Chissà se qualcuno si è mai chiesto quale sia la città con il maggior numero di squadre di calcio pro capite. Beh, c’è chi si è messo a fare i calcoli è la risposta è Buenos Aires.
La capitale dell’Argentina ha al momento 21 squadre professionistiche nelle prime cinque divisioni, 18 delle quali hanno anche il proprio stadio, essendo stato il futbol argentino molto influenzato da quello inglese, in cui i club, quando potevano, si costruivano l’impianto di casa, come abbiamo evidenziato nel contenuto originale Stadi e club di Londra.
E se il numero di squadre sembra assurdo, va anche considerata un’altra cosa: 21 sono le squadre di Buenos Aires intesa come Ciudad Autonoma, ovvero la città vera e propria. Se a queste si aggiungono quelle dell’agglomerato urbano, si arriva a numeri molti più alti.
Tanto per fare un esempio, appena fuori dal confine della città (a una decina di chilometri dal centro) ci sono Avellaneda e Lanús, dove giocano club importantissimi come il Racing, l’Independiente e il Lanús.
Prima di raccontarvi la magia di Baires, introduciamo un paragrafo su come è suddivisa la stagione del calcio argentino, con il Boca sempre favorito per le scommesse sportive.
Il format del campionato argentino
Le ultime riforme calcistiche hanno portato alla creazione di 3 tornei separati, per il calcio dei Campioni del Mondo in carica.
Andiamo con ordine. C'è la Coppa argentina che resiste ai cambiamenti da oltre 10 anni: il trofeo dà spazio anche a piccoli club regionali e, cercando un paragone sensato con l'Europa, potremmo considerarla una piccola FA Cup!
I campionati veri e propri sono due: la Coppa della Liga e la Liga Professional. Nella Coppa della Liga, i club partecipanti sono divisi in due grandi gruppi da 14 squadre ciascuno: le 4 formazioni migliori di ciascun raggruppamento si incrociano dai quarti di finale in avanti. Ha vinto la Copa de la Liga 2024, l'Estudiantes di Eduardo Dominguez, che ha rivitalizzato il talento di Pablo Piatti, ex trequartista del Valencia!
Nella Liga Professional, invece, il girone è unico e decisamente… maxi con 28 società partecipanti!
Rispetto a come siamo abituati in Italia a seguire il nostro campionato e le relative quote Serie A, i club si affrontano una sola volta e non nel format andata e ritorno: anche il calcio in Sudamerica, infatti, presenta un calendario sportivo pazzo, nel quale la Libertadores ed i suoi proventi hanno un’importanza superiore alle sfide locali.
Baires e il Superclasico
Al momento attuale, le squadre di Baires che giocano la Primera Division sono dunque 6 su un totale di 28 partecipanti, quindi quasi il 25% del totale. E non si può non cominciare dal club più titolato d’Argentina, ovvero il River Plate, nome che deriva dal toponimo inglese del Rio della Plata.
Il River, paradossalmente, nasce nel 1901 nel barrio de La Boca, che poi sarà la casa dei grandi rivali cittadini. Il consiglio direttivo si trasferisce però prima nel quartiere di Palermo e successivamente in quello altrettanto ricco di Belgrano, dove si trova ancora oggi, che ha regalato al club il soprannome più celebre, i Millonarios.
Lo stadio del River è l’Estadio Monumental Antonio Vespucio Liberti (o più semplicemente Monumental), costruito negli anni Trenta del Novecento per volontà del presidente del River da cui prende il nome. L’ultima ristrutturazione è ancora in corso e quando sarà terminata lo renderà l’impianto con capienza maggiore di tutto il Sudamerica, con quasi 85mila posti a sedere.
Ma se si parla del River, non si può non menzionare l’altra squadra che dà vita al Superclasico, ovvero il Boca Juniors, nato anch’esso nel barrio de La Boca, mai abbandonato: come dimenticare la Superfinale disputata a Madrid e vinta, da favoriti per le scommesse calcio, dal River di Lucas Pratto?!
Squadra e tifosi sono detti “Xeneizes”, in quanto il club è stato fondato nel 1905 da un gruppo di emigrati liguri. I colori sociali sono il giallo e il blu in quanto si era deciso di scegliere quelli della bandiera della prima nave avvistata dai fondatori al porto di Baires, onore che è toccato a una nave battente bandiera svedese.
