Chi è abbastanza giovane e lo vede all’opera in TV, con i suoi modi garbati e il suo humour tipicamente inglese, faticherà persino a immaginare che Gary Lineker sia stato uno dei migliori centravanti britannici del dopoguerra.
Eppure chi se lo ricorda in campo sa benissimo quanto il classe 1960, che in carriera ha vestito le maglie di Leicester City, Everton, Barcellona, Tottenham e Nagoya Grampus, fosse un vero bomber d’area di rigore, oltre che un calciatore molto corretto. Al punto che uno dei suoi soprannomi è stato “Saint” Gary, un vero e proprio Santo, che in diciotto anni di professionismo non è mai stato neanche ammonito.
Non che però gli mancasse la competitività, come dimostrano i 329 gol segnati in 649 partite tra club e nazionale di Sua Maestà, quasi tutti segnati nel cuore dell’area, a cui fanno da corollario sei trofei vinti.
Lineker inizia nel Leicester City
La carriera di Lineker, che da giovane ha giocato anche a cricket, inizia nelle giovanili del club della sua città, il Leicester City, che lo fa esordire tra i professionisti nella stagione 1978/79, in cui l’attaccante (che da giovane viene schierato da ala destra) segna un gol in sette partite. In quella successiva le Foxes vincono il campionato di Second Division e tornano nella massima serie del calcio inglese, con il contributo di Lineker che parla di 3 reti in 20 match.
L’annata 1980/81 è quella del debutto in First Division e l’impatto coi piani alti non è semplice, visto che lo score parla di appena 10 presenze e 3 gol, con il Leicester che retrocede immediatamente.
Il ritorno in Second Division è però uno step importante per Lineker, che ora viene schierato da centravanti e mette in mostra il suo fiuto per il gol. I gol sono 19 in 47 partite in tutte le competizioni e se i 17 in campionato non permettono al club di essere promosso, i due in FA Cup aiutano le Foxes a raggiungere le semifinali del torneo.
Nella stagione 1982/83 il Leicester viene di nuovo promosso, anche grazie ai 26 gol in 43 match del suo centravanti, che stavolta si ripresenta nella massima serie con uno spirito nuovo.
Nell’annata 1983/84 Lineker segna 22 gol in 41 presenze, che gli permettono di essere vicecapocannoniere della First Division, titolo che il bomber si prende nella stagione successiva, l’ultima al Leicester, terminata con 29 gol totali, 24 dei quali in campionato. In totale per lui con il club ci sono 216 presenze e 103 reti.
Il passaggio di Lineker all'Everton
Uno score che attira l’attenzione dell’Everton, fresco vincitore del campionato. I Toffees lo pagano 800mila sterline e sono decisamente soldi ben spesi. Lineker gioca 57 partite nella stagione 1985/86 e segna ben 40 gol. I 30 nella First Division gli permettono di bissare il titolo dei bomber, ma non sono abbastanza per l’Everton per difendere il titolo, che viene vinto dai cugini del Liverpool.
Per l’inglese non c’è neanche la possibilità di giocare la Coppa dei Campioni, vista la squalifica dei club di Sua Maestà dopo i fatti dell’Heysel, ma la stagione incredibile e una Coppa del Mondo da protagonista valgono a Lineker l’interesse del Barcellona.
Gary Lineker centravanti del Barcellona
I catalani lo acquistano nell’estate 1986 per quasi tre milioni di sterline e la prima stagione è subito importante, con 21 gol in 51 partite ma soprattutto la clamorosa tripletta al Real Madrid nel 3-2 dei blaugrana ai rivali di sempre. L’annata successiva vede il Barça vincere la Copa del Rey e Lineker si conferma sugli scudi, con 20 reti in 49 partite.
La stagione 1988/89 è ancora meglio dal punto di vista del club, che vince la Coppa delle Coppe, ma l’inglese non è più titolare fisso, con il nuovo tecnico, Johan Cruijff, che lo schiera sull’esterno dell’attacco, decisione che abbassa il numero delle presenze e delle reti (11 in 38 match).
È abbastanza per decidere di andarsene, chiudendo l’esperienza catalana con 52 marcature in 138 partite.
Lineker nel Tottenham di Gazza
Nell’estate 1989 Lineker torna in Inghilterra, al Tottenham, dove ritrova la leggenda Terry Venables, che lo aveva voluto al Barcellona. Di nuovo schierato al centro dell’attacco il classe 1960 ritrova la vena realizzativa e chiude la prima stagione con 26 gol in 45 presenze, spingendo gli Spurs al terzo posto in classifica.
Nella stagione successiva i numeri scendono, ma il centravanti si toglie la soddisfazione di vincere il suo unico titolo in patria, la FA Cup, nonostante un gol annullato e un rigore sbagliato nella finale, vinta da con il Tottenham favorito per le scommesse calcio, contro il Nottingham Forest.
L’ultima stagione con il Tottenham termina con ben 35 reti in tutte le competizioni, con le 28 in First Division che rendono Lineker l’ultimo capocannoniere del campionato inglese prima della nascita della Premier League. Il bomber lascia White Hart Lane con 80 gol in 138 presenze.
Poi a 32 anni l’inglese, che è decisamente ancora in forma, prende una decisione molto particolare, accettando un’offerta che gli arriva dal Giappone. Lineker diventa un giocatore del Nagoya Grampus, con cui chiude la carriera giocando due stagioni, segnando 8 gol in 24 partite.
Lineker Capocannoniere del Mondiale 1986
Nonostante i numeri con i club, però, gran parte della fama del Lineker calciatore è dovuta alle sue prestazioni con la nazionale inglese. L’attaccante esordisce con i Tre Leoni nel 1984, per poi diventare immediatamente titolare fisso tra l’ultima stagione al Leicester e quella all’Everton. Questo significa che Lineker è il bomber designato da Bobby Robson per i Mondiali del 1986.
Dopo un inizio stentato, sia per lui che per la squadra, il centravanti dà fuoco alle polveri nel match contro la Polonia, decisivo per il passaggio nel girone, segnando una tripletta. Arrivano poi due reti negli ottavi di finale contro il Paraguay e il gol nel match più famoso della storia del calcio, quello contro l’Argentina di Diego e della Mano de Dios.
I sei centri gli permettono però di assicurarsi il titolo di capocannoniere del mondiale e di sfiorare il Pallone d’Oro di quell’anno, in cui arriva secondo.
A Euro 1988 l’Inghilterra delude e Lineker resta a secco, ma il bomber ha modo di rifarsi a Italia ’90. Anche stavolta Robson gli affida l’attacco inglese e non resta deluso. Lineker segna ai gironi contro l’Irlanda ed è decisivo ai quarti contro il Camerun, finendo sul tabellino anche nella sfortunata semifinale con la Germania, persa ai rigori.
La sua carriera in nazionale termina con gli Europei del 1992, vinti, a sorpresa per le scommesse sportive, dalla Danimarca, e con lo score di 48 reti in 80 presenze, che lo rende attualmente il quarto miglior marcatore di sempre dell’Inghilterra.
E poi è cominciata quella di volto televisivo, che lo vede da 25 anni alla guida di Match of the Day, la trasmissione sul calcio più amata d’oltremanica dagli appassionati di quote Premier League, confermando per l’ennesima volta il suo status di…tesoro nazionale!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.