Dopo una serie di alti e, soprattutto bassi, nell’ultimo decennio, la storia del rugby italiano è pronta a cambiare e la nazionale è tornata a offrire buone prestazioni. Sotto la guida del neozelandese Kieran Crowley gli Azzurri si sono tolti alcune soddisfazioni non da poco nei test match dell’ultima parte del 2022.
A novembre sono infatti arrivate la buona vittoria contro le Isole Samoa, ma soprattutto il trionfo storico contro l’Australia a Firenze.
Nel match del Franchi l’Italia è riuscita a battere i Wallabies per 28-27, mostrando un ottimo gioco e facendo molto ben sperare (nonostante la netta sconfitta successiva contro il Sudafrica) in un 2023 importante.
I bonus per i rugbisti al 6 Nazioni
I premi del 6 Nazioni per le federazioni
Gli stipendi degli Azzurri del rugby
Quanto guadagna Ange Capuozzo in Francia
L'Italia nel Sei Nazioni 2023
Il primo impegno è ovviamente rappresentato dal Sei Nazioni, una competizione in cui gli Azzurri vogliono fare decisamente meglio. L’edizione 2022 ha portato finalmente una vittoria, dopo sei anni consecutivi di whitewash (ovvero quando una squadra perde tutte e cinque le sue partite).
Il clamoroso 21-22 anche per le scommesse contro il Galles al Millennium Stadium ha interrotto una serie di sconfitte che sembrava infinita e, assieme alle ottime prestazioni autunnali, segnala un ritorno importante dell’Italia nei match che contano. Il calendario dell’edizione 2023 prevede per la squadra di Crowley match casalinghi contro Francia, Irlanda e Galles, più le trasferte a Twickenham e a Murrayfield per affrontare rispettivamente Inghilterra e Scozia.
Il Sei Nazioni, però, non è solamente un grandissimo evento sportivo, seguito in tutto il mondo e non solo nei paesi interessati. Si parla anche di un ottimo rientro economico, sia per le federazioni coinvolte che per i giocatori.
I bonus per i rugbisti al 6 Nazioni
Giocare (e vincere partite e, perchè no, il trofeo) significa per le squadre incamerare ottimi bonus. Non ci sono cifre ufficiali al riguardo, ma le indiscrezioni che i sempre interessati tabloid inglesi danno al riguardo lasciano capire quali possano essere gli introiti per chi scende in campo nella manifestazione più importante del rugby europeo per nazionali.
Intanto bisogna dire che l’incasso dipende…da nazione a nazione. Ogni federazione infatti decide una cifra di base come gettone di presenza, a cui vanno poi aggiunti parte dei proventi dei diritti TV e un bonus vittoria conquistabile partita per partita.
Neanche a dirlo, a fare la parte del leone è l’Inghilterra, che offre circa 26mila euro a giocatore per ogni partita giocata, a cui si aggiungono circa 6mila euro in diritti di immagine e ben 35mila euro in caso di vittoria.
Segue la Francia, che tra gettone e diritti arriva a 21 mila dollari, più o meno quanto incassano i transalpini come bonus vittoria. Per quanto riguarda i gettoni, poi, arriva l’Italia.
Ogni azzurro incassa circa 7.500 euro per rappresentare il tricolore nel Sei Nazioni, più 2000 euro per i diritti di immagine.
Il punto dolente per gli italiani sono però i bonus vittoria, non tanto perchè purtroppo arrivano di rado, ma perchè sono i più bassi del lotto: solo 7000 euro, contro i 9500 della Scozia, i circa 12mila dell’Irlanda e i quasi 18mila dei gallesi, per cui vincere una partita significa incassare il corrispettivo di quasi tre gettoni di presenza.
I premi del 6 Nazioni per le federazioni
Ma quanto vince la federazione in caso di trionfo nel Sei Nazioni? E quanto viene poi girato ai giocatori? La federazione vincente incassa più o meno 6 milioni di euro, che diventano 7 nel caso si riesca a portare a casa il trofeo facendo anche il Grande Slam (quando una squadra vince tutte e cinque le sue partite).
