Dici “sette” e pensi a David Beckham, Cristiano Ronaldo, Eric Cantona e, soprattutto, a George Best, che a Manchester (sponda United) non sarà mai uno qualunque. Maglia pesante quella scelta da Edinson Cavani, arrivato nel più titolato dei club inglesi – 66 trofei fra nazionali e internazionali – nelle ultime ore del mercato estivo. Una decisione che sa, profeticamente, di rinascita.
Ritorno al passato
La 7 è stata, infatti, indossata dal bomber uruguagio agli albori della sua carriera europea, prima al Palermo (dove ha militato dal 2007 al 2010, segnando 37 gol in 117 partite) e poi al Napoli (104 reti in 138 gare in tre stagioni).
Poi passò il treno del Paris Saint Germain a trazione qatariota, impossibile non salirci. Sessantaquattro milioni più bonus il compenso assicurato alla società di Aurelio De Laurentiis, ingaggio faraonico all’attaccante, arrivato a toccare quota 12 milioni nell’ultimo rinnovo del 2017.
Nei sette anni trascorsi sui campi della Ligue 1, Cavani ha letteralmente scritto la storia del club parigino, arrivando al record di 200 gol in 301 match disputati e sollevando al cielo 21 trofei nazionali, fra campionati (sei) e coppe varie. Numeri che, tuttavia, non gli sono valsi la riconoscenza eterna.
La crisi
Che il clima intorno a lui fosse cambiato, il centravanti lo ha intuito all’inizio dell’ultima stagione, quando il telefono rimaneva muto nonostante il contratto in scadenza. Inevitabile la separazione per un tipo orgoglioso come Cavani, complici anche alcuni atteggiamenti da prima donna e l’insofferenza manifestata in una squadra ricca di fuoriclasse che rischiavano di fargli ombra, Neymar su tutti.
Proprio il brasiliano – con cui più volte si è conteso anche a brutto muso un calcio piazzato – avrebbe messo da parte l’ascia di guerra cercando di convincerlo a restare. Niente da fare. La dirigenza parigina ha commesso una leggerezza clamorosa, non riuscendo neanche a prolungare l'accordo con il calciatore per i due mesi di proroga della stagione: secondo voi, con Cavani a guidare l'attacco, per le scommesse online, il Paris avrebbe terminato la partita contro il Bayern senza andare in gol?!
Telenovela
Ma nonostante il nome e il parametro zero per Cavani trovare una nuova squadra è stata operazione tutt’altro per facile. Età (33) e stipendio richiesto agli interlocutori (10 milioni) in un mondo del calcio piegato dalla crisi, hanno frenato ogni possibile interesse. Ne è venuta fuori il classico tormentone estivo di calciomercato, che ha lambito anche i club del nostro campionato.
Il ritorno di Cavani in A avrebbe spostato clamorosamente anche le relative quote delle scommesse calcio!
A conti fatti la più vicina fra le italiane ad assicurarsene le prestazioni è stata la Juventus, che corteggiava l’uruguagio da almeno due anni. Ingolosito dallo status di svincolato, il ds bianconero Fabio Paratici gli avrebbe offerto un biennale da 8 milioni a stagione. “No grazie” la risposta del giocatore che, secondo voci piuttosto accreditate, non avrebbe gradito la destinazione per non tradire il Napoli.
Sul clamoroso ritorno in azzurro si è parlato per qualche settimana in primavera, ma si è trattato più di un rumor proveniente dalla Francia che non di una vera trattativa. Più enigmatico l’avvicinamento alla Roma, sponsorizzato da un misterioso gruppo sudamericano interessato a subentrare a James Pallotta, prima dell’arrivo dei Friedkin e che avrebbe voluto presentarsi con il classico colpo da corsa in massa all’aeroporto.
Un sondaggio sembra averlo fatto anche la Lazio dopo aver visto sfumare l’arrivo di David Silva, ma sul bomber in quei giorni era già forte l’interesse del Benfica.
Il giallo Benfica
E qui si entra nel campo del giallo. La società di Lisbona aveva coltivato a lungo l’idea di assicurarsi i gol di Cavani, tanto che sulla stampa internazionale il buon esito dell’operazione era considerato scontato, proprio nel momento nel quale la capitale portoghese, ospitando la Final 8 di Champions, era al centro del mondo calcistico!
Il banco è saltato durante il faccia a faccia fra i rappresentanti del calciatore e la dirigenza degli “encarnados”. Cavani voleva un triennale da 10 milioni l’anno più una mai svelata “richiesta particolare” che avrebbe irritato non poco i portoghesi.
Il finale
A settembre la telenovela si è spostata in Spagna. Marca ha rivelato che l’attaccante si era offerto al Real, ma il club madrileno cui è stato più vicino è l’Atletico che avrebbe voluto affiancarlo a Suarez, replicando in maglia biancorossa l'attacco stellare della Nazionale del Maestro Tabarez!
L’offerta è stata di un contratto annuale con opzione per il secondo a cifre più basse dei 10 milioni richiesti dall’entourage di Cavani.
L’interessamento del Manchester United è maturato negli ultimi giorni di mercato. A convincere Cavani anche una telefonata del tecnico Solskjaer che, potendo contare sulle reti dell'ex bomber del Napoli, avrà sicuramente più possibilità per le scommesse Champions di qualificarsi nel complicato gruppo H che presenta ai nastri di partenza due delle semifinaliste dell'ultima edizione.
La firma è arrivata sul gong: al bomber un anno a 10 milioni con opzione per il secondo. Non proprio quello che voleva, ma stavolta la meta era troppo prestigiosa per rifiutare.
*Il testo è di Luca La Mantia; le immagini, distribuite da AP Photo, di Ricardo Mazalan ed Alessandro Fucarini.