Tra le società con la storia più lunga del basket italiano un posto di riguardo spetta decisamente alla Pallacanestro Reggiana. Il club emiliano nasce nel 1974 per volere di un gruppo di amici, tra cui spicca il nome di Enrico Prandi, futuro presidente della Lega Basket tra il 2002 e il 2007.
La storia dei bianco rossi del basket italiano
Dopo alcuni successi nelle serie minori, nel 1977/78 la fusione con l’altra società cittadina, la Cestistica Tricolore, porta alla modifica dei colori sociali, che diventano il bianco e il rosso che sono tuttora quelli caratteristici della Reggiana.
L’ascesa nella gerarchia della pallacanestro tricolore è abbastanza immediata, al punto che a dieci anni dalla fondazione, nella stagione 1983/84, gli emiliani conquistano la loro prima storica promozione in Serie A1. A Reggio Emilia arrivano giocatori di assoluto spessore come Bob Morse e Joe Bryant, per un periodo in cui la squadra alterna partecipazioni alla massima serie e retrocessioni con ritorno immediato tra i grandi.
Quanti campioni tra le file della Reggiana Basket
Negli anni Novanta l’approdo che conta è quello di Mike Mitchell, l’americano All-Star nel 1981 con i San Antonio Spurs, che rimane alla Reggiana per sette stagioni e che diventa il miglior realizzatore di sempre del club emiliano.
A metà decennio la squadra torna in A2, ma il rimbalzo immediato nella massima serie è assicurato anche grazie alle prestazioni di un giovane playmaker italiano, Gianluca Basile, che nella stagione 1997/98 guida la Reggiana alle semifinali scudetto, dopo aver sconfitto squadre molto più quotate per le scommesse basket come l’Olimpia Milano e la Benetton Treviso, prima di fermarsi contro Fortitudo Bologna, a cui tra l’altro lo stesso Basile sarà ceduto nell’annata successiva, quella della prima partecipazione alla Coppa Korac.
Segue poi una retrocessione amara, con parecchi tentativi infruttuosi di tornare in A1. Per farlo bisogna aspettare la stagione 2003/04, in cui Reggio Emilia si riprende la massima serie anche grazie a una serie di giovani lanciati in prima squadra che faranno parecchia strada, come Angelo Gigli o Marco Mordente.
La stagione successiva vede la Reggiana raggiungere la finale di Coppa Italia, persa contro la Benetton Treviso, e qualificarsi per la ULEB Cup. Nel 2007 però arriva un’altra retrocessione, seguita da qualche anno in Legadue.
Il grande ritorno è datato 2012 ed è il preludio a quello che è certamente il periodo migliore della storia della Pallacanestro Reggiana. Nella stagione 2012/13 i biancorossi arrivano sesti e si fermano ai quarti nei play-off.
Nel 2014 la Reggiana Basket vince la EuroChallenge
Stesso risultato nell’annata successiva, con il settimo posto in regular season e la sconfitta ai quarti nei play-off, ma quell’anno arriva anche il primo tanto agognato trofeo per gli emiliani, che si aggiudicano l’EuroChallenge battendo in finali i russi del Triumf Ljubercy, ovvero il club che nella stagione successiva sarebbe diventato lo Zenit San Pietroburgo.
Grande protagonista di queste annate è un altro italiano, Andrea Cinciarini, che si aggiudica anche il premio come miglior giocatore della manifestazione. La Reggiana si migliora anche in Italia e nella stagione 2014/15, complici gli arrivi di Drake Diener e di Achille Polonara, arriva terza in regular season e si presenta ai play-off nel novero delle favorite.
Dopo aver sconfitto Brindisi e Venezia, la squadra guidata da Massimiliano Menetti arriva a giocarsi la finale contro la Dinamo Sassari, arrendendosi ai sardi solamente a gara 7.
Nonostante l’addio di Cinciarini, la Reggiana si presenta ai blocchi anche l’anno successivo con parecchie velleità di classifica e, grazie ai nuovi arrivi Pietro Aradori e Stefano Gentile, è di nuovo protagonista, vincendo anche la sua prima Supercoppa Italiana.
Agli ottavi dei play-off si consuma la vendetta contro Sassari, mentre in semifinale gli emiliani eliminano Avellino. Il titolo però resta una chimera, perché i biancorossi si arrendono in sei partite all’Olimpia Milano.
La UNAHOTELS Reggiana da 26 anni in Serie A
Si tratta finora dell’ultima fiammata di Reggio Emilia, che nelle stagioni successive ha prodotto alcune stagioni in cui ha provato a fare bene in post-season, ma senza mai superare i quarti di finale, e altre in cui invece è rimasta fuori dalla lotta per il titolo, a volte rischiando anche la retrocessione, come è avvenuto nella stagione 2022/23.
Nello scorso campionato la Reggiana, sponsorizzata UNAHOTELS, ha evitato il ritorno in Legadue grazie al coefficiente canestri, visto che ha terminato il torneo a pari merito con la Pallacanestro Trieste e con gli scontri diretti in assoluta parità.
Alla fine però la matematica ha premiato i biancorossi, che hanno festeggiato la permanenza in A, allungando a 26 le loro partecipazioni al massimo campionato. E aumenta anche il primato (abbastanza indesiderato) che la Reggiana si porta dietro: è infatti la società che ha partecipato più volte alla Serie A senza mai riuscire a vincere il titolo.
Il roster della Reggiana Basket 2024
E questa stagione, chi scende in campo sul parquet dei Palazzo dello Sport Giulio Bigi? In panchina Reggio Emilia ha portato il greco Dīmītrīs Priftīs, che ha già collaborato con il nuovo GM Claudio Coldebella (grande protagonista degli anni Novanta con la Virtus Bologna) in Russia con l’UNICS Kazan.
Tra i giocatori confermati ci sono Michele Vitali e Alessandro Cipolla, mentre tra i nuovi arrivi spicca Langston Galloway.
Il playmaker americano classe 1991 si è lasciato convincere a tentare l’avventura europea dopo oltre dieci anni in NBA con le maglie dei New York Knicks, dei New Orleans Pelicans, dei Sacramento Kings, dei Detroit Pistons, dei Phoenix Suns, dei Brooklyn Nets e dei Milwaukee Bucks, tra le favorite per il titolo per le scommesse sportive e al termine dell’esperienza in D-League con i College Park Skyhawks.
Tutti i contratti nella carriera di Langston Galloway
Si tratta di un colpo decisamente importante, considerando la caratura del giocatore, uno che è stato inserito nel secondo quintetto dei rookies all’esordio in NBA e che ha strappato contratti importanti, come quello da oltre 7 milioni di dollari che ha firmato con i Detroit Pistons.
E anche di un bell’impegno per il monte ingaggi di Reggio, che lo scorso anno ha speso 1,3 milioni di euro.
Certo, l’addio a buona parte del roster dell’annata 2022/23 ha lasciato parecchio spazio di spesa, ma difficilmente Galloway potrà guadagnare più di 300mila euro, ovvero più o meno la cifra percepita nella stagione NBA 2021/22, quando si è diviso tra Nets e Bucks con contratti a gettone che gli hanno fatto ottenere un totale di 380mila dollari.
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