Chi fa da sè fa per tre, ma quando ci si trova ad affrontare una difesa, sempre meglio avere un partner. Meglio ancora se il proprio compagno di avventura è in grado, già da solo, di creare grattacapi anche alle retroguardie. Del resto, la Serie B non è un campionato semplice. Non è detto che chi ha fatto bene in Serie A si trovi bene tra i cadetti, anzi, spesso e volentieri la vita è complicata per chi scende di categoria..
Ma c’è anche chi fa il viaggio all’incontrario, terrorizzando gli avversari in B e lanciandosi verso la Serie A. Negli anni Novanta, più che di una B forse era il caso di parlare di una A2... Soprattutto guardando alle squadre ed alle relative coppie di attaccanti, sempre ottima opzione per le scommesse calcio, che hanno scritto la storia della seconda serie tricolore:
Fiorentina
La Fiorentina 1993/94 si trova in Serie B… quasi per caso. La Viola paga un campionato assurdo: dopo quasi metà stagione è terza, ma crolla alla distanza dopo problemi interni. Normale dunque che in quel campionato cadetto la squadra di Claudio Ranieri sia la grande favorita. E basterebbe guardare l’attacco per capire perché. La batteria offensiva in mano al tecnico di San Saba è impressionante.
C’è Gabriel Omar Batistuta, che scriverà la storia della Fiorentina e che l’anno successivo vincerà la classifica cannonieri al ritorno in Serie A. E accanto a lui c’è Ciccio Baiano, già re dei bomber cadetti due anni prima con il Foggia di Zeman. L’attaccante partenopeo quell’anno subisce un infortunio che lo tiene fuori a lungo, ma non c’è problema: Ranieri ha in rosa un duo che può fare faville, Anselmo Robbiati e Francesco Flachi. E infatti la promozione è una formalità.
Foggia
A proposito di Foggia, non si può non menzionare il tridente del 4-3-3 di Zeman che porta i rossoneri alla promozione in Serie A nella stagione 1990/91. Oltre a Baiano, che con 22 marcature è il capocannoniere, c’è un ragazzo con un sinistro fatato che si sta facendo le ossa. Beppe Signori quell’anno segna “soltanto” 11 gol, ma avrà tutto il tempo di farsi notare in Serie A, di cui diventerà re dei bomber addirittura per tre volte, sempre con la maglia della Lazio.
Terzo del tridente, ma secondo per realizzazioni, è Roberto Rambaudi, che segna 15 gol e contribuisce a una promozione storica e alla nascita del mito di “Zemanlandia”.
Bari
La terza vittoria di Signori nella classifica marcatori arriva in coabitazione con un mito del gol tricolore: Igor Protti, uno dei due calciatori in grado di diventare capocannoniere in A, in B e in C. Il trionfo in A arriva con il Bari, che l’anno prima (stagione 1994/95) è arrivato secondo nel campionato cadetto grazie a un altro tridente d’eccezione.
Assieme allo Zar, che segna sei reti, la squadra di Materazzi schiera anche un centravanti storico del calcio italiano: il Cobra Tovalieri, che trascina i suoi con 14 gol. A concludere il trio c’è il brasiliano Joao Paulo, ala elegantissima, che nonostante non fosse un gran realizzatore è tuttora uno dei miti della tifoseria biancorossa.
Ascoli
Non solo Puglia, però. Anche più al nord si difendono egregiamente. L’Ascoli degli anni Novanta inizia dalla Serie A ma termina in C, nonostante un attaccante particolarmente prolifico in rosa. Oliver Bierhoff passa al Del Duca l’inizio della sua carriera italiana e non lesina reti nel campionato cadetto. Per lui, che, poi, sarà re dei bomber in Serie A con l’Udinese nella stagione 1997/98 e Campione d'italia a sorpresa per le scommesse Serie A nel 1999, arriva il titolo di capocannoniere nella stagione 1992/93.
In quella successiva è secondo in classifica marcatori, nonostante faccia coppia con un attaccante di grandissima esperienza. Beppe Incocciati in due anni però fa solamente due reti e nell’ultima stagione di Bierhoff nelle Marche, i bianconeri retrocedono.
Cesena
Stessi colori per un altro bomber storico del calcio italiano, il re dei centravanti di provincia: Dario Hubner. Anche lui, come Protti, si toglie la soddisfazione di laurearsi capocannoniere sia in A, che in B che in C. L’exploit nella serie cadetta arriva con la maglia del Cesena, nella stagione 1995/96. In quel caso Tatanka fa 22 reti, ma i romagnoli arrivano solamente decimi.
L’anno in cui vanno più vicini alla promozione in Serie A è il 1993, visto che accanto a Hubner c’è un altro pendolare del gol, Lorenzo Scarafoni. I 12 gol del Bisonte e i 15 del marchigiano trascinano il Cesena allo spareggio contro il Padova, che viene però vinto dai veneti per 2-1. Hübner comunque si rifarà ampiamente negli anni successivi tra Brescia e Piacenza…
Ravenna
E pensando a capocannonieri di Serie A che hanno avuto un passato in B, impossibile non menzionare il Bobo nazionale. Christian Vieri si prende il trono del gol in A nel 2000/2001 con la maglia dell’Inter, dopo essersi laureato in Spagna Pichichi con l’Atletico Madrid nella memorabile stagione 1997/98. Una delle sue tre esperienze in B la fa con la maglia del Ravenna, mettendosi in luce e realizzando 12 reti.
Accanto a lui c’è un vero e proprio bomber di categoria, Cosimo Francioso, che nel 1999 vincerà la classifica dei cannonieri in B con il Genoa. Ma neanche una coppia del genere riesce a salvare i romagnoli, che arrivano penultimi, a pari (de)merito con il Modena nella stagione 1993-1994: chi ha vinto per le scommesse Serie B il titolo di capocannoniere in quella clamorosa annata nella quale hanno segnato a ripetizione, oltre a Batigol, Bierhoff, anche Carnevale, Chiesa, Galderisi e Pippo Inzaghi? Uno dei due rapaci dell'Ancona che scopriremo nel prossimo articolo sui centravanti cadetti!
*L'immagine di apertura dell'articolo è di Fabio Muzzi (AP Photo).