Quando era giovanissimo, lo chiamavano Ronaldinho, per distinguerlo dal compagno di nazionale olimpica Ronaldo Guiaro. Ma poi, quando Ronaldo Luis Nazario da Lima ha dimostrato tutto il suo talento, il “vero” Ronaldo è diventato lui, costringendo Ronaldo de Assis Moreira a diventare il “vero” Ronaldinho e Cristiano Ronaldo a essere conosciuto meglio come Cristiano.
Gli ingaggi di Ronaldo in Europa
Ronnie uomo immagine della Nike
La 9ine del Ronaldo imprenditore
E lui, beh, è Ronaldo, ma non solo, perchè il soprannome di Fenomeno se lo porta appresso ormai da oltre 25 anni ed è diventato un’estensione naturale del suo nome.
Ronaldo O Presidente
Dunque, Ronaldo il Fenomeno, classe 1976, il miglior centravanti della sua epoca e uno che, per ottime ragioni, viene considerato tra i più grandi calciatori di sempre. In bacheca esclusi due Mondiali e altrettanti Palloni d’Oro, paradossalmente c’è poco: una Coppa delle Coppe (ma mai una Champions!), la Liga con il Real Madrid e qualche coppa nazionale tra Brasile, Spagna e Olanda. Ma la sua fama è è resta ancora enorme.
Certo, al momento più che O Fenomeno, Ronaldo è…O Presidente. E non di una sola squadra, bensì di due club, uno spagnolo e l’altro, neanche a dirlo, brasiliano. Il verdeoro ha infatti appena finalizzato l’acquisto del 90% delle quote del Cruzeiro, la squadra in cui è cresciuto, con cui ha esordito nel calcio dei grandi e ha alzato i primi trofei (campionato Mineiro e Coppa del Brasile).
A seguito di problemi finanziari e di campo, la società di Belo Horizonte è retrocessa in Serie B e l’intervento di Ronaldo, che ha speso 62 milioni di euro per acquistare le quote, punta a farlo tornare grande. Un po’ quanto avvenuto con l’altra squadra di proprietà di O Presidente, ovvero il Valladolid: parliamo, quindi, di scommesse sport riuscite!
Nel 2018 il brasiliano ha acquisito il 51% delle quote del club iberico, pagando 30 milioni di euro e coprendo anche i 25 milioni di debiti. Nel corso degli anni la quota di Ronaldo è andata salendo, considerando che ha il 72%, mentre la squadra ha ottenuto due salvezze in Liga, prima di retrocedere in Segunda Division al termine della stagione 2020/21.
Ronaldo una macchina da soldi
Dunque, per possedere due squadre di calcio di altissimo livello, Ronaldo dovrà essere ricco sfondato, no? Beh, a sentire lui, non proprio. Qualche mese prima di gettarsi a capofitto nell’avventura Cruzeiro, il Fenomeno aveva infatti spiegato che la maggior parte dei suoi soldi sono stati investiti nel Valladolid. Eppure alla fine i 62 milioni per salvare il Cruzeiro da qualche parte saranno anche arrivati.
Molto probabile insomma che Ronaldo all’epoca stesse bluffando, anche perchè sin da quando giovanissimo ha sorpreso l’Europa con le maglie di PSV e Barcellona, il brasiliano è stato una vera e propria macchina da soldi. E per quanto sia sempre stato uno che non ha badato a spese e a lussi, in particolare negli anni dei Galacticos del Real Madrid, è abbastanza impensabile che abbia dilapidato tutta la fortuna accumulata negli anni in cui era uno dei migliori calciatori del mondo.
Gli ingaggi di Ronaldo in Europa
Basterebbe considerare che nel 1996, quando gli stipendi erano assolutamente molto più bassi rispetto a quelli odierni, il Barcellona decide di offrirgli un contratto da 8 anni con uno stipendio di 4,2 miliardi di lire, circa 2,1 milioni di euro a stagione.
La storia con i blaugrana però dura poco, perchè nel 1997 l’Inter paga la clausola di rescissione da 48 miliardi e si porta a casa il Fenomeno, con un ingaggio decisamente alto, che tra stipendio base e bonus vari arriva a essere di circa 5 milioni di euro fino al 2002. Nonostante gli infortuni che lo martoriano, la società nerazzurra non lo lascia solo e anzi, gli rinnova il contratto fino al 2005.
Ma dopo il 5 maggio 2002 e quell'incredibile sconfitta anche per le scommesse live, quando l’Inter di Cuper perde all’ultima giornata uno scudetto che sembrava vinto, i nodi vengono al pettine: Ronaldo se ne va, visti i pessimi rapporti con il tecnico, appena confermato.
La destinazione è di quelle stellari, il Real Madrid. I Blancos lo pagano 45 milioni e gliene offrono quasi sette di stipendio. Il periodo al Bernabeu non è poi così vincente, ma il Fenomeno è sempre il fenomeno e anche a livello di introiti non mancano le possibilità al Real di rifarsi dal punto di vista economico.
Il passo successivo, nel gennaio 2007, è il trasferimento al Milan, che offre a un Ronaldo in quel periodo un po’ fuori forma un contratto da circa 3 milioni di euro a stagione. A Milano, sponda rossonera, passa solo un anno, prima di terminare la carriera ad appena 35 anni al Corinthians, con un contratto da circa un milione a stagione.
Ronnie uomo immagine della Nike
Insomma, tra il periodo in cui giocava e quello successivo al ritiro, a Ronaldo i soldi non sono mai mancati. Basterebbe pensare che il Fenomeno è stato ed è tuttora uno dei personaggi più celebri legati alla Nike, che lo ha messo sotto contratto nel 1996 per dieci anni e ha continuato a rinnovare l’accordo con il due volte Pallone d’Oro, rendendolo suo testimonial praticamente…a vita, un po’ come avvenuto con Michael Jordan nel basket.
Ronnie è stato tra i protagonisti di alcuni degli spot più celebri dell’azienda statunitense a cavallo tra anni Novanta e nuovo millennio, ma anche più di recente, quando nel 2018, in occasione di mondiali di Russia, ha replicato una celebre pubblicità di vent’anni prima, anche se stavolta ci sono…più capelli e anche più chili.
Tra le aziende che si sono legate al Fenomeno per molti anni c’è anche la Pirelli, che ai tempi dell’Inter lo immortalò stile Cristo Redentore, ma anche la Parmalat o la AmBev, uno dei maggiori produttori di birra del Sudamerica.
La 9ine del Ronaldo imprenditore
In realtà negli ultimi trent’anni o giù di lì, Ronaldo ha pubblicizzato praticamente di tutto, tra dopobarba, compagnie telefoniche e imprese farmaceutiche, oltre ad avere alcune imprese tutte sue e anche ben avviate.
La più importante è la 9ine, azienda di marketing sportivo lanciata nel 2011 per gestire i diritti di immagine di calciatori sportivi brasiliani, a partire da Neymar che però si è lanciata oltre i confini nazionali fino ad avere tra i suoi assistiti persino il recordman di Slam del tennis mondiale, Rafa Nadal.
Tra gli altri investimenti c’è anche una clinica di fisioterapia a Rio de Janeiro, più ulteriori attività che nel corso degli anni hanno portato ulteriori incassi al brasiliano. La sua fortuna personale attuale è stimata sui 160 milioni di euro. Abbastanza per trasformarsi in ben due casi da O Fenomeno a O Presidente!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.