Il tennis maschile italiano sta vivendo un vero e proprio rinascimento.
Otto giocatori nella Top 100 ATP a fine 2021 e soprattutto due talenti come Matteo Berrettini e Jannik Sinner, in grado di posizionarsi con costanza tra i migliori 10 del mondo.
E proprio su uno di loro ha deciso di puntare forte, anzi fortissimo la Nike.
I numeri del nuovo contratto tra Nike e Sinner
L'accordo da primato tra Roger e Uniqlo
Alcaraz prossimo obiettivo dall'Oregon
I numeri del nuovo contratto tra Nike e Sinner
Durante gli Internazionali d’Italia infatti è uscita la notizia di un accordo tra l’azienda statunitense e Sinner.
Per il talento classe 2001 nato a San Candido l’offerta della casa del baffo è di quelle a cui non si può dire di no: contratto decennale da 150 milioni di euro, il che equivale a dire 15 milioni a stagione. Non sono i numeri di Cristiano Ronaldo, ma non è esattamente una cifra che molti colleghi possono vantarsi di ricevere e che lo spedisce dritto dritto tra i tennisti che guadagnano di più grazie allo sponsor tecnico.
La scelta di Nike dimostra in primis la futuribilità di Sinner. Se un’azienda importante come la Nike decide di puntare forte su un’atleta, difficilmente lo fa senza aver analizzato i possibili (se non probabili) sviluppi della sua carriera.
E la cosa ricorda, seppure ovviamente in piccolo, quanto avvenuto negli anni Ottanta con Michael Jordan, quando la casa di Beaverton mise sotto contratto il cestista subito dopo il Draft, intuendone il potenziale tecnico ma anche a livello comunicativo.
Dunque, previsioni più che positive per quanto riguarda il futuro del tennista italiano, che da un accordo del genere ottiene anche una (ulteriore) tranquillità dal punto di vista economico, oltre ai 5 e più milioni di dollari raccolti finora in prize money.
La mossa della Nike, però, è anche stata criticata, in quanto ritenuta…un po’ troppo a lungo termine.
Mettere sotto contratto per dieci anni un atleta è da una parte il modo per legarlo a sé per buona parte della sua carriera, ma dall’altro lato anche un rischio dal punto di vista economico, soprattutto in uno sport come il tennis in cui è complicato, mostri sacri a parte, mantenere continuità ad altissimi livelli.
Basterebbe pensare per esempio a Dominic Thiem, primo tennista nato negli anni Novanta a vincere uno Slam (US Open 2020), che è arrivato al numero 3 della classifica prima di sprofondare nel ranking sotto il peso degli infortuni. I precedenti, però, spiegano che le grandi aziende difficilmente fanno il passo più lungo della gamba, dunque la fiducia nelle potenzialità di Sinner sembra assoluta da parte degli statunitensi.
La sinergia con Rafa Nadal
Ma dove si piazza Sinner con il suo accordo con la Nike nella classifica dei suoi colleghi con le sponsorizzazioni tecniche più importanti?
Strano a dirsi, ma persino davanti al recordman di tornei del Grande Slam vinti. Rafa Nadal ha portato a casa 14 volte il Roland Garros, 4 volte gli US Open, 2 volte Wimbledon e gli Australian Open, l'edizione 2022 davvero straordinaria per le scommesse live in finale, ma comunque il suo accordo di sponsorizzazione ufficialmente è più basso di quello di Sinner.
Lo spagnolo è un altro di quelli su cui la Nike ha puntato molto presto, visto che è stato messo sotto contratto dall’azienda del baffo quando aveva solo 13 anni. Il maiorchino però paga…l’aumento dell’economia del tennis, perché il suo ultimo accordo nel 2018 ha confermato quello precedente e gli vale “appena” 10 milioni di euro a stagione.
Due marchi per Nole
Va leggermente meglio a Novak Djokovic, anche se il serbo non ha un accordo con un solo sponsor tecnico.
Il classe 1987 è infatti testimonial di Lacoste dal 2017, quando ha firmato un accordo con l’azienda francese che gli vale 9 milioni di dollari all’anno.
Il fatto che Lacoste però si limiti all’abbigliamento e, a differenza di Nike, non produce scarpe da tennis, lascia libero il serbo di avere un altro sponsor per quanto riguarda le calzature. Sponsor che è l’Asics, con cui ha rinnovato nel 2021 un contratto che precedentemente gli fruttava 4 milioni di dollari all’anno.
L'accordo da primato tra Roger e Uniqlo
Resta invece imbattibile Sua Maestà Roger Federer. Anche lo svizzero è stato a lungo testimonial Nike, ma nel 2018 è arrivato il divorzio con l’azienda statunitense e il passaggio a Uniqlo. I giapponesi hanno reso King Roger il loro volto di punta, offrendo all’elvetico un contratto pazzesco, 300 milioni in per un decennio, che fanno 30 a stagione.
Anzi, all’anno, perché avendolo firmato a 37 anni, Federer ha la certezza di guadagnare quei soldi anche quando avrà già terminato da un po’ la sua longeva carriera a livello agonistico. Anche nel suo caso, poi, c’è la possibilità di indossare scarpe di un’altra azienda, ma in questo lo svizzero ha preferito…fare da sé, prima continuando a vestire Nike e poi cominciando a produrre le sue calzature assieme all’azienda svizzera On, di cui naturalmente è anche azionista.
Super Matt veste Hugo Boss
E gli altri colleghi? Matteo Berrettini è passato da Lotto a Hugo Boss, con la maison tedesca che gli corrisponde circa 500mila euro a stagione, più quello che il romano riceve da Asics per indossare le sue calzature.
Il russo Medvedev invece è anche lui griffato Lacoste come Djokovic, ma avendo firmato il contratto nel 2019, quando ancora non era esploso a livello mondiale, guadagna una cifra non superiore ai 3 milioni di euro.
Per quanto riguarda Zverev, invece, passati i problemi di immagine dopo la denuncia della sua ex fidanzata, il tedesco continua a essere un volto di Adidas, con un accordo con la casa delle tre strisce che dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di euro a stagione.
Ricordiamo che per le scommesse tennis , Sasha si è arreso, di fatto, solo per una caduta in semifinale a Parigi contro Nadal!
Alcaraz prossimo obiettivo dall'Oregon
Infine, un caso molto particolare, quello di Carlos Alcaraz. Per età e caratteristiche, lo spagnolo sembra destinato a essere il grande rivale di Sinner nei prossimi anni e gli incontri tra i due confermano la sensazione. E probabilmente l’iberico riceverà a breve un trattamento simile a quello dell’altoatesino.
Anche Alcaraz, straordinario protagonista del prossimo decennio per i pronostici tennis, è un atleta Nike, ma il suo accordo con gli statunitensi non è certo ai livelli dei big e l’azienda americana sta pensando di blindarlo con un accordo che ricorda quello di Nadal, con la produzione di una linea di abbigliamento a lui dedicata.
E se per Sinner l’offerta è stata di 15 milioni a stagione, facile immaginare che per l’altro enfant prodige del tennis mondiale si arrivi sulle stesse cifre. Tanto per portare il dualismo mediatico…anche a livello economico!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.