Come da tradizione il “kick-off” della stagione tennistica è rappresentato dal primo torneo del Grande Slam dell’anno, l’Australian Open, con un montepremi da record! Il caldo cocente dell’isola oceanica e le superfici molto veloci di Melbourne non hanno quasi mai regalato soddisfazioni agli azzurri, ad eccezione della storia fatta segnare da Bolelli e Fognini nel 2015.
Quest’anno l’Italia si è presentata in massa e con grandi aspirazioni, dalla voglia di confermarsi di Berrettini e Fognini al desiderio di stupire il mondo di Jannik Sinner. Infine c’è Andreas Seppi, l’eterno alto-atesino che in quel di Melbourne ha ottenuto le sue più grandi soddisfazioni. Dal 2013 ad oggi infatti Seppi è riuscito a raggiungere la seconda settimana in un torneo del Grande Slam in cinque occasioni, quattro delle quali proprio in quel di Melbourne.
Andreas in Australia - La prima volta agli ottavi di finale a Melbourne per Seppi risale al 2013, quando l’alto-atesino sconfisse Marin Cilic al terzo turno in cinque set prima di perdere contro Chardy. Storico sicuramente il torneo del 2015, quando Seppi arrivò per la seconda volta agli ottavi di finale sconfiggendo al terzo Roger Federer in quella che senza dubbio è stata la sua più grande vittoria in carriera. Successo in quattro set a Melbourne prima di perdere contro un giovanissimo Kyrgios agli ottavi dopo esser stato avanti due set a zero.
Due anni dopo Seppi però ebbe il rematch di quell’ottavo di finale nel secondo turno dell’edizione del 2017 dell’Australian Open, sconfiggendo Kyrgios sempre al quinto set e venendo eliminato ancora una volta agli ottavi per mano di Stan Wawrinka. Ultima partecipazione agli ottavi di finale per Seppi nel 2018, dove ancora una volta è arrivata l’eliminazione per mano di Kyle Edmund, sorpresa di quell’edizione che arrivò fino alla semifinale persa in tre set contro Marin Cilic.
Sempre nel 2018 Fabio Fognini visse probabilmente la sua miglior edizione dell’Australian Open, arrivando per la seconda volta in carriera agli ottavi di finale. Sfruttando l’eliminazione a sorpresa di David Goffin al secondo turno, Fognini ebbe la possibilità di arrivare agli ottavi di finale senza mai dover affrontare una testa di serie. Tabellone dunque positivo che lo ha portato ad affrontare Thomas Berdych in ottavi di finale, perdendo, poi, nettamente tre set a zero.
Ancor più netta se possibile per le scommesse sul tennis la sconfitta del 2014 sempre al quarto turno per mano di Novak Djokovic, eliminato poi a sua volta ai quarti di finale per mano di Stan Wawrinka in un match epico finito 9-7 al quinto set.
La storia - Il 31 gennaio del 2015 è una data senza dubbio storica per il tennis italiano. In un torneo che, come detto in precedenza, non ha sempre regalato tante soddisfazioni agli azzurri in singolare è stato il doppio a far gioire il movimento tennistico tricolore. La coppia formata da Fabio Fognini e Simone Bolelli alza, a sorpresa per le scommesse italiane, al cielo di Melbourne il titolo di doppio dopo aver sconfitto in finale il duo francese Mahut-Herbert.
Per il tennis maschile si è trattato del secondo titolo Slam della storia, il primo in doppio dopo il trionfo di Adriano Panatta nel singolare del Roland Garros nel lontano 1976.
Le nuove leve - Se la vecchia generazione “terraiola” poteva avere delle difficoltà sul veloce di Melbourne, i giovani azzurri che avanzano con forza sembrano avere le caratteristiche perfette per far bene in Australia. A cominciare da Matteo Berrettini, che dopo due primi turni nel 2018 e 2019 può dire la sua ad alti livelli grazie all’ottimo ranking in classifica e al netto miglioramento evidenziato nel finale della scorsa stagione sulle superfici veloci.
Discorso diverso per Jannik Sinner, alla sua prima partecipazione in Australia e pronto subito a stupire il Mondo dopo il sorprendente trionfo alle ATP Next Gen Finals con cui ha chiuso il 2019. A proposito di nuove leve, lo scorso anno gli Australian Open hanno regalato gioie al tennis azzurro per quanto riguarda il torneo juniores.
Il giovanissimo classe 2002 Lorenzo Musetti lo scorso anno arrivò in finale senza mai perdere un set e vinse poi l’atto conclusivo del torneo in un match tiratissimo contro l’americano Emilio Nava conquistando il tie-break decisivo del terzo set 14-12.
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*La foto di apertura dell'articolo è di Eduardo Munoz Alvarez (AP Photo).