Con la salvezza del suo Empoli, conquistata negli ultimi secondi battendo la Roma, Davide Nicola si conferma ulteriormente un maestro nel prendere squadre invischiate nella lotta per non retrocedere e portarle nelle posizioni che permettono di continuare la permanenza in A.
Il tecnico di Luserna San Giovanni è arrivato al Carlo Castellani nel gennaio 2024, sostituendo Aurelio Andreazzoli che a sua volta aveva preso il posto di Paolo Zanetti. Nicola è partito con una serie di risultati positivi, con l’Empoli che però poi è stato risucchiato nelle posizioni di pericolo ed è arrivato all’ultima giornata con la necessità di fare risultato contro i giallorossi.
Grazie a una rete di M’Baye Niang, arrivato anche lui a gennaio e grande protagonista, anche come opzione di marcatore per le scommesse calcio, con sei gol in quattordici partite, i toscani hanno superato all’ultimo momento il Frosinone, condannando i ciociari alla Serie B e soprattutto ottenendo per la prima volta un risultato importantissimo: la prossima stagione sarà la quarta consecutiva per l’Empoli in Serie A.
Il tutto grazie al diciassettesimo posto, che è il quinto ottenuto da Nicola nella massima serie, con cinque squadre consecutive.
E se lo chiamano il mago della salvezza, c’è più di qualche motivo.
La straordinaria salvezza di Nicola a Crotone
La prima, clamorosa impresa risale ai tempi del Crotone. Nicola arriva in Calabria nell’estate del 2016 per sostituire Ivan Juric, l’artefice della prima storica promozione dei calabresi nella massima serie.
L’impatto con la A non è per nulla semplice per i rossoblù, che ottengono la loro prima vittoria solo all’undicesima giornata e al termine del girone di andata sono a quota 9 punti. La retrocessione del Crotone sembra scontata, anche dopo che i punti della squadra diventano 13 dopo i match contro Genoa ed Empoli.
La dirigenza però decide di continuare con Nicola, nonostante siano in molti a pensare che un cambio in panchina possa portare risultati migliori. Eppure da aprile in poi i calabresi mettono le marce alte.
Due vittorie consecutive contro Chievo Verona e Inter lanciano un filotto pazzesco, con cinque vittorie (le due già menzionate, Sampdoria, Pescara e Udinese) e due pareggi importanti contro Torino e Crotone. La sconfitta contro la Juventus alla penultima giornata fa iniziare gli ultimi 90 minuti con i rossoblù costretti a battere la Lazio e sperare nella sconfitta dell’Empoli.
Il Crotone fa il suo e il Palermo, già retrocesso, spedisce in B i toscani e permette a Nicola e ai suoi di centrare una delle salvezze più incredibili della storia della Serie A.
Nel 2020 Davide Nicola salva il Genoa
Quella successiva arriva a Genova, sulla panchina del Grifone, nella stagione 2019/20. I rossoblu, come avvenuto all’Empoli 2023/24, sono al terzo tecnico stagionale quando Nicola arriva al Luigi Ferraris.
Il piemontese sostituisce Thiago Motta, che a sua volta aveva preso il posto di Andreazzoli. Quando il tecnico prende in mano la squadra, prima del match numero 18, il Genoa è ultimo in classifica, con il successo da 3 punti più recente ottenuta alla nona giornata.
La prima partita viene vinta contro il Sassuolo e dopo due sconfitte consecutive i liguri inanellano quattro risultati positivi, pareggiando con Fiorentina e Atalanta e battendo Cagliari e Bologna.
A inizio marzo gli uomini di Nicola battono il Milan a San Siro, con Goran Pandev primo marcatore per le scommesse sportive, alle porte del lungo stop per le note problematiche sanitarie a livello globale.
Al ritorno in campo una serie di giornate senza vincere riporta il Genoa in zona retrocessione, ma con quattro vittorie, compresa quella decisiva all’ultima giornata contro il Verona, in sette partite i liguri ottengono la salvezza chiudendo il campionato in diciassettesima posizione, condannando alla B il Lecce.
Quando il gioco si fa duro, Cairo chiama Nicola
Non c’è due senza tre e quindi nella stagione 2020/21 ad affidarsi a Nicola è addirittura il Torino.
Il presidente Urbano Cairo esonera Marco Giampaolo prima dell'ultima giornata del girone di andata e con una squadra granata in piena crisi, diciottesima in campionato e con appena due vittorie stagionali, decide di puntare su un tecnico locale, che ha anche giocato col Toro quando era un calciatore.
Nicola, come sempre, dà la scossa che serviva ai piemontesi, che dal suo arrivo ottengono ben sette risultati positivi di fila, cinque pareggi e le vittorie ai danni di Cagliari e Sassuolo.
Tre sconfitte consecutive rispediscono il Toro nella zona calda, ma come sempre quando il gioco si fa duro, Nicola comincia a macinare punti. I granata fanno dodici punti in sette giornate, che permettono alla squadra di uscire dalla zona retrocessione e di firmare la permanenza in A con una giornata di anticipo in seguito al pareggio nel recupero con la Lazio, che rende di fatto il Torino irraggiungibile da parte del Benevento di Pippo Inzaghi, l’ultima delle retrocesse.
Nonostante la tranquillità ottenuta, come ormai quasi da tradizione, anche la stagione allo Stadio Olimpico Grande Torino vede Nicola e i suoi chiudere in diciassettesima posizione.
A Salerno il vero miracolo sportivo di Nicola
L’ultimo miracolo firmato dal tecnico piemontese prima di quello di Empoli arriva nella stagione 2021/22, quando Nicola viene chiamato a prendere la guida della Salernitana ed i granata, anche per le quote relativa alle scommesse Serie A sembrano davvero spacciati.
Il club campano vive un’annata decisamente particolare a livello societario, con la cessione a Danilo Iervolino in seguito alla necessità di non avere la stessa proprietà della Lazio.
Sul campo i granata hanno parecchie difficoltà e Nicola, che arriva alla ventiseiesima giornata, è il terzo allenatore stagionale dopo Fabrizio Castori e Stefano Colantuono, che lascia la squadra a 12 punti, in ultima posizione.
Tra l’arrivo del nuovo tecnico e la rivoluzione sul mercato firmata Walter Sabatini, all’Arechi si assiste a un vero e proprio miracolo sportivo. Le prime partite dell’era Nicola non sono troppo positive e quando si arriva a inizio aprile la Salernitana è lontana nove lunghezze dalla salvezza.
Ma poi Nicola e i suoi mettono a segno un filotto di sette risultati utili consecutivi, tra cui le tre vittorie di fila contro Sampdoria, Udinese e Fiorentina. Un altro importante successo, quello sul Venezia, porta per la prima volta in stagione la Salernitana fuori dalla zona pericolo.
I campani arrivano all’ultima giornata con due punti di vantaggio sul Cagliari, ma devono comunque vincere contro l’Udinese per avere la certezza di mantenere la categoria.
Perderanno e male, ma la mancata vittoria del Cagliari sul Venezia consegna ai granata una salvezza pazzesca e al tecnico l’ennesimo miracolo di una carriera fatta di imprese storiche.
Neanche a dirlo, anche a Salerno arriva il diciassettesimo posto. E dire che per qualcuno è un numero che porta sfortuna… Ma evidentemente questo qualcuno non conosce Davide Nicola. Che a questo punto ha sfilato a Davide Ballardini il titolo di re delle salvezze, se non per numero (il tecnico ravennate è a quota 7) almeno per valore delle permanenze nella massima serie conquistate.
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