La nuova formula dell’Europa League, che prevede un turno di playoff tra le seconde dei gironi e le squadre che scendono dalla Champions League, va a sostituire quello che era un momento caratteristico della seconda coppa continentale: i sedicesimi di finale.
La Lazio sfiora la rimonta in Bulgaria
Rispetto alla Champions League, l’Europa League aveva un turno in più, visto l’alto numero di partecipanti alla fase a gironi (48). Le vincenti dei dodici gironi e le quattro scese dalla Champions con il punteggio più alto nel loro girone erano le teste di serie, le altre no, per 32 club che si affrontavano in 16 scontri diretti. Una situazione che in certi casi, come quando le 8 retrocesse dalla Champions League erano tutte di un certo livello, non metteva al riparo da sorteggi clamorosamente sfortunati.
Il Getafe punisce l'Ajax
Ma oltre a questo, a rendere imprevedibili i sedicesimi di finale c’era la loro stessa natura. Per alcuni era la prima partita in una competizione di ripiego, per altri una sfida contro squadre molto più forte, mentre per altri ancora il primo vero banco di prova di una squadra magari rivoluzionata a gennaio.
Ecco perché non sono pochi i casi in cui al primo turno a eliminazione diretta l’Europa League ha riservato sorprese, anche per le scommesse sportive. Prima dell'edizione 2022 con Lazio e Napoli che escono subito, l’ultima in ordine di tempo è quella della stagione 2019/20 nel match che metteva di fronte l’Ajax, sceso dalla Champions, e gli spagnoli del Getafe.
La squadra di Bordalas, con un gioco molto poco attraente ma certamente efficace, ha colpito due volte in contropiede all’andata e poi al ritorno ha giocato…col cronometro, portando a casa la qualificazione in un doppio confronto in cui i minuti effettivi di gioco sono stati meno di 90, a causa degli atteggiamenti poco sportivi degli spagnoli. Che però possono comunque raccontare di aver fatto un’impresa clamorosa.
Borussia Dortmund - Atalanta
Nella stagione 2017/18 invece si assiste alla prima grande esibizione europea dell’Atalanta di Gasperini. La Dea non viene favorita dal sorteggio, che ai sedicesimi accosta i bergamaschi al Borussia Dortmund nonostante i nerazzurri avessero vinto il loro gruppo.
All’andata, in Germania, i gialloneri passano in vantaggio con Schürrle, poi l’Atalanta sembra ribaltare il match con doppietta di Ilicic. Ma Batshuayi, che al Borussia è per giunta solo in prestito, fa anche lui due reti e fissa il finale sul 3-2.
A Bergamo una settimana dopo l’Atalanta passa subito con Toloi e l’1-0 basterebbe alla Dea per passare il turno a scapito di una delle favorite del torneo. Ma a pochi minuti dalla fine è Schmelzer a fermare i sogni di gloria dei bergamaschi, che però fanno un’esperienza assai importante che pagherà negli anni successivi, quando Gasp e i suoi incanteranno la Champions.
Nell’edizione 2016/17 arriva invece un sedicesimo di finale da incubo per gli olandesi dell’Az Alkmaar. La squadra dei Paesi Bassi arriva al sorteggio da seconda classificata del suo girone e si trova di fronte una squadra in formissima, il Lione, che infatti arriverà in semifinale prima di fermarsi di fronte all’Ajax. I francesi mettono subito in chiaro le cose nella partita di andata, con un perentorio 1-4 in Olanda.
E poi, non contenti, decidono di strafare nel match di ritorno, quando si abbattono sull’AZ come un ciclone…forza sette. Il risultato finale è infatti di 7-1, uno dei passivi più pesanti in una fase a eliminazione diretta di Europa League, che porta il totale della doppia sfida sull’11-2, altro risultato quasi da record (battuto solo dal 10-0 complessivo della stagione precedente tra Valencia e Rapid Vienna).
Athletic Bilbao - Torino
Nell’edizione 2015/16, però, il sedicesimo di finale più memorabile è quello tra il Napoli di Sarri e il Villarreal di Marcelino. La doppia sfida con gli spagnoli arriva nel momento peggiore possibile per i partenopei, che hanno appena perso la sfida di vertice in Serie A con la Juventus e nelle due giornate successive devono affrontare Milan e Fiorentina.
Il tecnico del Napoli, contrariamente alle sue abitudini, è dunque costretto a fare parecchio turnover e in Spagna gli azzurri perdono per 1-0 mentre al ritorno, a Napoli, non vanno oltre il pareggio, pur essendo passati in vantaggio con Hamsik. Oltre il danno, la beffa, perché anche le partite di campionato non vanno benissimo (due 1-1) e la Juventus prende il volo, staccando definitivamente gli uomini di Sarri.
Un sedicesimo di grandissima tradizione va invece in scena nell’edizione di Europa League 2014/15. Il sorteggio mette di fronte i baschi dell’Athletic Bilbao contro il Torino di Ventura. Il Toro, che mancava dall’Europa da vent’anni, si deve accontentare del pareggio casalingo, visto che una doppietta di Maxi Lopez non basta ad avere la meglio sugli uomini di Valverde.
Ma in un San Mames strapieno, il cuore Toro pulsa con tutta la sua forza. I granata vanno in vantaggio due volte, ma si vedono raggiungere in entrambi i casi, per un 2-2 che spedirebbe il match ai supplementari. L’eroe di Bilbao è però Matteo Darmian, che segna la rete del definitivo 2-3 e spedisce il Torino agli ottavi, dove però sarà eliminato dallo Zenit San Pietroburgo di Andrè Villas-Boas.
La Lazio sfiora la rimonta in Bulgaria
Negli anni precedenti poi i sedicesimi hanno spesso visto cadere squadre italiane contro avversarie di non primissimo piano. Nell’edizione 2013/14 la figuraccia la fa la Lazio, che affronta i non irresistibili bulgari del Ludogorets.
Dopo aver perso per 0-1 all’Olimpico, i biancazzurri volano in Bulgaria per l’impresa, ma la serataccia di Federico Marchetti complica ulteriormente le cose. Alla fine la partite finisce 3-3, con la rete al minuto 88 dei padroni di casa che estromette i capitolini dalla competizione. Un anno prima era stato ancora il Napoli a uscire in maniera abbastanza clamorosa.
Nell’Europa League 2012/13 i campani cadono clamorosamente contro i cechi del Viktoria Plzen, che si impongono con un 5-0 complessivo (0-3 a Napoli, 2-0 in casa) che lascia pochi dubbi sulla pessima prestazione dei partenopei.
Anche alla Roma i sedicesimi sono fatali nel 2010. I giallorossi sono in piena rimonta scudetto nei confronti dell’Inter (che poi vincerà il Triplete) e Claudio Ranieri non può permettersi di schierare i grandi calibri nel doppio match contro i greci del Panathinaikos.
I biancoverdi si impongono in casa per 3-2 e vincono con lo stesso risultato, a sorpresa per scommessa Europa League, anche all’Olimpico. A dimostrazione che i sedicesimi sono un turno sempre in grado di sorprendere. Chissà se i playoff regaleranno le stesse emozioni nei prossimi anni…
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