Ed è usanza comune prevedere un premio vittoria per i giocatori, che viene ripartito a seconda delle presenze nella rosa della propria nazionale nell’edizione.
Dunque, immaginando un’Italia clamorosamente campione, magari con tanto di Grande Slam, un giocatore sempre presente nella squadra di Crowley incasserebbe circa 80mila euro di base, più il premio per la vittoria finale stabilito dalla Federazione.
Queste cifre, ovviamente, oltre a essere non confermate sono comunque valide solamente per il Sei Nazioni. Per quanto riguarda i test match, i cui diritti televisivi sono certamente inferiori a quelli del celebre torneo, è logico immaginare accordi al ribasso, almeno per quanto riguarda l’Italia.
Discorso diverso invece per la Coppa del Mondo, visto che i giocatori, oltre ai gettoni, ricevono anche un compenso che va a coprire il periodo di preparazione in vista dell’evento. Insomma, in base a quanto frutta la trasmissione del match, cambiano i compensi per chi scende in campo.
Gli stipendi degli Azzurri del rugby
Più complicato ancora stabilire quanto guadagnano i giocatori della loro nazionale nei club. Una cosa è certa, quelli che giocano nelle due franchigie italiane nel Top 14, ovvero la Benetton e le Zebre, percepiscono parte dei loro stipendi grazie alla FIR, che versa a entrambe un contributo annuale che nelle ultime stagioni è arrivato a 5 milioni di euro.
Situazione ancora particolare per le Zebre, considerando che la squadra bianconera è direttamente di proprietà federale.
Anche perchè bisogna ricordare la storia del rugby che in Italia è ancora qualificato come uno sport dilettantistico. E nonostante gli atleti italiani che giocano nelle due franchigie dell’URC (ma non solo) siano professionisti nei fatti e negli stipendi, la legislazione tricolore non ha fatto il passo avanti che è stato fatto altrove (Francia, Inghilterra, ma anche in Giappone). E quindi andare all’estero, oltre che essere più remunerativo, è anche una scelta per il futuro…
La Benetton invece, che offre parecchi dei suoi giocatori a Crowley, difficilmente fa trapelare quanto spende per i suoi contratti e restano solamente alcuni spifferi, che parlano di cifre che oscillano tra i 50mila e i 100mila euro a stagione a seconda dell’importanza del giocatore per la squadra.
Discorso diverso per i tanti azzurri che negli ultimi anni sono andati a giocare all’estero. Altrove i salari sono più alti, complici i maggiori introiti dei diritti televisivi dei tornei. Giocare in Francia, per esempio, garantisce a un giocatore di una squadra del campionato francese una media di oltre 200mila euro a stagione.
Quanto guadagna Ange Capuozzo in Francia
Una buona notizia per gli italiani…frontalieri come Ange Capuozzo, stella dello scorso Sei Nazioni azzurro, che è passato allo Stade Toulousain dopo anni trascorsi al Grenoble.
Con un budget annuale di 44 milioni, nella squadra occitana, un po' un PSG, sempre favorito per le scommesse calcio, della palla ovale, la media degli stipendi è in linea con quella dell’intero campionato, 240mila euro, con i giocatori più importanti che guadagnano anche 500mila euro.
E considerando che Capuozzo è stato eletto rivelazione dell’anno, probabile che anche il suo nuovo contratto rifletta questo status.
Alti i contratti anche in Inghilterra, dove giocano altri azzurri come Tommaso Allan. Il mediano d’apertura della nazionale è un giocatore degli Harlequins, squadra londinese che fornisce anche giocatori all’Inghilterra.
La media stipendi da quelle parti è di circa 120mila euro, ma con la possibilità per le stelle di guadagnarne fino a 400mila. Dunque, anche per chi gioca oltremanica gli ingaggi sono più alti. E per loro fortuna molti azzurri si stanno facendo un nome anche al di fuori dei confini nazionali!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.