Neanche il tempo di riprendersi dalla sbornia della quindicesima Champions League, vinta battendo 2-0 a Wembley i tedeschi del Borussia Dortmund con la solita firma di Vini, che il Real Madrid ha già altro da festeggiare.
Dopo mesi di attesa e di speculazioni è infatti arrivata la conferma di qualcosa che tutti, bene o male, sapevano o perlomeno immaginavano: Kylian Mbappé sarà il nuovo campione che allenerà Carlo Ancelotti.
I numeri dell'accordo tra Mbappé e Real Madrid
Il club madrileno e il francese si sono legati attraverso un contratto quinquennale, come spiegato dal tanto breve quanto importante comunicato ufficiale. Ed è già partita la ridda di voci che riguardano l’attaccante dei Bleus.
Quanto guadagnerà Mbappé al Santiago Bernabeu?
Le cifre che circolano parlano di un accordo che gli farà percepire una base di 15 milioni netti (che quindi sono una trentina lordi) per le prime stagioni, fino ad arrivare a 20.
Ma a questo stipendio va aggiunto un premio alla firma pazzesco, di 125 milioni, che quindi porta all’ex Paris Saint-Germain una media di 25 milioni in più a stagione.
Un esborso che però il Real si è potuto permettere tranquillamente, visto che non ha pagato il cartellino del calciatore.
Già, Mbappe è l’ennesimo colpo a parametro "zero", si fa per dire, delle Merengues, che hanno strappato l’attaccante a una rivale a livello europeo senza dover tirare fuori neanche un euro alla società cedente.
Una formula, quella di attirare giocatori in scadenza di contratto, che spesso ha portato bene al club di base a Valdebebas.
Sin dagli inizi dei “parametri zero”, ovvero dopo la sentenza Bosman, il Real Madrid è sempre andato a caccia di calciatori con contratti prossimi alla scadenza, convincendoli con il suo blasone a non rinnovare con la squadra attuale per poi approdare al Bernabeu gratis, ma con stipendi e/o premi alla firma più alti visto il risparmio garantito al club sul cartellino.
E proprio con questa formula sono arrivati alla Ciudad Deportiva alcuni dei grandi protagonisti della storia dei Blancos, ormai sempre strafavoriti, in Spagna, in Europa e nel Mondo, per le scommesse calcio!
Bernd Schuster è il primo a passare dal Barca al Real
Il primo è in realtà addirittura precedente alla sentenza Bosman ed è anche uno dei grandi traditori che hanno scritto parte della storia della rivalità tra Real e Barcellona.
Nel 1988 il tedesco Bernd Schuster lascia il Barcellona tra le polemiche al termine del suo contratto, con la società catalana che pur di liberarsene gli regala il cartellino. I blaugrana non si aspettano certo che il centrocampista firmi con i rivali di sempre, ma a inizio giugno Schuster viene presentato come nuovo giocatore del Real Madrid, con un contratto da 130 milioni di pesetas, circa 800mila euro dell’epoca, un'enormità.
Rimane al Bernabeu per appena due stagioni, giusto in tempo per vincere da protagonista due volte la Liga, prima di compiere un altro tradimento (anche stavolta da calciatore libero dopo la rescissione del contratto) e di vestire il biancorosso dell’Atletico Madrid.
McManaman preferisce i Blancos ai suoi Reds
Poi è il turno di uno degli inglesi passati per Madrid, ovvero Steve McManaman. L’esterno destro classe 1972 nasce a Liverpool ed è proprio con la maglia dei Reds che comincia la sua carriera da professionista.
Negli anni Novanta si afferma come uno dei migliori calciatori della Premier League e a 27 anni, sfruttando la sentenza Bosman, decide di non rinnovare con il Liverpool.
Su di lui si lancia il Real Madrid, che gli offre un contratto da oltre 3 milioni di sterline all’anno, più un bonus alla firma da 2 milioni.
La decisione di volare in Spagna gli costa parecchia popolarità in patria (oltre al soprannome di McMoneyman), ma gli permette di arricchire il portafoglio e il palmares, con la vittoria di due campionati e soprattutto di due Champions League, con la prima da protagonista e la seconda da riserva di Luis Figo, in quattro anni.
Nel periodo successivo, le cose al Bernabeu cambiano. L’arrivo di Florentino Perez porta alla formula da lui coniata di “Zidanes y Pavones”, ovvero i Galacticos comprati a suon di milioni e i giovani portati in prima squadra dalla cantera.
Dunque, i vari Figo, Zidane, Ronaldo e Beckham non vengono presi a parametro zero, ma pagati e anche parecchio.
Saviola non incide al Bernabeu
E quando nel 2007 il Real prova di nuovo ad attrarre qualche calciatore in scadenza, le cose non vanno per niente bene. In quell’estate arrivano gratis a Madrid Javier Saviola, Christoph Metzelder e Jerzy Dudek.
A parte il polacco, ormai avanti con l’età e che arriva per fare il secondo a Iker Casillas, gli altri due deludono parecchio. L’argentino gioca una trentina di partite in due stagioni, prima di essere ceduto per 6 milioni al Benfica, mentre il tedesco è costantemente preda degli infortuni e anche lui arriva a malapena a 10 partite l’anno nelle tre stagioni a Madrid.
Ci vuole un bel po’ prima che il Real, che nel frattempo spende e spande per Cristiano Ronaldo e tanti altri campioni, decida di puntare di nuovo su un parametro zero.
Il colpo David Alaba
Il prescelto nella stagione 2020/21 è David Alaba. Il difensore (ma anche centrocampista) austriaco è una delle colonne del Bayern Monaco, ma non riesce a mettersi d’accordo con i bavaresi per il rinnovo del suo contratto.
E quindi, dopo un decennio da protagonista all’Allianz Arena, Alaba firma un quinquennale con il Real da 19 milioni, andando a raddoppiare lo stipendio percepito in Germania, oltre a un bonus da 20 milioni per lui e per il procuratore.
Per l’austriaco, che ha appena terminato la terza stagione al Santiago Bernabeu, in bacheca ci sono già due campionati, una Coppa di Spagna e due delle quattro Champions League vinte in carriera, sempre vestendo la maglia di club quotati come straordinari favoriti per le scommesse sportive!
Con la firma di Rudiger il Madrid sistema la difesa
E visto che con Alaba il sistema è tornato a funzionare, Florentino Perez si lascia ingolosire da un altro calciatore con il contratto in scadenza: Antonio Rudiger.
Il centrale tedesco ex Roma è un calciatore del Chelsea, ma non rinnova con il club londinese e vede il suo contratto terminare nell’estate 2022.
E quindi il 2 luglio, dopo appena un giorno da "free agent", il difensore annuncia di essere diventato un nuovo giocatore del Real Madrid, che gli fa firmare un quadriennale da 9 milioni a stagione, più un sostanzioso bonus alla firma da 35 milioni da dividere con il suo agente.
Anche nel caso del teutonico, sorridono sia il portafoglio che la bacheca, che si arricchisce di una Liga, una Coppa dalle grandi orecchie, vinta da strafavoriti per le scommesse europei contro il Dortmund e un Mondiale per club. Insomma, visti i precedenti recenti, ci sta che ci si aspetti moltissimo da un fenomeno come Mbappé.
E probabilmente a Madrid pensano un po’ tutti che non ci sia un due senza un tre. Anzi, senza…la Sedicesima!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da Alamy.