Che si vinca…di corto muso o dominando, un trofeo è sempre un trofeo. E sono pochi gli allenatori italiani che nella loro carriera ne hanno vinti più di Massimiliano Allegri.
Il tecnico livornese classe 1967 da giocatore ha forse ottenuto meno di quanto avrebbe potuto, potendo vantare soltanto una Coppa Italia di Serie C con la squadra della sua città e un campionato di D con la maglia dell’Aglianese a fine carriera.
Ma una volta che si è seduto in panchina, “Acciughina” si è rifatto con gli interessi, portando a casa quindici trofei nel corso di una carriera ormai ultra ventennale che il 30 marzo 2024 ha celebrato le 500 panchine in Serie A!
L'inizio di carriera di Allegri e l'occasione Sassuolo
Gli inizi non sono stati semplici, perché Allegri ha cominciato la sua esperienza da allenatore con una buona dose di gavetta. Il primo club a dargli fiducia è proprio l’Aglianese in Serie C2 (tredicesimo posto nel 2003), poi arriva il salto di categoria alla guida della SPAL (che termina nona). Nel 2005 lo sceglie il Grosseto, che lo esonera, lo richiama e poi lo esonera di nuovo nell’ottobre 2006.
Un mese dopo affianca il suo mentore Giovanni Galeone all’Udinese, ma essendo già stato tesserato in quella stagione il tecnico toscano si becca una squalifica di tre mesi. L’annata della prima grande soddisfazione è quella 2007/08, quando lo straordinario imprenditore Giorgio Squinzi gli affida il Sassuolo.
Allegri porta i neroverdi alla vittoria del girone A della Serie C, ottenendo una storica promozione in B e sollevando anche la Supercoppa di categoria.
Questi ottimi risultati attirano l’attenzione dei club di Serie A e a offrire ad Allegri l’occasione di mettersi in mostra è il Cagliari. Il club rossoblù chiude la stagione 2008/09 con un ottimo nono posto nel massimo campionato, rimanendo in corsa per un posto nelle coppe fino a primavera.
Anche l’annata successiva comincia bene, con il Casteddu in zona Europa League, ma poi un crollo di forma (2 punti in 9 partite) porta il presidente Cellino a esonerare il tecnico toscano.
Lo scudetto di Allegri con il Milan
Poco male, perché Allegri è già nel mirino di atro imprenditore leggendario, Silvio Berlusconi, che lo vuole al Milan. La prima stagione in rossonero, quella 2010/11, è immediatamente quella giusta.
Il Diavolo si aggiudica lo scudetto scucendolo ai cugini dell’Inter, orfani di Mou.
L’annata successiva inizia con la vittoria in Supercoppa sempre contro i nerazzurri, ma termina con il polemico secondo posto dietro la Juventus di Antonio Conte, con il gol fantasma di Muntari che avrebbe cambiato la classifica.
Il terzo anno al Milan vede i rossoneri chiudere il campionato al terzo posto, mentre nella quarta stagione il Diavolo parte malissimo e a inizio 2014 arriva l’esonero per Acciughina.
Con la Juve Allegri sfiora il triplete
Ma se per il livornese si chiude una porta, si apre un portone di colore bianconero. Quando nell’estate 2014 Antonio Conte rescinde il suo contratto con la Juventus dopo aver vinto tre scudetti consecutivi, la Signora punta proprio su Allegri.
Il tecnico toscano comincia tra la diffidenza della tifoseria, ancora molto legata a Conte, che aumentano dopo la sconfitta in Supercoppa. Ma con il tempo le ottime prestazioni della squadra convincono anche i più scettici. In campionato il testa a testa con la Roma si risolve a favore dei bianconeri, per il quarto scudetto di fila e il secondo per Allegri, che porta a casa anche la prima Coppa Italia della sua carriera.
Il tecnico rischia anche un clamoroso triplete, impedito solo dalla sconfitta in finale di Champions League contro il Barcellona.
La Juventus apre la stagione 2015/16 vincendo la Supercoppa italiana, ma in campionato a fine ottobre è a -11 dal Napoli primo in classifica dopo 10 giornate.
Poco male, perché da quel momento i bianconeri inanellano due serie, straordinarie anche per le quote Serie A da 15 e 10 vittorie consecutive, intervallate da un pareggio, che portano la Juventus al sorpasso sul Napoli alla venticinquesima giornata nello scontro diretto risolto da Simone Zaza.
Per i bianconeri è il quinto scudetto di fila, il terzo in carriera per Allegri, che si aggiudica di nuovo anche la Coppa Italia.
La stagione successiva, quella 2016/17, è sulla falsariga della prima di Allegri a Torino: in campionato arriva lo Scudetto (sesto consecutivo) nonostante la resistenza della Roma, la squadra si aggiudica di nuovo la Coppa Italia e rischia per la seconda volta di fare il Triplete, perdendo però in finale di Champions contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo.
Allegri è l'unico tecnico ad aver vinto 6 scudetti e 5 Coppe Italia
L’era Allegri continua anche nella stagione 2017/18, quella del settimo scudetto consecutivo per la Juventus, nonché quarto di fila per l’allenatore toscano, che così raggiunge Carlo Carcano, tecnico dei bianconeri del Quinquennio, in quanto a titoli consecutivi. Arriva anche la quarta Coppa Italia (contro il Milan), per un sensazionale quarto double domestico consecutivo nonostante gli sforzi del Napoli in Serie A.
L’estate 2018 porta a Torino Cristiano Ronaldo e con un CR7 nel motore sembra impossibile che la Juventus non continui il suo periodo di dominio nel campionato italiano.
E infatti va esattamente così, con i bianconeri che si aggiudicano di nuovo lo Scudetto (l’ottavo consecutivo) e Allegri che si porta a quota sei totali, diventando nel contempo l’unico tecnico del calcio italiano ad aver vinto cinque titoli e quattro Coppe Italia consecutivamente. Il titolo 2018/19 è il quindicesimo trofeo conquistato dal tecnico toscano, che nel frattempo ha anche portato a casa la Supercoppa.
Al termine della stagione però arriva il clamoroso divorzio tra Allegri e la Juventus, dopo cinque anni in cui nessuno è riuscito a detronizzare la squadra bianconera. Ma nonostante le tante possibilità, il tecnico toscano si prende non uno, bensì addirittura due anni sabbatici dal calcio, mentre la Signora passa tra le mani di Maurizio Sarri (che vince l’ultimo dei nove scudetti consecutivi) e di Andrea Pirlo, che invece delude parecchio le aspettative.
Nel 2021 Allegri ritorna alla Juve
E quando nel 2021 serve un nuovo allenatore per la ricostruzione bianconera e la Juventus…richiama Max Allegri. Le due stagioni intere nella seconda esperienza bianconera, però, sono state avare di soddisfazioni per la squadra e per il tecnico.
In campionato la Signora è arrivata prima quarta e poi settima (causa penalizzazione) e persino in Coppa Italia non c’è stato modo di imporsi, con tanto di sconfitta in finale nell’edizione 2021/22 per mano dell’Inter.
Nella stagione 2023/24, ricomincia il conteggio dei trofei da Allegri, con l quinta Coppa Italia, vinta, il 15 maggio 1-0 sull'Atalanta!
E dopo ben tre anni a secco, i tifosi della Juventus tornano ad esultare!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 11 settembre 2023.