Il Boca, rispetto ai cugini del River, ha vinto meno campionati (38 a 35), ma più coppe internazionali, ben 18. La casa degli Xeneizes è famosa in tutto il mondo, si chiama Estadio Alberto José Armando ma tutti la conoscono come La Bombonera.
Si trova al centro del barrio de La Boca ed è considerato uno degli impianti più caldi del mondo, con i 49mila spettatori che sono in grado di far tremare costantemente la struttura con il loro tifo molto appassionato.
Il San Lorenzo e le altre squadre di Buenos Aires
Ma non di solo Superclasico vive la Buenos Aires calcistica. E non si può prescindere dal terzo e ultimo club cittadino che fa parte delle Cincos Grandes del futbol argentino, ovvero il San Lorenzo de Almagro.
Squadra e tifosi sono soprannominati “Santi” (Los Santos) e non perchè Papa Francesco è un tifoso e un socio del club, ma perchè la fondazione del club deriva dalla scelta di un prete salesiano, Don Lorenzo Massa, di far giocare i bambini di Almagro nel cortile della chiesa.
L’impianto da 48mila posti del San Lorenzo è conosciuto come El Nuevo Gasometro, in quanto successore del precedente stadio, che nel 1979 è stato espropriato dalla Junta Militar. Qualche anno fa i tifosi hanno vinto una causa contro la catena di supermercati Carrefour, ottenendo che i terreni venissero ceduti di nuovo al club.
Anche il San Lorenzo ha il suo derby, il Clásico Porteño, giocato contro l’Huracan. La rivalità nasce dal fatto che le due squadre erano molto vicine, con i due stadi che per molto tempo sono stati ad appena 9 isolati di distanza: nel 2014, a sorpresa per le quote antepost pubblicate dal sito scommesse, il San Lorenzo di Gentiletti e Leandro Romagnoli ha vinto la Libertadores!
L’Huracan è uno dei club più antichi del calcio argentino, essendo stato fondato nel 1908 (proprio come il San Lorenzo, ed è soprannominato El Globo (la mongolfiera) per via del suo stemma, mentre i tifosi sono conosciuti come Quemeros (i piromani) perchè lo stadio si trova nelle vicinanze di una discarica in cui si bruciano i rifiuti. L’impianto in questione è l’Estadio Tomás A. Ducó, ha circa 48mila posti a sedere ed è situato nel quartiere di Parque Patricios.
Il Velez è la squadra degli italiani a Baires
Un’altra delle squadre più celebri di Baires è il Velez Sarsfield, nata nel quartiere Floresta e che prende il nome dalla stazione ferroviaria che si trovava nei pressi della prima sede del club.
La storica divisa del Velez è quella con la V azzurra su campo bianco, ma visto l’ampio numero di immigrati provenienti dal nostro Paese tra i membri, a lungo la squadra, tra le italiane nel Mondo, ha giocato con divise a strisce bianche, rosse e verdi, a richiamare il tricolore.
Il soprannome del club è El Fortin, che viene esteso anche all’impianto di di casa del Velez, l’Estadio José Amalfitani, che ha una capienza di 50mila posti e che prende il suo nome dallo storico presidente della società.
L'Argentinos Juniors di Diego
L’elenco delle squadre portene attualmente in Primera Division si chiude con l’Argentinos Juniors. Il club, basato nel barrio de La Paternal, è celebre soprattutto per aver formato nel corso dei decenni tantissimi calciatori che hanno scritto la storia del calcio argentino.
Il principale è ovviamente Diego Armando Maradona, che ha esordito tra i professionisti proprio con la maglia del Bicho e a cui è stato da poco dedicato lo stadio da 25mila posti del club, ma tra i futuri campioni passati da quelle parti ci sono anche Juan Roman Riquelme, Esteban Cambiasso e Fernando Redondo.
E poi? Beh, nelle categorie inferiori ci sono altri 15 club di Buenos Aires, alcuni dei quali hanno frequentato anche con una certa frequenza la Primera.
Tutti i club della Ciudad Autonoma
La lista completa comprende All Boys, Atlanta, Defensores de Belgrano, Deportivo Riestra, Ferro Carril Oeste, Nueva Chicago, Sacachispas (tutte in Primera B Nacional), Comunicaciones (in Primera B), Deportivo Español, Excursionistas General Lamadrid (in Primera C), Deportivo Paraguayo, Sportivo Barracas e Yupanqui (in Primera D).
Tanto per farsi un’idea di quante possibilità di tifo ha qualcuno che nasce sulle sponde meridionali del Rio della Plata…
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy. Prima pubblicazione 5 ottobre 2023.