Come già scritto su queste pagine WEB, più che Serie B, sarebbe meglio chiamarla Serie A/2. Negli ultimi anni il livello del campionato cadetto è salito di parecchio, come dimostrano le ottime prestazioni nella massima serie di alcune delle neopromosse.
E se la stagione 2021/22 è stata tremendamente appassionante, con tantissime squadre che si sono giocate la promozione diretta in Serie A fino all’ultima giornata, le premesse per l’edizione 2022/23 della B sono addirittura superiori, anche rispetto al campionato vinto nel 2007 dalla Juve: si parte a Ferragosto subito con due gare top, Parma - Bari e Venezia - Genoa!!!
Nelle sette settimane di pausa della serie A da inizio novembre, sarà clamorosa la visibilità per una B davvero meravigliosa!
Il Palermo e le altre neopromosse
Il campionato di B, il vero Master per i tecnici
Quanti talenti lanciati in Serie B
Le differenze con la Championship inglese
I calciatori di B ai Mondiali 2022
Cagliari e Genoa
Tra i sette volti nuovi della prossima stagione, ci sono storie parecchio diverse. Scendono nella serie cadetta ben 10 Scudetti, i 9 del Genoa e quello del Cagliari.
Le due compagini rossoblù hanno scritto entrambe la storia del calcio italiano, con i liguri che sono il club più antico del pallone tricolore e i sardi che sono gli unici rappresentanti dell’isola a essere mai arrivati a giocare in Serie A. A far loro compagnia nella discesa c’è il Venezia, tornato in B dopo appena un anno nella massima serie.
Attenzione, Cagliari e Genoa, protagoniste nelle ultime stagioni di salvezze più o meno meritate, con vette per il diciassettesimo posto a volte veramente basse, si troveranno davanti ad un campionato molto, molto più complicato; per chi scrive è nettamente più difficile vincere la B che salvarsi in A!
Ottimo il colpo del Genoa con l'acquisto di Massimo Coda: il bomber campano avrà sempre un ingaggio top tra gli stipendi Serie B!
Il Palermo e le altre neopromosse
Ma c’è parecchio da dire anche sulle neopromosse dalla Serie C. Intanto c’è il ritorno del Palermo, che dopo le tortuose vicende societarie degli ultimi anni è finalmente riuscito a rivedere la luce vincendo il lungo e tortuoso percorso playoff.
Discorso simile per il Bari, che al terzo (costoso) tentativo di liberarsi dalle catene della terza categoria professionistica ha dominato il suo girone, staccando il pass diretto per la B. Altro ritorno quello del Modena, che, con una garanzia come Attilio Tesser in panchina, continua la sua scalata cominciata dalla Serie D dopo il fallimento.
E a proposito di scalate, impossibile non essere affascinati da quella del Sudtirol, che introduce un nuovo modo di fare calcio, in campo e fuori! Gli alto-atesini hanno portato per la prima volta la loro regione in Serie B grazie a una programmazione calcistica e societaria che nel pallone tricolore ha pochi rivali.
Il Parma guida le deluse
Le sette nuove arrivate troveranno però pane per i loro denti. Sono molte le squadre che lotteranno per la promozione, come dimostra l’appassionante stagione passata. Ci sono le grandi deluse, come il Benevento, il Pisa e il Frosinone, rimaste senza posto sul treno che portava in Serie A, ma anche il Parma, partito con i favori delle quote Serie B e incappato in un’annata davvero inaccettabile, come risultati.
E poi ancora, protagoniste storiche della Serie A come Brescia e Perugia club modello per gestione e idee come il Cittadella. Aggiungiamo il Cosenza e la straordinaria passione con la quale i suoi tifosi hanno consentito a Mister Bisoli di giocare in 12 nel ritorno del playout contro il Vicenza. Insomma, la competitività non manca.
Il campionato di B, il vero Master per i tecnici
Anche in panchina, perché negli ultimi anni la Serie B ha contribuito a lanciare un buon numero di allenatori che ora sono protagonisti nella massima categoria. A parte due dei tecnici neopromossi che sono stati confermati (Marco Baroni al Lecce e Giovanni Stroppa al Monza), altri dei protagonisti del prossimo campionato di A sono cresciuti e sbocciati in cadetteria.
Chi è già in un club importante è Vincenzo Italiano, promosso con lo Spezia nel 2020 e ora sulla panchina della Fiorentina. Uno dei più quotati è Alessio Dionisi, artefice del ritorno in A dell’Empoli nel 2021 e ora erede di Roberto De Zerbi al Sassuolo.
