Monte ingaggi Betis Siviglia
Stipendi Betis: dopo un paio di decenni passati a fare lo yo-yo tra Liga e Segunda Division, il Real Betis Balompié, meglio noto come Betis Siviglia, è tornato in una situazione che più gli compete: tra le migliori squadre di Spagna.
Del resto si parla di una società che può vantare nella sua bacheca un campionato iberico (seppur nella lontana stagione 1934/35) e tre Coppe del Re, l’ultima delle quali conquistata nel 2022.
Quella attuale è, al netto di sorprese nelle ultime gare, la quinta stagione consecutiva in cui i biancoverdi si piazzano a ridosso delle prime quattro, aggiungendo però in questo caso anche l’ottima cavalcata in Conference League, con la semifinale raggiunta eliminando i belgi del Gent, i portoghesi del Vitoria Guimaraes e i polacchi dello Jagiellonia nella fase a eliminazione diretta.
In panchina l'Ingegner Pellegrini
Artefice di questa rinascita è stato principalmente Manuel Pellegrini, che non per caso siede sulla panchina del Benito Villamarin proprio dal 2020.
Il cileno, soprannominato “l’ingegnere” per il suo titolo di studi in ingegneria civile, ha guidato in una carriera che dura ormai da 35 anni club importantissimi come il San Lorenzo, il River Plate, il Villarreal, il Real Madrid e il Manchester City, potendo vantare nella sua bacheca due campionati argentini, uno in Ecuador, una Coppa del Cile, una Premier League, due Coppe di Lega inglesi e, ovviamente, la Copa del Rey vinta con il Betis.
Per lui il club andaluso mette sul piatto circa 5 milioni di euro all’anno, ma visti i risultati c’è da immaginare che si tratti di denaro che i supporter betici ritengono ampiamente meritato.
E non sorprende dunque che quello dell’allenatore sia uno degli ingaggi più alti dell’intera squadra. Il Betis spende circa 55 milioni di euro all’anno per gli stipendi dei calciatori, nulla a che vedere, ad esempio, con il monte ingaggi Barcellona e un solo giocatore guadagna più del tecnico cileno. Chi è dunque il calciatore più pagato della rosa guidata da Pellegrini? Beh, è anche quello con il palmares più ricco.
Isco è il più pagato al Betis
Si parla ovviamente di Francisco Alarcon, per tutti semplicemente Isco. Il classe 1992 ha lasciato il Real Madrid nel 2023 dopo aver vinto 19 trofei (tra cui 5 Champions League) sempre da favorito per le quote calcio e si è accasato prima al Siviglia e poi al Betis. Per convincerlo al “tradimento” i biancoverdi hanno messo sul tavolo un contratto molto importante, da 6,3 milioni a stagione fino al 2027, quando l’attaccante avrà 35 anni.
Al secondo posto dei paperoni degli andalusi c’è un campione del mondo, Giovani Lo Celso. Per il rosarino quello del 2024 è stato un ritorno, visto che ha già giocato in biancoverde per una stagione tra 2018 e 2019. Per lui il club betico ha previsto un accordo da 4,2 milioni fino al 2028.
Chiude il podio dei calciatori del Betis il colombiano Cucho Hernandez. Il centravanti è stato appena acquistato dagli statunitensi del Columbus e ha messo la sua firma su un contratto che lo lega ai biancoverdi fino al 2030 per 3,8 milioni a stagione.
Quanto guadagna Anthony a Siviglia
E poi arriva un caso particolare, quello di Anthony. Il brasiliano è in prestito dal Manchester United e il Betis e i Red Devils hanno deciso di dividersi quasi equamente il contratto da 6,8 milioni di euro dell’ex Ajax. Ai biancoverdi tocca pagare 3,1 milioni, mentre gli inglesi continuano a bonificare al calciatore i restanti 3,7 milioni.
La cifra di 3,1 milioni non è assolutamente casuale, perchè si tratta dello stipendio di buona parte degli altri giocatori più importanti della rosa del Betis: l’ex Arsenal Hector Bellerin (scadenza 2028), Pablo Fornals (scadenza 2029), il centrocampista Johnny Cardoso (brasiliano, di passaporto statunitense, ma con cittadinanza americana e con un contratto in scadenza nel 2030), l’ex romanista Diego Llorente (scadenza 2029) e Marc Roca (scadenza 2030).
Tanti giocatori del Betis sono passati dalla nostra Serie A
Il gruppetto successivo di calciatori invece guadagna sui 2,5 milioni di euro e comprende delle vecchie conoscenze della Serie A.
È il caso di Ricardo Rodriguez, che dopo gli anni al Milan e al Torino ha scelto la Liga accettando un contratto fino al 2026. Stessa data di scadenza anche per il portoghese William Carvalho, mentre dovrebbe rimanere a Siviglia fino al 2027 il centravanti argentino Chimy Avila.
Futuro ancora da definire invece per Natan. Il difensore brasiliano, di proprietà del Napoli, è in prestito al Betis, che ha un diritto di riscatto per il suo cartellino che si aggira tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Nel frattempo, gli spagnoli pagano comunque l’ingaggio del verdeoro da 2,4 milioni.
A 2 milioni a stagione c’è l’ex Barcellona e Borussia Dortmund Marc Bartra, che però è in scadenza a giugno 2025. Stipendio da 1,9 milioni all’anno fino al 2029 per il francese Romain Perraud, da poco acquistato dagli inglesi del Southampton.
A 1,2 milioni di euro a stagione c’è un terzetto composto da Sergi Altimira, Aitor Ruibal e Cedric Bakambu. Il centrocampista spagnolo, scuola Barça e proveniente dal Getafe, ha un contratto fino al 2029, il suo connazionale, terzino e proveniente dalle giovanili, ha rinnovato da poco fino al 2028, mentre l’attaccante della Repubblica Democratica del Congo ha un biennale che si conclude nel 2026.
Stipendi Betis
Il resto della rosa invece guadagna meno di un milione di euro, con il terzino destro senegalese Youssouf Sabaly, scuola PSG, che si accontenta di 800mila euro fino al 2026, così come il portiere Adrian, nato a Siviglia e cresciuto in biancoverde, che dopo dieci anni in Premier League tra West Ham e Liverpool è tornato nel suo club di origine.
Sempre a 800mila euro all’anno, ma con scadenza 2029, c’è l’ala sinistra marocchina Abde Ezzalzouli, che ha lasciato definitivamente il Barcellona per vestire la maglia del Betis.
Chiudono infine tre calciatori cresciuti in casa dal club, il centrocampista Jesus Rodriguez (300mila euro fino al 2029), il centrocampista Mateo Flores e l’attaccante Jesus Rodriguez, entrambi con un contratto da 150mila euro.
Insomma, il Betis è un club che negli ultimi anni sta facendo molto bene, lavorando con lungimiranza e programmazione. Se da una parte produce da sempre calciatori di livello, la squadra biancoverde ha anche dimostrato negli anni che, se inseriti in un sistema che funziona, anche i calciatori “scartati” dalle big possono dire la loro…
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