzurri, formazione sorteggiata in terza fascia, si ritrovano a inseguire il passaggio ai quarti di finale, obiettivo mai raggiunto nella storia del nostro rugby, giocandosi la qualificazione in una sorta di spareggio contro la squadra di seconda fascia.
Siamo andati a un passo dalle prime otto del mondo nel 2007, quando a Saint-Etienne uscimmo sconfitti a testa alta per 18-16 contro la Scozia, che si qualificò al posto nostro. Stavolta il sorteggio è stato davvero proibitivo: dopo aver superato la Namibia, il nostro prossimo avversario è il Canada, 22mo nel ranking mondiale, decisamente alla nostra portata.
Due successi ci consentirebbero, comunque, di qualificarci di diritto alla prossima edizione della Coppa del mondo, in programma nel 2023 ancora in Francia.
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Il ct Conor O’Shea, l’irlandese arrivato tra squilli di tromba nel 2016 con la promessa di portare bel gioco e risultati, ha già annunciato il suo addio alla panchina azzurra dopo una lunga e penosa serie di 22 sconfitte di fila nelle ultime quattro edizioni del Sei Nazioni, la peggior striscia di tutti i tempi.
* La foto dell'articolo è di Eugene Hoshiko (AP Photo).