Ci sono due modi per intendere la Formula 1. Il primo è quello che parla di talento, manovre spericolate, voglia di rischiare pur di arrivare davanti a tutti. Il secondo è quello dello studio costante, dell'applicazione nel miglioramento della vettura, dell'affrontare la gara e il campionato mondiale con in testa una strategia ben precisa.
Non è detto che i due mondi non debbano mai collidere, visto che persino il pilota più spericolato di tanto in tanto è costretto a fare i conti con un po' di buon senso, ma è innegabile che di solito le stelle del Circus possano essere divise in queste due categorie.
E se nel cuore degli appassionati fanno più breccia i primi, i Villeneuve o i Verstappen, quando si parla di albo d’oro spesso spuntano i secondi, come Michael Schumacher o Alain Prost. Uno che per il suo approccio alle gare e per l’ossessione per il dettaglio chiamavano tutti…il Professore.
I primi passi di Alain nel mondo dei motori
I due titoli mondiali con la McLaren
La leggendaria rivalità con Senna
Con la Williams il quarto titolo
Il contratto da record con la Ferrari
I primi passi di Alain nel mondo dei motori
Alain Marie Pascal Prost nasce a Lorette, dalle parti di Saint-Etienne, nel 1955 e a differenza di molti colleghi non è assolutamente un ragazzo prodigio del mondo dei motori. La sua prima gara in kart arriva a 14 anni e nel frattempo il giovane Alain si dedicava anche al calcio e... alla lotta libera. Il passaggio all’automobilismo a tempo pieno arriva solo nel 1975 e ci vogliono altri cinque anni per vederlo alla guida di una vettura di Formula 1.
A dargli fiducia è la McLaren, che gli offre il secondo sedile nella stagione 1980. Tra incidenti e qualche buon piazzamento, il rapporto si deteriora e quindi Prost si accasa alla Renault, che ha una vettura molto più competitiva.
Grazie al lavoro certosino del Professore, la macchina inglese migliora stagione dopo stagione e se nel 1981 e nel 1982 Prost deve accontentarsi del quinto e del quarto posto in classifica mondiale, nel 1983 rischia quasi di vincere il titolo. Il francese si presenta all'ultima gara (in Sudafrica) in vantaggio rispetto al suo rivale Nelson Piquet, ma un ritiro lo costringe ad assistere al trionfo del brasiliano.
I due titoli mondiali con la McLaren
I tempi però stanno cambiando e in McLaren da qualche anno c'è una nuova gestione, quella di Ron Dennis, che già aveva tentato inutilmente di trattenere Prost quando aveva preso la guida della scuderia. Le nuove McLaren volano e infatti il francese, tornato come seconda guida di Niki Lauda, va di nuovo ad un passo da conquistare il mondiale. Stavolta se lo aggiudica proprio l'austriaco con un distacco di appena 0,5 punti, il minimo nella storia della Formula 1.
Nel 1985 però c'è il cambio della guardia e Prost vince la sua prima corona iridata dopo una battaglia con il ferrarista Alboreto, terminata quando a poche gare dalla fine l'affidabilità della Rossa crolla, lasciando via libera al transalpino.
Il bis nel 1986 è tutto fuorché scontato, visto che la Williams ha messo su una vettura particolarmente competitiva e l’ha affidata all'inglese Nigel Mansell. Il mondiale si risolve all'ultima gara, in Australia, quando lo scoppio di un pneumatico della vettura inglese lascia via libera a Prost, che con i 10 punti della vittoria supera Mansell e si aggiudica il suo secondo titolo piloti.
I valori in quegli anni cambiano particolarmente in fretta e il campionato 1987 è dominato dalle Williams a motore aspirato, con Piquet che ha come avversario solo il compagno di scuderia Mansell e il francese deve accontentarsi di fare da comprimario.
Segui anche le due ruote con le scommesse Moto GP!
La leggendaria rivalità con Senna
Nel 1988 la McLaren torna protagonista, ma per Prost c'è un rivale in più: Ayrton Senna. Dennis porta a Woking il brasiliano, formando un dream team che guida la macchina nettamente più forte, con uno straordinario score per le scommesse F1 di ben15 vittorie su 16 gare complessive.
Ma dire che i due non vadano d'accordo è un eufemismo. Nella prima delle due stagioni passate assieme ha la meglio il brasiliano, che si aggiudica il mondiale con una gara di anticipo. Stesso copione nel 1989, ma stavolta a vincere il titolo è Prost, che in una gara rocambolesca in Giappone si scontra con il compagno di squadra. Senna riparte con l’aiuto dei commissari e poi viene squalificato, con trionfo matematico del francese.
Evidente che i due non possano convivere e quindi Prost decide di andarsene, in uno scambio di piloti che lo porta in Ferrari al posto di Berger.
Con la Williams il quarto titolo
Le indicazioni del Professore fanno volare la Rossa, ma la trilogia di sfide con Senna non è terminata e anche nel 1990 si decide tutto in Giappone. Stavolta è il brasiliano a sbattere fuori il francese e a vincere matematicamente il mondiale. La delusione è forte e il 1991 è un anno interlocutorio, con Prost solo quarto nel mondiale.
Il transalpino si prende una stagione sabbatica, ma nel 1993 la Williams lo richiama per sostituire Mansell e arriva così il quarto mondiale, di nuovo davanti a Senna, ma stavolta senza patemi d’animo e con un certo vantaggio.
Prost chiude la sua carriera con 51 vittorie, un record che verrà infranto solo da Michael Schumacher e poi da Lewis Hamilton, oltre a essere il primo e finora unico francese in grado di vincere il mondiale piloti.
La scuderia Prost
Dopo il ritiro definitivo, Prost ha tentato la carriera da opinionista TV, diventando poi consulente tecnico della McLaren, testando addirittura le vetture in pista.
Nel 1997 nasce la Prost, sulle ceneri della Ligier, un’avventura da costruttore che durerà fino al 2001. Per la vettura del francese 83 Gran Premi corsi e come miglior risultato il secondo posto di Panis nel GP di Spagna del 1997. La situazione economica però costringe la Prost alla chiusura all’inizio della stagione 2002.
Dal 2017 il francese è consulente della Alpine, la scuderia transalpina di proprietà della Renault, anche se L’Equipe ha parlato di un suo disimpegno. Le sue ultime avventure in pista sono invece legate al Trofeo Andros, competizione francese che si svolge sul ghiaccio e di cui Prost è stato per ben tre volte campione.
Il contratto da record con la Ferrari
Anche dal punto di vista economico, Prost è sempre stato fenomenale, sia quando correva che con gli affari dopo il ritiro.
Basterebbe pensare che il suo contratto con la Ferrari nel 1989 era da 6 milioni di dollari, per l’epoca una cifra enorme. Secondo Business&Sport, il totale dei suoi ingaggi in carriera è di 71 milioni di dollari, a cui vanno poi aggiunte anche le attività collaterali dopo il ritiro. Del resto, il Professore i conti saprà anche farli, no?
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.