Il Paris Saint-Germain, dopo l’arrivo degli sceicchi, si sarà anche preso il ruolo di grande protagonista del calcio francese, ma nonostante i miliardi di euro spesi non è ancora riuscito a raggiungere…l’Olympique Marsiglia.
La formazione dell'Olympique Marsiglia
Quanti calciatori provenienti dalla Serie A
Gli stipendi dell'Olympique Marsiglia
La squadra biancazzurra è e resta tuttora l’unica transalpina ad aver vinto una Champions League (l’edizione di esordio del nuovo format, in finale contro il Milan), un primato di cui dalle parti del Velodrome vanno particolarmente fieri.
Un Marsiglia da rifondare
L’ultimo decennio per l’OM non è stato semplicissimo, considerando che l’ultimo titolo nazionale è quello del 2010 e che l’ultimo trofeo è una Coppa di Lega portata a casa nel 2012. La Champions League è stata raggiunta solo in due stagioni e anche le prestazioni in Europa League non sono mai state troppo positive.
Eppure nella stagione 2021/22 sembra che la situazione sia migliorata, con un buon secondo posto in Ligue 1 (seppure a distanza siderale dal PSG) e un’Europa League molto interessante. Il tutto grazie a una rosa affidata a un tecnico abbastanza sui generis come Jorge Sampaoli e che vede spuntare parecchie facce conosciute della nostra Serie A, a partire dalla porta.
La formazione dell'Olympique Marsiglia
Tra i pali l’Olympique Marsiglia ha infatti puntato sul romanista Pau Lopez, preso in prestito con obbligo di riscatto condizionato alle presenze e considerando che lo spagnolo ha soffiato il posto all’eterno Steve Mandanda, l’estremo difensore ha trovato la sua dimensione al Velodrome.
Sampaoli non è troppo legato a un modulo e ha spesso alternato la difesa a tre a una retroguardia a quattro. Ecco perchè i punti fermi della retroguardia sono i difensori centrali, a partire dal più utilizzato, che però…non è di proprietà del club. William Saliba è arrivato in prestito dall’Arsenal e il Marsiglia vorrebbe eccome tenerselo a titolo definitivo, peccato che i Gunners non ci pensino per nulla, volendo riportare il transalpino all’Emirates dopo l’ottima stagione che sta avendo in Francia.
Chi invece è arrivato e non se ne andrà è il brasiliano Luan, l’altro pilastro della difesa, acquistato dal Santos in estate e ormai inamovibile, considerando anche che quando si gioca a quattro è stato spesso impiegato da terzino sinistro.
A giocarsi l’altra maglia da centrale sono il croato Duje Caleta-Car e l’argentino Leonardo Balerdi, riscattato dal Borussia Dortmund dopo il prestito della scorsa stagione. In rosa poi c’è anche lo spagnolo Álvaro González, che nelle scorse stagioni era uno dei titolari, ma che ora si ritrova un po’ ai margini.
Quanti calciatori provenienti dalla Serie A
A sinistra, oltre a Luan, c’è l’ex Arsenal Sead Kolasinac, mentre il padrone della fascia destra è una vecchia conoscenza tricolore, l’ex Juventus, Sassuolo e Fiorentina Pol Lirola, portato a Marsiglia nell’estate 2021 e utilizzato con frequenza.
Il centrocampo, che sia a tre o a quattro, presenta un buon numero di alternative per Sampaoli. Il mediano titolare è il francese Boubacar Kamara, uno di quelli nati e cresciuti nel club, che nonostante le richieste ha deciso di rimanere al Velodrome, nonostante il suo contratto però sia in scadenza 2022. Il suo sostituto è il senegalese Pape Gueye, pescato nel floridissimo vivaio del Le Havre e anche lui utilizzato frequentemente. I centrali più di costruzione sono parecchi e tutti in situazioni particolari.
Come il francese Matteo Guendouzi, anche lui come Saliba in prestito dall’Arsenal. Il centrocampista però ha spiegato a chiare lettere di voler rimanere al Velodrome e il club ha deciso di spendere i 10 milioni da versare ai Gunners per riscattarlo.
Accanto a lui uno degli altri protagonisti è il brasiliano Gerson, oggetto misterioso in Serie A con le maglie di Roma e Fiorentina ma che in Ligue 1 sembra trovarsi assai bene, al punto che il club gli ha fatto firmare un quinquennale e gli ha affidato le chiavi della mediana.
L’altro centrocampista presente nelle rotazioni è il francese Valentin Rongier, arrivato ormai nel 2019 e sempre utile sia quando c’è da far rifiatare uno dei titolari che quando c’è da infoltire il reparto.
Milik, sinistro da bomber
Trequarti e attacco, infine, si mescolano abbastanza, perché indipendentemente che si giochi con un 4-3-3 o con un 3-4-2-1, i volti sono quasi sempre gli stessi. Quello più celebre è certamente quello di Dimitri Payet. Il francese, autore del punto definitivo del 2-0 all'Albania per le scommesse europei nella gara d'esordio del 2016, è il calpitano della squadra ed è uno dei veterani, con i suoi 34 anni.
Continuamente in bilico tra genio e sregolatezza, il transalpino può giocare sia da trequartista puro che da esterno d’attacco, non disdegnando neanche qualche sortita da centravanti. Sull’altro lato spunta l’ennesimo ex della Serie A, il turco Cengiz Ünder.
L’ex romanista ha convinto a Marsiglia, giustificando cosi l’obbligo di riscatto imposto dai giallorossi al momento di cederlo a titolo temporaneo. Il centravanti titolare è anche lui abbastanza conosciuto in Italia: il polacco Arkadiusz Milik doveva essere l’erede di Higuain al Napoli, ma gli infortuni e lo scontro con il presidente De Laurentiis sul rinnovo l’hanno portato in Francia, dove sta tornando quello che aveva stregato il San Paolo.
Le sue riserva sono il congolese Cédric Bakambu, arrivato a gennaio dopo una lunga e ricca esperienza in Cina, e il senegalese Bamba Dieng, classe 2000 da tenere d’occhio. Gli altri che vengono utilizzati a trequarti o sugli esterni sono invece il marocchino Amine Harit, il classe 2001 brasiliano Luis Henrique e lo statunitense Konrad de la Fuente, ala scuola Barcellona.
Gli stipendi dell'Olympique Marsiglia
Per quanto riguarda gli stipendi, a fare la voce grossa sono proprio i calciatori che arrivano dalla Serie A, che hanno portato in Ligue 1 ingaggi abbastanza più alti della media (se si esclude, ovviamente, la rosa del PSG). Il più pagato della squadra è dunque Milik, sempre ottima opzione come marcatore per le scommesse sportive online, che percepisce 4 milioni di euro a stagione, seguito da Ünder, che si avvicina a quelle cifre.
Anche Pau Lopez è sui 3 milioni all’anno, quello che riceveva anche a Roma. Un po’ più in basso c’è Payet, che con i suoi 2,5 milioni di euro a stagione precede altri senatori come Mandanda ed è allo stesso livello di Gerson, Guendouzi o Kamara.
Ingaggi molto più bassi per alcune delle stelle del futuro, come Luis Henrique o Bamba Dieng. Del resto, si tratta dell’equilibrio necessario per tornare ad alti livelli senza spendere una fortuna. Perchè non tutti sono come il PSG e i suoi sceicchi. Che comunque continuano ad avere una Champions League in meno del Marsiglia!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.