Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta. Una frase che ogni juventino trova scritta a lettere cubitali nel proprio cuore. E da quel punto di vista, il motto di Giampiero Boniperti ha trovato piena applicazione nella Torino bianconera. 36 Scudetti, più due revocati in seguito a Calciopoli, 14 Coppe Italia e 9 Supercoppe nazionali. E poi ancora due Champions League, una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA e due Supercoppe Europee.
"Solo" questo? Decisamente no. Due Coppe Intercontinentali, una Coppa Intertoto e, già che ci siamo, anche l’unico campionato di B disputato. Se vincere è l’unica cosa che conta, la Signora ha ampiamente compiuto la sua missione. Ma nel calcio moderno, vincere non è più tutto. In era di Fair Play Finanziario, è necessario che la bacheca sia piena e che le casse del club non siano vuote. Anche in questo, la Juventus è maestra, nonostante quando si tratta di mercato e di contratti da quelle parti non si badi a spese.
I contratti di Szczesny e Perin
Leonardo Bonucci il più pagato in difesa
A Pogba l'ingaggio più alto della rosa
Gli stipendi degli attaccanti bianconeri
Quanto guadagna Mister Allegri
Basterebbe pensare che l’acquisto più costoso della storia della Serie A è ovviamente targato Juventus ed è l’arrivo di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid per 110 milioni di euro.
Il secondo posto? Bianconero anche quello, visti i 96 miliardi della clausola rescissoria per liberare Higuain dal contratto con il Napoli. E il terzo, neanche a dirlo, è della Signora, con gli 85 milioni versati all’Ajax per De Ligt nel 2019. Quindi, quando c’è da sborsare denaro, non è un problema, l’importante è che i risultati arrivino.
E non sorprende dunque che il monte ingaggi della Juventus sia tra quelli più alti della Serie A, anche se è diminuito rispetto alle passate stagioni passata visto l’addio di Cristiano Ronaldo.
I contratti di Szczesny e Perin
Si comincia dalla porta, dove il titolare, il polacco Szczesny, guadagna 6,5 milioni di euro netti all’anno fino al 2024. Considerando che i colleghi delle big europee hanno stipendi molto più alti, un vero e proprio affare per la Signora. Che in panchina ha un dodicesimo di tutto rispetto come Mattia Perin: l’estremo difensore di Latina guadagna 2,3 milioni di euro fino al 2025.
E il terzo portiere? Carlo Pinsoglio è vincente (visto che almeno una partita all’anno… la fa sempre), leader dello spogliatoio (e non è poco) porta a casa uno stipendio da 300mila euro all’anno, oltre i premi.
Leonardo Bonucci il più pagato in difesa
Dopo la pesante cessione di Matthijs De Ligt (l’olandese aveva un ingaggio da top player con 8 milioni di euro netti, in parte favorito dal Decreto Crescita nell'estate del 2019) al Bayern, in difesa domina, in campo come negli stipendi, Leonardo Bonucci, che per tornare alla Juventus dopo la parentesi al Milan ha accettato di "ridursi" lo stipendio, accordandosi per 6,5 milioni di euro netti a stagione fino al 2024.
Ad affiancarsi a lui il nuovo arrivo Bremer, che ha firmato un contratto fino al 2027 da 6 milioni a stagione. Poi nella lista ci sono i due brasiliani, Alex Sandro e Danilo, che guadagnano rispettivamente 6 e 4 milioni netti rispettivamente fino al 2023 e al 2024. Non male anche lo stipendio di Rugani, 3,5 milioni a stagione fino al 2024, mentre il rinnovo di De Sciglio ha portato il terzino a scendere a 2 milioni di euro a stagione fino al 2025.
A Pogba l'ingaggio più alto della rosa
A guidare il centrocampo c’è…un grande ritorno. La Juventus ha riportato a Vinovo Paul Pogba, che dopo sei stagioni ai ferri corti con il Manchester United è di nuovo in maglia bianconera. Per lui è arrivato un contratto abbastanza pesante, da 10,5 milioni di euro a stagione fino al 2027.
Poi c’è…un esubero come Adrien Rabiot che, essendo arrivato a parametro zero, ha potuto approfittarne per spillare un ingaggio più alto dei compagni di reparto, 7 milioni di euro netti all’anno fino al 2023. A 5 milioni di euro ci sono Arthur (scadenza 2025) e Juan Cuadrado (scadenza 2023), vero jolly di tutti i tecnici che si sono succeduti sulla panchina bianconera. Una duttilità, la sua, ben retribuita.
E poi arrivano… i due di sostanza. Denis Zakaria e Weston McKennie non avranno nomi altisonanti come i colleghi, ma di certo sono utilissimi alla squadra e all’allenatore. Ecco perché entrambi portano a casa una cifra rispettabilissima, 3 milioni per lo svizzero e 2,5 milioni di euro netti per lo statunitense.
Sempre a 3 milioni, inoltre, c’è il campione d’Europa Manuel Locatelli, mentre a 2,5 milioni più bonus c’è un altro dei nuovi arrivi, il mancino serbo Filip Kostic, sotto contratto fino al 2024, straordinariamente decisivo per le scommesse calcio nell'Europa League cinta dall'Eintracht a maggio 2022!
Gli stipendi degli attaccanti bianconeri
L’attacco della Juventus è guidato, sia sul terreno di gioco che nelle cifre, da Dusan Vlahovic. Il serbo, arrivato nel gennaio 2022, ha firmato un contratto fino al 2026 che gli garantisce 7 milioni di euro a stagione.
Poco più indietro una delle nuove stelle bianconere, ovvero Angel Di Maria. Per il Fideo contratto annuale da 6 milioni di euro. Lo sfortunato Federico Chiesa è invece fermo a 5 milioni fino al 2025.
Per l'ultimo arrivato Milik 3 milioni di euro fino a giugno 2023, in attesa dell'eventuale acquisto a titolo definitivo.
Più indietro Moise Kean, che ha ricominciato la sua carriera in bianconero dopo il trasferimento all’Everton con 2,5 milioni a stagione fino al 2023.
Stipendio da 1,3 milioni di euro fino al 2026 invece per il brasiliano Kaio Jorge, che dovrebbe rappresentare il futuro del club bianconero.
Quanto guadagna Mister Allegri
E il tecnico, quanto guadagna? Max Allegri è tornato alla guida dei bianconeri nell’estate 2021, accettando uno stipendio da 7 milioni di euro all’anno fino al 2026. Ma c’è da giurare che se l’allenatore toscano, dopo le difficoltà della prima stagione di ritorno, dovesse riportare il club ai livelli della sua prima esperienza a Torino, la cifra si alzerebbe ulteriormente.
Del resto, vincere è l’unica cosa che conta. E che fa contare anche parecchi soldi in più!
*L'immagine di apertura dell'articolo è di Andrew Medichini (AP Photo). Prima pubblicazione 10 dicembre 2020.