Cosa ci fanno due leggende del calcio inglese come Dennis Wise, capitano e colonna del Chelsea per un decennio, e Cesc Fabregas, stella dell’Arsenal e campione di tutto con la Spagna, al Como?
Semplice, sono rispettivamente l’amministratore unico e l’allenatore della Primavera del club lariano, che nell’aprile 2019 è stato acquistato dalla società inglese SENT Entertainment, proprietà del gruppo indonesiano Djarum.
E da quando sulle rive del lago è arrivato il colosso delle sigarette ai chiodi di garofano (che tra l’altro ha anche sponsorizzato il campionato indonesiano in passato), il livello delle ambizioni del club si è alzato.
Intanto è arrivata la promozione in Serie B, con la vittoria, da strafavoriti per le scommesse calcio, del girone A della Serie C nella stagione 2020/21. E poi sono partiti gli investimenti che hanno portato in biancoblu calciatori importanti come appunto Fabregas, che ha lasciato il calcio proprio con la maglia del Como per poi entrare in società come tecnico dell’Under-19.
La storia calcistica del Como
La storia del Como inizia, come suggerisce il nome ufficiale del club, nel 1907, ma nel corso degli anni alcune vicissitudini hanno portato a due rifondazioni, la prima nel 2005 e la seconda nel 2017.
La squadra ha partecipato per 14 stagioni al massimo campionato, una nella vecchia Prima Categoria e le altre 13 in Serie A, con l’ultima esperienza tra i grandi che risale alla stagione 2002/03.
Per i record serie B, in bacheca il Como ha tre campionati di Serie B (1948/49, 1979/80, 2001/02) e nel periodo di massimo splendore per il club, ovvero gli anni Ottanta, è anche arrivata una semifinale di Coppa Italia, poi persa contro la Sampdoria.
Tra i calciatori che sono passati al Como per poi scrivere pagine di storia del calcio italiano ci sono due campioni del mondo 1982 come Pietro Vierchowod, che proprio con i lariani ha iniziato a giocare a livello professionistico e ha ottenuto la doppia promozione dalla C alla A, e Marco Tardelli, passato al Sinigaglia per una stagione, quella 1974/75, prima di volare alla Juventus e vincere tutto il possibile.
La panchina del Como ha anche ospitato allenatori che poi sono diventati campioni d’Italia, come Osvaldo Bagnoli e Ottavio Bianchi, che qualche anno dopo essere passati dal Sinigaglia hanno vinto lo scudetto rispettivamente con Verona e Napoli, e tecnici che comunque hanno lasciato un segno importante come Emiliano Mondonico o Eugenio Fascetti.
Lo sponsor Mola sulle maglie del Como
Data la situazione societaria, con il club che è nelle mani del gruppo Djarum, il Como ha anche potuto sfruttare la partnership con Mola, il servizio streaming indonesiano legato anch’esso alla proprietà. Mola, che in Italia trasmette sport di combattimento, ma anche campionati come l’Eredivisie, ha rilevato i contenuti del canale ComoTV e ha ottenuto nel 2021 i diritti di trasmissione delle partite della squadra.
Tra gli affari del servizio di streaming c’è anche un accordo per trasmettere in Indonesia le partite della Serie B per tre stagioni, incluse ovviamente quelle della squadra comasca.
E poi, sempre dal 2021, Mola è diventato il main sponsor sulle maglie dei calciatori del Como, che dal 2022 sono prodotte da Erreà.
Lo stipendio del tecnico Moreno Longo
Il tecnico del Como è dal settembre 2022 il torinese Moreno Longo, che ha sostituito Giacomo Gattuso e, nonostante la partenza negativa del suo predecessore, ha portato la squadra a sfiorare i playoff, raccogliendo 44 punti nelle 32 partite della scorsa stagione in cui ha guidato i lariani. Per lui dunque è arrivata la conferma da parte della società, che comunque già gli aveva fatto firmare un contratto biennale, dunque fino a giugno 2024.
Non è noto lo stipendio dell’allenatore, che comunque dovrebbe aggirarsi sulle cifre guadagnate ai tempi del Frosinone (400mila euro a stagione) e dovrebbe essere superiore a quanto percepito ai tempi del Torino, quando ha sostituito Walter Mazzarri e portato la squadra alla salvezza con un accordo da 200mila euro per il finale di stagione.
Il monte ingaggi Como 2023/2024
E i calciatori del Como, quanto guadagnano? Secondo Capology, il monte ingaggi della società lombarda si aggira sui 14 milioni di euro, una cifra abbastanza simile a quella della scorsa stagione, quando il club biancoblu era settimo nella speciale classifica delle squadre che spendono di più per gli stipendi dei calciatori.
Cerri e Verdi i più pagati a Como
E rispetto al 2022/23, in rosa ci sono un paio di elementi in più che si sono presi la vetta della graduatoria interna al Como. In parte è il caso di quello che è il giocatore più pagato della rosa, Alberto Cerri, ottima opzione come marcatore per le quote calcio.
Il centravanti è arrivato a titolo definitivo solo in estate, riscattato dal Cagliari per 2 milioni di euro, ma in realtà è al Giuseppe Sinigaglia ormai da tre stagioni, visto che era in prestito biennale.
In Sardegna guadagnava quasi 2 milioni di euro, sul lago di Como avrà dovuto rivedere le sue pretese al ribasso, ma abbastanza per superare il vecchio leader della graduatoria, ovvero Simone Baselli, accreditato di un contratto da 1,2 milioni di euro fino a giugno 2024.
Baselli in realtà ora è il terzo più pagato, perché ha messo la freccia anche Simone Verdi, arrivato in estate dal Torino. Il trequartista in granata guadagnava oltre due milioni e mezzo, ma con il nuovo accordo, fino al 2025, si piazza tra il centrocampista e Cerri.
Come si nota, sono parecchi i nuovi arrivi in casa Como, molti dei quali con stipendi importanti. Tra i pali, per esempio, c’è Adrian Semper, arrivato dal Genoa, che al Grifone guadagnava 1,2 milioni a stagione e che anche in Lombardia dovrebbe essere rimasto su quelle cifre. A poco meno di un milione ci sono l’ennesimo nuovo acquisto, ovvero Federico Barba, e uno che invece c’è già dall’anno scorso come Paolo Faragò.
Il contratto di Cutrone a Como
Tra gli stipendi importanti spicca quello di uno che in fondo ha visto la Serie A a livelli molto alti, ovvero Patrick Cutrone. L’ex attaccante di Milan, Wolverhampton e Fiorentina non ha ancora rispettato le promesse e, scendendo di categoria, ha visto anche diminuire il suo stipendio, visto che al Como è accreditato di un ingaggio da 500mila euro a stagione.
Ma c’è sempre tempo per migliorare. Anche perché l’ambizione del Como non si ferma alla semplice permanenza in Serie B…
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