Se il rischio è quello di non poterli battere, unisciti a loro. Questo potrebbe essere stato il ragionamento della FIGC al momento di valutare le possibilità di ottenere l’organizzazione degli Europei 2032.
La federazione italiana aveva già presentato un dossier con 10 città per la candidatura singola, ma l’altro paese in corsa, la Turchia, poteva vantare alcuni impianti molto più moderni rispetto a quelli tricolori, quasi tutti con la necessità di una bella ristrutturazione per ospitare una manifestazione simile.
E quindi, con una mossa diplomatica forse inattesa, arriva la candidatura congiunta: come già avvenuto in altre edizioni, saranno sia l’Italia che la Turchia le sedi di Euro 2032. Ma quali saranno gli stadi turchi protagonisti della manifestazione? Fanatik ha indicato i cinque che dovrebbero essere il teatro dei match continentali.
Stadio Olimpico Atatürk
Si parte, neanche a dirlo, dallo Stadio Olimpico Atatürk (che in turco si chiama Atatürk Olimpiyat Stadyumu) di Istanbul. Si tratta dell’impianto più capiente del paese con i suoi quasi 75mila posti a sedere. Intitolato al “padre” della Repubblica di Turchia, lo stadio Atatürk è stato costruito alla fine degli anni Novanta con la speranza di ospitare un’edizione futura dei Giochi ed è costato 140 milioni di dollari.
I cinque cerchi non si sono ancora fermati sul Bosforo, ma in compenso dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2002, sono state parecchie le manifestazioni importanti che si sono tenute nell’impianto.
In particolare, se lo ricordano bene i tifosi di entrambe le squadre di Milano, di nuovo favorite per le quote Serie A dopo il terzo scudetto napoletano, visto che le finali di Champions League 2004/05 e 2022/23 si sono disputate proprio all’Atatürk e hanno visto prima il Milan e poi l’Inter soccombere rispettivamente contro Liverpool e Manchester City.
Inoltre, l’impianto ospita la nazionale turca dal 2001 e in alcuni periodi è stato lo stadio di casa di alcune delle squadre di Istanbul, come il Galatasaray, il Besiktas, l’Istanbul Basaksehir e il Fatih Karagümrük, che lo utilizza dal 2020, ovvero da quando è tornato nella massima serie.
Ali Sami Yen
Ma l’Atatürk non dovrebbe essere l’unico stadio di Istanbul scelto nella candidatura congiunta italo-turca. La città una volta conosciuta come Costantinopoli può infatti anche vantare il RAMS Park, che però gli amanti del calcio internazionale preferiscono chiamare con il suo nome originale, ovvero l’Ali Sami Yen.
Si tratta dell’impianto che ha rimpiazzato quello che dagli anni Sessanta al 2011 è stato la casa del Galatasaray, al punto che il club giallorosso è anche proprietario dello stadio. Lo stadio ha vissuto diverse incarnazioni, rimanendo anche in disuso per un certo periodo, ma è stato completamente ricostruito tra il 2007 e il 2011, con un progetto che è costato circa 250 milioni di dollari dell’epoca.
L’Ali Sami Yen ospita dunque ovviamente il Gala, ma anche alcune gare della nazionale turca, oltre a diversi eventi non sportivi, come concerti (diventando un’arena da 70mila posti).
L’impianto ha inoltre detenuto il primato di stadio più rumoroso del mondo, grazie ai 131,76 decibel registrati nel 2011, ovviamente nel corso del sentitissimo “derby intercontinentale” contro i cugini del Fenerbahce.
Nuovo Stadio 19 maggio di Ankara
Per quanto Istanbul sia la città simbolo della Turchia, non è la capitale della nazione. Logico dunque che un altro degli impianti selezionati per la candidatura per ospitare Euro 2032 si trovi ad Ankara. Si parla del Nuovo Stadio 19 maggio (in turco Yeni 19 Mayıs Stadyumu), attualmente ancora in costruzione.
Il vecchio stadio, che non aveva neanche 20mila posti e che era stato disegnato da un architetto italiano, Paolo Vietti-Violi, prendeva il nome dalla data in cui è iniziata la Rivoluzione Turca ed è stato abbattuto per fare posto a un nuovo impianto che potrà ospitare 42mila spettatori.
Certo, il processo di costruzione è abbastanza lungo, considerando che la prima proposta al comune di Ankara è arrivata nel 2010 e che la prima pietra è stata posta solo nel 2022, ma ovviamente ci si aspetta che la struttura sia bella che completata per l’obiettivo del 2032.
Stadio Atatürk di Izmir
E tanto per rimanere in tema, c’è anche un altro Stadio Atatürk a disposizione, quello che si trova a Izmir, l’antica Smirne. L’impianto ha una storia importante, considerando che la sua prima incarnazione poteva prevedere fino a 70mila spettatori e ha ospitato sia i Giochi del Mediterraneo del 1971 che le Universiadi 2005.
Proprio a quell’anno risale la ristrutturazione dello stadio, che ora ha una capienza di 51337 posti e di tanto in tanto viene utilizzato dalle due squadre cittadine, l’Altay e il Karşıyaka, per le partite di cartello.
Akyazı Stadium
Si chiude infine con la città di Trebisonda, con l’impianto rinominato Şenol Güneş Spor Kompleks (in onore dell’ex portiere del Trabzonspor e allenatore della nazionale turca), ma che tutti da quelle parti conoscono come Akyazı Stadium.
Lo stadio è stato inaugurato nel 2016, può contenere quasi 41mila spettatori e ovviamente ospita i match casalinghi del Trabzonspor. Si tratta di un impianto molto moderno, costato 35 milioni di dollari, con soluzioni all’avanguardia come, ad esempio, i monitor interattivi per la sala stampa.
Non esattamente qualcosa che negli stadi italiani, purtroppo, si vede con frequenza…
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