E anche alcuni dei club che hanno cambiato allenatore hanno optato per tecnici che arrivano direttamente dalla Serie B, come Massimiliano Alvini (dal Perugia alla Cremonese) e Andrea Sottil (dall’Ascoli all’Udinese), o che comunque hanno un’esperienza recente e vincente nella categoria (è il caso di Paolo Zanetti, che ha portato in A il Venezia e ora è all’Empoli).
Quanti talenti lanciati in Serie B
Non solo allenatori, però. La Serie B lancia spesso diversi talenti che fanno il salto nella categoria superiore. Basterebbe pensare a quelli che nelle partite di Nations League sono addirittura stati convocati da Roberto Mancini per giocare con la nazionale.
Due dei nuovi Azzurri nella stagione 2021/22 hanno giocato con il Frosinone, ma sono destinati ad altri palcoscenici: Alessio Zerbin è di proprietà del Napoli, mentre Federico Gatti è già stato acquistato dalla Juventus e potrebbe prendere il posto di una leggenda come Giorgio Chiellini.
Assieme a loro ha esordito in nazionale anche Salvatore Esposito, centrocampista classe 2000 della SPAL. Chi non è potuto partire con il CT per infortunio è Marco Carnesecchi, di proprietà dell’Atalanta, ma protagonista di un’annata pazzesca tra i pali della Cremonese.
Le differenze con la Championship inglese
Insomma, la Serie B ha tutto per essere considerata un torneo importante e pian piano si avvicina a quello che è il modello che tutte le serie cadette sognano di imitare: la Championship.
La seconda categoria inglese è certamente un mondo a parte, sia per appeal che per potenza economica. Basterebbe pensare che i club che riescono a raggiungere la Premier League possono ricevere fino a quasi 200 milioni di euro tra diritti televisivi e altre entrate. Un qualcosa che al momento è impossibile anche solo immaginare per chi fa il salto dalla Serie B alla Serie A.
Rispetto alla Championship in questa stagione dominata dal Fulham che ha realizzato oltre 100 gol, però, la B nostrana è assai meno massacrante. Sebbene il format sia simile, tre promozioni, di cui due dirette e una attraverso i playoff, e tre retrocessioni tutte dirette, il numero delle squadre è diverso. In B i club sono 20, per 38 giornate di campionato, contro le 46 che mettono una contro l’altra le 24 società iscritte alla Championship.
In comune, però, i due tornei hanno un livello di difficoltà molto alto, che difficilmente permette a chi scende dalla categoria superiore di tornare immediatamente in alto senza fare troppa fatica. Anzi, non mancano gli esempi di club storici che hanno passato parecchi anni nella cadetteria prima di rivedere la luce.
Una differenza abbastanza evidente la si vedrà invece a novembre 2022, quando con l’inizio dei Mondiali in Qatar la Championship si fermerà, mentre la Serie B, speriamo, dopo l'ultima comunicazione della Lega, vada avanti. Comprensibile, pensando che nel 2018 in Russia sono andati con le loro nazionali ben 34 calciatori che avevano giocato in Championship nella stagione precedente o che ci avrebbero militato in quella successiva.
Così in Qatar ci saranno tanti calciatori della Championship, in particolare nel Galles!
I calciatori di B ai Mondiali 2022
La seconda categoria inglese riceve infatti parecchio influsso di stranieri dalle nazionali considerate “minori” ed è dunque costretta a fermarsi per non falsare la competizione per le assenze causa Coppa del Mondo.
Un problema che la Serie B non ha, visto che sono ben pochi quelli che al momento possono pensare di volare in Qatar con la loro selezione. Tra loro Kamil Glik, in forza al Benevento, che non offrirà invece il bomber del Perù, Gianluca Lapadula che, da favorito per le scommesse calcio, ha perso ai rigori con l'Australia lo spareggio in Qatar.
Il Brescia ha in rosa l’australiano Fran Karacic, mentre le squadre retrocesse potrebbero perdere qualcuno dei loro calciatori (il Genoa con Vazquez, Vanheudsen, Ekuban e Badelj, gli statunitensi Tessmann e Busio del Venezia, Nandez, Rog, Pereiro Keita e Walukiewicz per il Cagliari), ma non è abbastanza per considerare lo stop.
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 13 giugno 2022.