Prestiti, cartellini gratis, spese centellinate. La prima sessione di calciomercato post sospensione è stata all’insegna della parsimonia. Nessuna pazzia e l’adagio di Adriano Galliani ai tempi del Milan tornato di gran moda: «Arriva un giocatore solo se prima ne parte un altro».
Juve regina delle cessioni
Ecco allora che le cessioni sono diventate la preoccupazione principale dei club. L’imperativo è stato mandare via gli esuberi non tanto con l’intento di guadagnarci soldi con la vendita del cartellino, piuttosto con quello di sgravarsi di stipendi che appesantiscono il monte ingaggi. Lo scettro della regina delle cessioni spetta alla Juventus.
Dopo lo scambio di centrocampisti con il Barcellona, tra l’estate scorsa e questi ultimi fuochi di mercato d’inizio ottobre è riuscita ad alleggerire le proprie casse cedendo, nell’ordine temporale, tra prestiti e rescissioni, Matuidi, Higuain, Rugani, De Sciglio, Douglas Costa. Il guadagno totale è stato pari alla “miseria” di 1,5 milioni di euro, che è la cifra pagata dal Rennes per il prestito oneroso del centrale difensivo Rugani. Ma ciò che incide sul bilancio è il risparmio in termini di ingaggio.
Le cinque operazioni sopracitate hanno consentito alla famiglia Agnelli di risparmiare una cifra che si aggira attorno ai 23,5 milioni di euro, oltre le relative tasse. Il volo transoceanico di Higuain, che a metà settembre si è accasato all’Inter Miami FC rescindendo il suo accordo con la Juve, è stata l’operazione che più fa respirare le casse bianconere.
Il centravanti argentino, infatti, percepiva uno stipendio di 7,5 milioni di euro: il terzo più alto tra i calciatori della rosa juventina la stagione scorsa, più ricchi di lui soltanto l’olandese De Ligt (8 milioni di euro l’anno) e, naturalmente, la star Cristiano Ronaldo (31 milioni di euro l’anno).
Importante anche il risparmio che ha portato il ritorno di Douglas Costa al Bayern Monaco, in prestito gratuito per una stagione, concordato tra le due società al fotofinish lunedì scorso. DC10 percepiva a Torino uno stipendio di 6 milioni di euro, il nono più alto della rosa la stagione passata: il brasiliano proverà ad allungare la rotazione dei clamorosi esterni offensivi che rendono il Bayern ancora favorito in Champions per le scommesse calcio!
Stessa destinazione di Higuain per il centrocampista francese Matuidi. Anche lui ha rescisso il contratto che lo legava alla Juve fino al giugno 2021 facendogli percepire 3,5 milioni l’anno.
Uguale lo stipendio che prendeva De Sciglio: il terzino destro, considerato un esubero dal tecnico Pirlo, si accasa in prestito all’Olympique Lione, così come va in prestito (ma oneroso) in Francia anche Rugani, al Rennes.
Se ne vanno dalla Juve a titolo temporaneo anche i vari Romero all’Atalanta (per un corrispettivo di 2 milioni), Stoppa alla Sampdoria, Mandragora che resta all’Udinese e meriterà un articolo a parte, Pjaca e Luca Pellegrini al Genoa, Caviglia al Parma. Ma si tratta, in questa lista, di giovani del vivaio o di calciatori tornati alla base che militavano già altrove.
Inter: tante cessioni ma anche tanti esuberi
Lunga è anche la lista dei calciatori che hanno lasciato con la formula del prestito l’Inter. Ma sarebbe potuta essere ancora più copiosa se il patron Zhang non fosse stato irremovibile dinanzi a proposte di altri club considerate insufficienti.
È così che sono saltate le cessioni di Nainggolan al Cagliari (i sardi avrebbero voluto rinnovare il prestito, mentre i meneghini chiedevano 10 milioni per la cessione), di Brozovic, di Skriniar e di Eriksen (anche per il danese, l’Inter ha chiuso le porte a club stranieri che chiedevano il prestito, dichiarandosi disposta a trattare solo un trasferimento a titolo definitivo).
All’estero sono andati Dalbert, ceduto al Rennes in prestito oneroso di 2,5 milioni, e Lazaro, spedito con la stessa formula al Borussia Monchengladbach in cambio di 1,5 milioni. In prestito gratuito se ne sono andati invece Sebastiano Esposito alla Spal e Candreva alla Samp: ma se per il primo si tratta di un modo per fargli fare esperienza, per il secondo di un’operazione finalizzata a risparmiare i 3 milioni netti d’ingaggio.
Lo stesso obiettivo di alleggerire le casse si cela dietro la rescissione dei contratti di Borja Valero e Godin, passati rispettivamente a Fiorentina e Cagliari. Lo spagnolo percepiva 2,5 milioni, mentre l’uruguaiano addirittura 6,7. Lista gratuita per il ghanese Asamoah, in procinto di accasarsi alla Samp: con lui altri 3 milioni netti vanno cancellati dalla colonna delle spese annuali.
Sempre ai blucerchiati è finito l’attaccante Keita Baldè, in prestito oneroso per un milione di euro. Destinazione Lisbona, fronte Sporting, per Joao Mario, in prestito ai biancoverdi cui la società nerazzurra pagherà comunque un terzo dello stipendio. In totale l’Inter risparmia, tra prestiti e rescissioni, circa 20 milioni, più tasse. Se fosse riuscita a "liberarsi" di Nainggolan, Brozovic, Skriniar ed Eriksen il risparmio sarebbe salito di altri 16,2 milioni circa.
Ora sta a mister Conte riuscire a trasformare questi esuberi in un valore aggiunto in una stagione così compressa e confermarsi come antagonista della Juventus per le scommesse Serie A!
*Il testo dell'articolo è di Federico Cenci. La foto di Lynne Sladky (AP Photo).