Il ruolo del portiere in una squadra è sempre fondamentale perché, come si suol dire, se sbaglia un centravanti è un conto, se lo fa un estremo difensore è un altro. Il portiere è in grado di dare o togliere parecchi punti alla sua squadra nel corso di un campionato e quindi è importantissimo averne uno di sicuro affidamento.
Soprattutto in un torneo come la Serie B, lungo e complicato, in cui una sicurezza tra i pali può rappresentare la sottile differenza tra una stagione positiva e una pessima.
Nel corso dei decenni il campionato cadetto è stato sia trampolino di lancio per giovani portieri destinati a fare benissimo che approdo naturale per colleghi esperti che hanno fatto bene nella categoria maggiore. E anche la stagione 2023/24 non fa eccezione. Ecco dunque una panoramica sugli estremi difensori della B.
Quanti portieri top ha lanciato la Serie B!
Negli anni passati nel campionato cadetto sono stati lanciati portieri che ora sono protagonisti in Serie A (Michele Di Gregorio al Monza o Marco Carnesecchi, che l’Atalanta aveva prestato alla Cremonese) o addirittura a livello internazionale, come Guglielmo Vicario, che si è fatto le ossa al Venezia e al Perugia e ora, dopo le esperienze a Cagliari ed Empoli in A, è il portiere del Tottenham in Premier League.
In questa stagione invece il trend sembra essere diverso, con parecchia fiducia a una serie di portieri esperti. Fa eccezione la Cremonese di Bomber Coda, che conferma la sua fiducia nei giovani e ha alternato tre calciatori tra i pali, due dei quali sono nati nel nuovo millennio (il danese Andreas Jungdal è un 2002 e Gianluca Saro è 2000).
Nel 2024 in tanti puntano sul portiere esperto
Per quanto riguarda quelli con parecchia esperienza sulle spalle, uno dei più importanti è il finlandese Jesse Joronen, portiere del Venezia e della sua nazionale.
Per lui, classe 1993, stagioni in Championship in Inghilterra, ma anche in Serie A con il Brescia, prima di trovare la sua dimensione nel campionato cadetto sempre con i lombardi e ora con i lagunari.
Del resto da quelle parti c’è una certa tradizione legata ai calciatori scandinavi, con un altro portiere finlandese come Niki Mäenpää che ha indossato la maglia del Venezia per due stagioni, ma anche diversi calciatori provenienti da Islanda o Svezia.
Anche il Modena ha puntato su un calciatore esperto come Andrea Seculin, 33 anni, molti dei quali passati in Serie A come numero 12 del Chievo e della Sampdoria, ma anche portiere della SPAL e della Juve Stabia nel campionato cadetto.
È invece un esperto della categoria Alessandro Micai, estremo difensore del Cosenza. Per lui, classe 1993, c’è un intero decennio in Serie B tra Bari, Salernitana e Reggina.
Il Palermo ha invece puntato su un cavallo di ritorno, Mirko Pigliacelli. Il portiere romano, anche lui classe 1993, ha rimesso piede in Italia dopo quattro stagioni a difendere i pali dell’Universitatea Craiova, in Romania, giocando anche le competizioni europee.
Ma Pigliacelli ha anche parecchia esperienza in B, avendo giocato da titolare alla Reggina, al Frosinone, alla Pro Vercelli, al Trapani e al Pescara.
Zoet e Chichizola i portieri più pagati in B
Il portiere della Serie B con lo stipendio più importante è l’olandese Jeroen Zoet, in forza allo Spezia. Il tulipano, acquistato nel 2020 dai liguri per affrontare la Serie A, ha visto diminuire il valore del suo ingaggio con la retrocessione, ma è comunque accreditato di uno stipendio da 1 milioni di euro a stagione, decisamente più da categoria maggiore che da campionato cadetto.
Dopo di lui c’è l’argentino Leandro Chichizola, che difende i pali del Parma. La società emiliana lo ha acquistato nel 2022, offrendogli un contratto da 600mila euro a stagione per guidare la rincorsa, da favoriti assoluti per le quote Serie B, verso il ritorno in A.
A permettere all’argentino di prendersi il secondo posto di questa graduatoria è stato però l’addio di Emil Audero alla Sampdoria, considerando che l’ex doriano guadagnava 800mila euro in blucerchiato.
A proposito della Sampdoria, la scelta del club una volta lasciato andare Audero all’Inter ha fatto discutere. Proprio dai nerazzurri è infatti arrivato Filip Stankovic, figlio d'arte del grande Dejan, che tra l’altro è stato allenatore doriano proprio nella stagione della retrocessione.
Per il giovane estremo difensore serbo si tratta della seconda esperienza di alto livello, dopo quella in Olanda al Volendam, dove ha giocato in seconda e prima divisione. Ma nonostante ciò, la decisione di affidargli i pali ha portato più di qualcuno a chiedersi se il classe 2002 fosse pronto per prendersi la porta della Samp.
I numeri non sono troppo negativi, ma il fatto che Stankovic non riesca a mantenere la porta inviolata, appena 4 clean sheet tra inizio campionato e metà febbraio, non aiuta di certo le ambizioni del club.
Occhio alle qualità del giovane Pizzignacco
Dunque, chi c’è da monitorare tra i portieri del campionato cadetto? Di certo uno di cui si potrebbe sentire parlare parecchio è Samuel Pizzignacco, l’ennesimo estremo difensore della florida scuola di portieri dell’Udinese, che di recente ha prodotto Alex Meret, troppo sottovalutato protagonista dello Scudetto del Napoli, ma anche Simone Scuffet, e ha contribuito a lanciare Juan Musso.
Il portiere nato nel 2001 a Monfalcone si è trasferito a Vicenza e i biancorossi lo hanno ceduto prima al Legnago e poi al Renate, prima del prestito biennale alla Feralpisalò.
Con il club lombardo Pizzignacco ha conquistato, da assoluti outsiders per le scommesse sportive, la storica promozione in Serie B e nella sua prima stagione ha offerto prestazioni importanti, lasciando pensare che il futuro sia dalla parte del friulano.
Nicolas una sicurezza assoluta per la categoria
E infine c’è invece chi ormai è verso la fine della carriera ma che non ha ottenuto tutto quello che forse poteva raggiungere in carriera. Si parla di Nicolas, portiere del Pisa classe 1988, che ha iniziato nel suo Brasile ed è arrivato in Italia ormai quasi 15 anni fa con potenzialità enormi e un futuro che sembrava destinato a una big.
Ma l’esperienza al Verona non è andata come ci si aspettava e per lui è iniziata una serie di prestiti da parte della società veneta, che lo ha portato a giocare in giro per l’Italia (Virtus Lanciano, Trapani e Udinese).
Poi i friulani l’hanno acquistato, ma subito lasciato andare alla Reggina, squadra da cui il Pisa l’ha acquisito nel 2021. In nerazzurro l’estremo difensore di Colorado do Oeste ha trovato la sua dimensione, che però non è esattamente quella che ci si aspettava per lui tre lustri or sono…
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