Quando c’è l’amore, i soldi contano relativamente. A dimostrarlo c’è il ritorno al Real Madrid per Ancelotti. La scelta di Re Carlo è stata davvero dettata da ragioni di cuore, anche perché se fosse dipeso dal portafogli al tecnico sarebbe davvero convenuto rimanere a lungo all’Everton.
Il contratto che gli ha offerto Florentino Perez nell’estate 2021 è infatti un triennale da 6 milioni di euro a stagione, una cifra importante ma che per esempio in Italia lo vedrebbe terzo in classifica, dietro ai 9 milioni di Max Allegri e ai 7 di Josè Mourinho.
Lo stipendio di Carlo alla Juve e al Milan
Il contratto di Ancelotti con il Chelsea
L'ingaggio da 7,4 milioni di Ancelotti al PSG
L'accordo di Ancelotti con il Napoli
Un fiume di denaro dall'Everton
Meglio non fare i conti in Europa, considerando che dall’altra parte di Madrid Diego Pablo Simeone guadagna ben quattro volte più dell’allenatore emiliano e che tra Guardiola, Klopp e gli altri lo stipendio di Ancelotti è decisamente molto più basso della media dei top manager. E dire che in carriera di ingaggi faraonici Re Carlo ne ha visti parecchi.
Lo stipendio di Carlo alla Juve e al Milan
Già nel 1999, quando era alla Juventus, il suo contratto era parecchio importante. Al momento di sostituire Lippi, la Signora gli offre un accordo da due anni e mezzo da due miliardi di lire netti a stagione. I risultati però non sono dalla sua parte e Ancelotti termina la sua esperienza a Torino nel giugno 2001, con due secondi posti e tante recriminazioni.
Nessun problema, perchè un altro subentro, stavolta a Fatih Terim, gli cambia la carriera. Nel 2001 Ancelotti accetta l’offerta del Milan di un contratto “a rendimento”, con il tecnico che viene pagato in base ai risultati della squadra.
Scommessa vinta sia per l’allenatore che per il club, considerando che nel 2003 arriva la Champions League, vinta in finale contro quella Juventus mai troppo amata.
A quel punto il club decide che forse non è il caso di continuare con quell’accordo e gli offre un contratto, in euro, da 3,2 milioni netti fino al 2007. Proprio in quell’anno arriva il rinnovo ulteriore con il Milan, fino al 2010 e con un buon aumento di stipendio, fino ad arrivare a 4,5 milioni di euro. L’ultimo anno però non ci sarà, perchè nel 2009, di comune accordo, i rossoneri e il tecnico si dicono addio.
Il contratto di Ancelotti con il Chelsea
Mentre in Italia arriva Mourinho, nel 2009 il Chelsea ingaggia Ancelotti proprio per cercare di cancellare il ricordo dello Special One. Abramovich offre un triennale da 7 milioni di euro a stagione e…King Charles porta subito i risultati richiesti: al primo anno arriva il Double, Premier League e FA Cup, che, per gli appassionati di scommesse calcio il club londinese non aveva mai ottenuto. Poi però i rapporti si deteriorano e al termine della seconda stagione in Inghilterra arriva per Ancelotti l’esonero.
Dopo un periodo sabbatico, passato a fare il commentatore, chiamano dalla Ville Lumiere.
L'ingaggio da 7,4 milioni di Ancelotti al PSG
Per essere il primo vero grande allenatore del PSG degli sceicchi, Ancelotti è forse quello che a Parigi…si è arricchito di meno. Quando nel dicembre 2011 firma un contratto da un anno e mezzo a stagione con il club, Re Carlo spunta un ingaggio da 7,4 milioni, che per pochissimo lo rende il tecnico in quel momento più pagato al mondo, di un soffio davanti al contratto che Mourinho ha strappato un anno prima al Real Madrid.
L’esperienza transalpina però non è poi così memorabile, nonostante anche in Francia il tecnico riesca, neanche a dirlo, a portare a casa il campionato.
10 milioni per la Decima
Dieci milioni…per la Decima. Questo invece il patto fatto tra Ancelotti e il Real Madrid, che nel 2014 convince l’allenatore italiano a mollare il PSG. La firma parla di un triennale a 10 milioni a stagione. Di annate assieme, però, i Blancos e Carletto ne faranno solamente due.
La prima è quella in cui arriva la terza Champions della carriera del tecnico con le scommesse live impazzite durante i supplementari della finale di Lisbona, nonché la tanto agognata numero dieci per il Real. Poi, dopo una stagione passata all’ombra del Barcellona del secondo Triplete, arriva l’addio consensuale.
Il club che però più si è svenato pur di mettere sulla sua panchina Ancelotti è decisamente il Bayern Monaco. Il tecnico italiano arriva nel 2016 al posto di Pep Guardiola e il suo contratto è faraonico, un triennale da 14 milioni di euro netti a stagione, che lo rendono il tecnico più pagato al mondo.
Il contratto record al Bayern
A Säbener Straße però le cose vanno bene solo al conto in banca di Carletto. La Bundesliga vinta alla prima stagione è più una formalità che altro, visto il dominio dei bavaresi, ma l’eliminazione ai quarti di finale in Champions crea un ambiente non proprio positivo.
A poco più di un anno dall’assunzione, complici i contrasti con i senatori, arriva l’esonero con ricca buonuscita.
L'accordo di Ancelotti con il Napoli
A questo punto, meglio tornare in Italia. Per la precisione, a Napoli. Dopo l’addio di Sarri, a giugno 2018 De Laurentiis ha puntato su un nome fortissimo come quello di Carlo Magno per l’ennesimo assalto dei partenopei allo scudetto.
Per farlo ha messo sul tavolo una cifra importante, almeno per gli standard del club azzurro fino a quel momento: per Re Carlo arriva un biennale, con opzione per una terza stagione, a circa 8,9 milioni di euro lordi a stagione, che netti diventano 5 milioni.
Il primo anno è positivo, con il Napoli che arriva secondo, anche se distante dalla Juventus di Allegri. Quello successivo finisce con un ammutinamento dei calciatori, l’esonero e poi l’accordo quasi immediato con l’Everton.
Un fiume di denaro dall'Everton
E se i soldi non sono tutto, forse non era proprio così a Liverpool, perchè quando nel dicembre 2019 l’Everton ha deciso di affidargli le redini dei Toffees, ha dovuto mettere sul piatto una cifra molto importante per convincere un tecnico con in bacheca tre Champions League ad accettare un club la cui ambizione principale era quella di tornare a qualificarsi per le coppe europee.
A Goodison Park Ancelotti guadagnava qualcosa come 13,5 milioni di euro a stagione, con un accordo di durata molto lunga: quattro stagioni e mezza. Certo, ad aiutare gli inglesi c’erano gli enormi introiti della Premier League, ma comunque si trattava di uno stipendio molto più alto di quello che ha poi accettato al Real, chiedendo ai Blues il permesso di rescindere l’accordo. Anche perchè, in fondo, al cuore non si comanda.
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