Dire che il rapporto tra la città di Napoli e la pallacanestro è complicato rischia davvero di essere un eufemismo. Nel corso dei decenni sono infatti state ben cinque le società basate in territorio partenopeo che hanno preso parte alla Serie A di basket, per un totale di 35 partecipazioni. Il che già la dice lunga sulla durata media delle esperienze dei club, che spesso hanno interrotto l’attività dopo pochi anni. 

La storia della pallacanestro a Napoli

All’inizio fu la Pallacanestro Napoli, fondata nel 1930, che prende parte per 8 volte al massimo campionato tra gli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. Nel 1957 nasce poi la squadra napoletana con i migliori risultati: è la Partenope, protagonista di ben 11 annate in Serie A e capace di vincere la Coppa Italia nella stagione 1967/68 e poi la Coppa delle Coppe in quella 1969/70, battendo in finale i francesi del Vichy.

Poi però nel 1978 è arrivata la cessione del titolo sportivo a una nuova società, il Napoli Basket. L’avventura dura 19 anni e vede i partenopei partecipare per 7 volte al massimo campionato. A raccogliere questo testimone è nel 1999 il Basket Napoli, ovvero la Puteoli (squadra di Pozzuoli) che si trasferisce nel capoluogo.

In capo a 10 anni alla società accade di tutto, perché in 6 partecipazioni alla Serie A il Napoli Basket riesce ad arrivare in semifinale play-off nella stagione 2005/06, anno in cui vince anche la Coppa Italia, salvo poi venire estromesso dai campionati nel 2008 per falso in bilancio e dichiarato fallito nel 2010.

Il titolo sportivo della SS Napoli Basket

Ma nel 2016, tramite il trasferimento in città del titolo sportivo di un’altra squadra, la Cilento Basket Agropoli, nasce una nuova società di Napoli, il Cuore Napoli Basket, che viene ammesso alla Serie B. Nella prima stagione di attività arriva immediatamente la promozione in Serie A2, accompagnata dalla vittoria nella Coppa Italia di Serie B.

L’avventura nella serie cadetta dura poco, perché nella primavera 2018 i partenopei perdono i play-out di A2 e si ritrovano di nuovo in B.

Nello stesso anno la società cambia denominazione, diventando SS Napoli Basket 2016 (per differenziarla da quella nata nel 1978). La mancata promozione nella stagione 2018/19 porta il club ad acquistare il titolo sportivo del Legnano e ad ottenere così l’ammissione alla Serie A2.

Nel 2021 il Napoli Basket arriva in Serie A1

La prima storica promozione in Serie A arriva nell’annata 2020/21, in cui il Napoli Basket arriva secondo nel suo girone, primo nella “fase a orologio” e infine si impone nei play-off battendo nell’ordine Pistoia, Ferrara e Udine.

Nella stessa stagione i campani vincono anche la Coppa Italia di Serie A2, battendo anche in questo caso da favorita per le scommesse basket Udine all’ultimo atto.

La prima stagione in A per la nuova incarnazione del basket napoletano non è stata per nulla semplice. Tra il cambio in panchina, con l’esonero di Stefano Sacripanti e l’arrivo di Maurizio Buscaglia, e i tantissimi giocatori nel roster, con elementi come Luca Vitali e Reggie Lynch arrivati e andati via nel giro di qualche mese, il Napoli Basket è arrivato quattordicesimo, l’ultimo posto utile per mantenere la categoria, soprattutto grazie alle prestazioni di Markis McDuffie, miglior realizzatore della squadra.

Copione abbastanza simile anche nella stagione 2022/23, che il Napoli ha chiuso in dodicesima posizione. Non è mancato un altro avvicendamento alla guida della squadra, con Buscaglia che ha lasciato posto a Cesare Pancotto, così come le presenze da “toccata e fuga” (è il caso di Robert Johnson e Devin Davis), con JaCorey Williams che ha tenuto a galla la squadra grazie ai suoi punti.

La spettacolare tifoseria di Napoli!

La stagione 2024/25 è dunque la quarta in Serie A nella storia del Napoli Basket, che anche quest’anno è sponsorizzato dalla GeVi, ovvero Generazione Vincente, l’agenzia per il lavoro più importante del Sud Italia.

Come sempre la squadra gioca al PalaBarbuto, realizzato nel 2003 per ospitare le partite dell’allora Basket Napoli e ristrutturato nel 2019 come sede delle Universiadi.

In panchina confermato il tecnico che ha vinto la Coppa Italia, Igor Miličić, tecnico croato ma con passaporto polacco, che due anni fa era in Turchia al Besiktas e che  si è legato ai partenopei, pur mantenendo anche l’incarico di Commissario Tecnico della Polonia, posto che occupa ormai dal 2021.

Il roster del Napoli Basket 2024/2025

Si punta sul canadese con cittadinanza slovena Kevin Pangos, lasciato libero dai Cleveland Cavaliers e arrivato in Italia nel 2022.

In attesa di riferimenti affidabili sui nuovi contratti, facciamo un passo indietro verso la stagione che ha regalato l'inedito titolo della Coccarda tricolare!

Nel roster della scorsa stagione in corso c'era un elemento che il tecnico conosce bene come Michał Sokołowski.

L’ala piccola polacca non solo fa parte della sua nazionale, ma ha già lavorato con Miličić anche al Besiktas prima di trasferirsi in Campania lasciando Treviso, con cui ha giocato tra il 2020 e il 2023.

Tra gli addii rispetto alla squadra dello scorso anno spicca quello di Lorenzo Uglietti, che è stato capitano nelle prime due annate in Serie A e che ora si è accasato alla Pallacanestro Reggiana, ma anche quella di Williams, che ha visto terminare il suo contratto e che si è trasferito in Montenegro, al Budućnost.

Jacob Pullen al tiro in una partita europea

Oltre a Sokołowski erano parecchi i volti noti, a partire da un giocatore esperto come Jacob Pullen, che in passato ha giocato alla Virtus Bologna e a Brindisi, oltre che al Barcellona e, seppure brevemente, ai Philadelphia 76ers. Con la franchigia della Pennsylvania Pullen ha firmato un two-way contract, un accordo da 45 giorni che prevede l’utilizzo del giocatore o nella prima squadra o in G-League.

Questa esperienza in poco più di un mese nel 2017 gli ha portato un guadagno di circa 200mila euro, una cifra che quasi certamente supera l’ingaggio percepito a Napoli.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 27 novembre 2023.

Francesco vive di sport, di storia e di storie di sport. Dai Giochi Olimpici antichi a quelli moderni, dalle corse dei carri a Bisanzio all'Olanda di Cruijff, se c'è competizione o si tiene un punteggio, lui si appassiona sempre e spesso e volentieri ne scrive.