Alla soglia dei trent’anni (che compirà a ottobre 2022), è ancora difficile stabilire davvero che calciatore sia Alvaro Morata. La sua è una carriera da talento inespresso? Oppure lo spagnolo ha raggiunto il massimo delle sue potenzialità ma comunque ha una fama che è superiore al suo reale valore?
Davvero complicato a dirsi, perché a guardare le squadre con cui ha giocato, impossibile non pensare che sia un attaccante da top team: Real Madrid, Juventus, Chelsea e Atletico Madrid, tutti club che sono stati protagonisti delle ultime annate del calcio mondiale. Anzi, qualcuno se lo è anche ripreso più volte, segnale che nelle sue qualità c’è parecchia fiducia.
Il primo trasferimento di Morata
Il diritto di recompra del Real
Lo stipendio record di Morata all'Atletico
Il ritorno di Morata alla Juve
L’impressione però è che nessuna delle società che ha puntato su di lui abbia avuto abbastanza garanzie tecniche e caratteriali da affidargli in pieno il reparto. Eppure anche i numeri parlano di trasferimenti multimilionari.
Secondo i dati di Transfermarkt, Alvaro Morata in carriera ha movimentato quasi 200 milioni di euro con i suoi spostamenti. Per la precisione 189 milioni, che sono stati versati tra un club e un altro con formule a volte abbastanza particolari.
Il primo trasferimento di Morata
Il primo trasferimento è quello alla Juventus nel 2014. I bianconeri si innamorano di quel ragazzo dallo scatto bruciante, ma che al Real Madrid, dove guadagna 1 milione di euro a stagione, è un po’ chiuso. I Blancos dal canto loro vorrebbero vederlo sbocciare, ma allo stesso tempo non se la sentono di lasciarlo andare definitivamente.
Dunque, arriva la “recompra”. La Juventus lo acquista per 20 milioni di euro, ma il Real Madrid si riserva la possibilità di riacquistarlo, a una cifra superiore, entro due anni.
Il contratto che il centravanti firma con i bianconeri è da 2,5 milioni di euro fino al 2019 e le sue prestazioni convincono la Signora, considerando che l’iberico è uno dei protagonisti, con una straordinaria sequenza di gol europei per le quote Champions, della squadra che sotto la guida di Allegri arriva a giocarsi la finale contro il Barcellona.
Ma quell’accordo Morata non lo potrà mai portare a termine, perché al termine della stagione 2015/16 il Real bussa alla Continassa.
Il diritto di recompra del Real
Recompra attivata, dunque Morata torna al Real Madrid, per 30 milioni di euro e con un ingaggio da 6 milioni a stagione. In teoria, segnale che la Casa Blanca crede fermamente in lui. In pratica però ci sono…un paio di problemini chiamati Cristiano Ronaldo e Benzema, senza considerare il fatto che la trequarti e l’attacco dei Blancos sono strapieni di altre alternative. Nonostante questo, i numeri sono di nuovo a suo favore.
Con un minutaggio inferiore ai 2000 minuti, Morata porta a casa ben 20 gol stagionali, vincendo la Liga e la Champions League, entrando all’ultimo minuto nella finalissima (ironia della sorte), contro la Juventus. Non abbastanza per prendersi il posto da titolare, ma di certo per farsi notare dalle altre big. Ed ecco che sulle sue tracce arriva il Chelsea.
Alvaro Morata al Chelsea
I Blues, guidati da Antonio Conte, arrivano a Madrid con due offerte davvero irrinunciabili. Il cartellino di Morata viene valutato ben 66 milioni di euro e anche l’ingaggio è assolutamente da top player: lo spagnolo a Stamford Bridge guadagna 9 milioni di euro a stagione.
L’avventura in Premier League si rivela però assai deludente. Nella prima stagione arrivano pochi gol e tante critiche, che lo stesso calciatore rivelerà lo hanno costretto a cercare aiuto nella psicoterapia. Con l’addio di Conte e l’arrivo di Sarri va anche peggio, al punto che nel mercato di gennaio del 2019 c’è l’ennesimo trasferimento a suon di milioni, quello all’Atletico Madrid.
Lo stipendio record di Morata all'Atletico
I Colchoneros hanno bisogno di qualcuno che dia il cambio a un Diego Costa in evidente calo e Simeone opta proprio per Morata. La formula del trasferimento dello spagnolo è abbastanza particolare: l’Atletico Madrid lo prende in prestito per 18 mesi per 18 milioni di euro, una cifra spropositata per un trasferimento temporaneo, il cui obiettivo è trasformare il diritto di riscatto in…obbligo mascherato.
Anche lo stipendio del centravanti è di quelli importanti, 10,5 milioni di euro a stagione. Le prestazioni con la maglia della squadra spagnola sono buone, soprattutto quelle nella seconda stagione, quando complice l’addio di Griezmann l’ex Chelsea diventa il principale terminale offensivo del gioco del Cholo.
Di platino il suo gol ai supplementare che, ad Anfield, elimina il Liverpool tra le favorite per le quote vincenti Champions.
E quindi non sorprende poi troppo che al termine del prestito, nel giugno 2020, l’Atletico decida di esercitare il suo diritto di riscatto, versando ai Blues circa 35 milioni di euro, che portano il totale del trasferimento a 53 milioni. Ma non finisce neanche qui…
Il ritorno di Morata alla Juve
A poco più di un mese dal riscatto da parte dell’Atletico, su Morata piomba di nuovo la Juventus. I bianconeri non hanno mai dimenticato le buone prestazioni nei due anni a Torino e per rafforzare l’attacco di Pirlo scelgono proprio lo spagnolo, dopo che l’affare Suarez salta. E visto che il Pistolero va esattamente all’Atletico, c’è la volontà di tutte e tre le parti in causa di far funzionare l’affare.
Con quale formula? Neanche a dirlo, prestito molto oneroso e diritto di riscatto che in pratica diventa obbligo mascherato. Stavolta la cessione temporanea di Morata per una stagione costa addirittura 10 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 45 milioni, per un totale di 55. La seconda possibilità, quella per cui ha optato la Juventus, è il rinnovo per un’altra stagione del prestito e un diritto di riscatto successivo che scende a 35.
In entrambi i casi, l’Atletico vuole…ripagarsi il centravanti, anche se la Juventus sta cercando di convincere il club a fargli uno sconto a giugno 2022.
Lo sconto in compenso lo ha fatto certamente Morata, considerando che pur di tornare a Torino ha deciso di tagliarsi sensibilmente lo stipendio. Lo spagnolo, che a Madrid guadagnava oltre 10 milioni, ha firmato un contratto fino al 2023 con una parte fissa di stipendio da 5 milioni, che con i bonus dovrebbe arrivare a 7,5 milioni.
Considerando che con l’arrivo di Vlahovic l’iberico si è scoperto…un nuovo Mandzukic, con Allegri che lo conosce bene e lo sta trasformando in esterno d’attacco con compiti tattici, i bianconeri sembrano disposti a riscattarlo, sempre auspicando che i Colchoneros diminuiscano un po’ le loro pretese. E se dovesse arrivare il trasferimento definitivo, il totale speso per lui supererebbe ampiamente i 200 milioni di euro. Se non sono cifre da campione, poco ci manca…
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