Con la crescita del calcio femminile, sia in termini di praticanti che di attenzione mediatica, era solo questione di tempo affinché il mondo del pallone delle ragazze diventasse sempre più simile a quello dei colleghi di sesso maschile.
Il FIFA World Player primo trofeo per le donne
FIFA The Best: quanti premi per Carli Lloyd
2018: nasce il Pallone d’Oro femminile
Le differenze con il Pallone d'Oro maschile
E a dimostrarlo c’è il fatto che dal 2018 anche per le calciatrici c’è la possibilità di aggiudicarsi il premio individuale più ambito, il Pallone d’Oro. Certo, mancano ancora i corrispettivi del trofeo Kopa (quello che va al miglior giovane) e del trofeo Jašin per il miglior portiere, ma considerando che il primo vero premio internazionale per la miglior calciatrice, il FIFA World Player, è arrivato soltanto nel 2001, logico che ci voglia un po’ di tempo per arrivare a una vera e propria parità, anche per gli stipendi.
Il FIFA World Player primo trofeo per le donne
Dal 2001 al 2009 si assegnano quindi nove FIFA World Player, che premiano però solamente tre calciatrici. Le prime due edizioni vanno alla statunitense Mia Hamm dei Washington Freedom. Poi è il turno di Birgit Prinz, stella del Francoforte che lo straordinario Luciano Gaucci voleva portare... in Italia per giocare assieme agli uomini. Per la tedesca arriva un tris tra 2003 e 2005.
A seguire si impone la stella della brasiliana Marta, che per quattro anni fa il vuoto, vincendo sia con la maglia della squadra svedese dell’Umea che con quella del glorioso Santos.
FIFA The Best: quanti premi per Carli Lloyd
Poi, nel 2010, la rivoluzione. La creazione del Pallone d’Oro FIFA, che unisce il premio di France Football a quello della federazione internazionale, non coinvolge anche le donne. E quindi per sei anni si continua ad assegnare il premio, che stavolta ha sei vincitrici diverse.
La prima, beh, è la solita Marta, che, in ordine cronologico, viene seguita dalla giapponese Homare Sawa dell’INAC Kobe Leonessa, dalla statunitense Abby Wambach, che nel 2012 è svincolata ma porta gli USA all’oro alle Olimpiadi, dalle due tedesche Nadine Angerer e Nadine Keßler e poi da un’altra americana, Carli Lloyd.
Quando nel 2016 però si torna alle vecchie abitudini, France Football attende altri due anni per istituire una versione femminile del suo premio, mentre il FIFA The Best premia prima di nuovo Carli Lloyd e poi l’olandese Lieke Martens.
2018: nasce il Pallone d’Oro femminile
La storia del Pallone d’Oro femminile vero e proprio nasce dunque ufficialmente nel 2018, quando viene assegnato per la prima volta. A vincerlo, da favorita per le scommesse sportive online è la norvegese Ada Hegerberg, centravanti dell’Olympique Lione che in quegli anni è assoluto dominatore del calcio continentale, come ben cinque Champions League consecutive.
Alle sue spalle si classifica la danese Pernille Harder, che all’epoca rappresentava l’altra grande forza del calcio europeo, il Wolfsburg, mentre al terzo posto ci va la tedesca Dzsenifer Marozsán, anche lei in forza al Lione.
Le differenze con il Pallone d'Oro maschile
L’edizione successiva è invece indelebilmente segnata dal Mondiale 2019 e permette anche di stabilire una grande differenza tra il Pallone d’Oro maschile e quello femminile.
Le calciatrici che vengono candidate non devono per forza giocare in Europa, come invece avviene tra gli uomini. E quindi, con il trionfo iridato, il podio dell’edizione 2019 è quasi completamente statunitense. Ad aggiudicarsi il premio è Megan Rapinoe, attaccante del Seattle Reign. Sul podio la seguono l’inglese Lucy Bronze del Lione e l’altra campionessa a stelle e strisce Alex Morgan, in forza all’Orlando Pride.
Nel 2020 il premio non viene assegnato, ma ora la giuria è pronta per stabilire chi è la miglior calciatrice al mondo del 2021.
L’elenco delle candidate è parecchio variegato e comprende calciatrici che giocano in Europa o negli Stati Uniti. Per quanto riguarda la nazionalità delle 20 prescelte, a fare la parte del leone è la Spagna che ha ben quattro rappresentanti. Seguono Francia e Canada con tre candidate ciascuna, Svezia, Inghilterra e Paesi Bassi con due calciatrici in lizza e Cile, Danimarca, Australia e Stati Uniti che hanno una sola portabandiera.
Nessuna italiana in lizza
Il campionato più rappresentato è quello inglese con sette calciatrici, seguito da quello francese e da quello spagnolo che ne portano cinque. La lega americana contribuisce con due candidate e il torneo svedese completa la lista. A livello di squadre invece stravincono le due squadre che si sono giocate la Champions League: il Barcellona, campione d’Europa, e il Chelsea, finalista, entrambe con cinque nomination.
Il club blaugrana ha candidate Alexia Putellas, Sandra Panos, Lieke Martens, Irene Paredes e Jennifer Hermoso. Le Blues sono invece rappresentate da Sam Kerr, Magdalena Eriksson, Pernille Harder, Jessie Fleming e Fran Kirby.
Tre nomi arrivano dal PSG (Marie-Antoinette Katoto, Ashley Lawrence e Kadidiatou Diani), due dal Lione (Wendie Renard e Christine Endler), mentre le squadre con una sola rappresentante sono Hacken (Stina Blackstenius), Arsenal (Vivianne Miedema), Manchester City (Ellen White), North Carolina Courage (Samantha Mewis) e Thorns FC (Christine Sinclair).
Come è facile notare, mancano sia calciatrici italiane, compresa Barbara Bonansea che rappresentanti estere che giochino in Serie A. Una certificazione dei passi in avanti che il movimento tricolore dovrà ancora fare per raggiungere l’importanza e la competitività che altri campionati e altre nazionali invece hanno già fatto loro.
Alexia Pallone d'Oro 2021
Chi è stata ad aggiudicarsi l’ambito trofeo e a succedere così ad Ada Hegerberg e a Megan Rapinoe? Non semplice a reccontarsi, perché delle venti candidate l’unica che era finita nella top 3 delle due edizioni precedenti è Pernille Harder, anche se Lieke Martens ha in bacheca il FIFA World Player 2017.
A giudicare dai risultati stagionali, non era impossibile prevedere che l’ambito premio finisse ad una calciatrice del Barcellona , per rinverdire la rivalità sportiva che si è conclusa nella finale di Champions League, con un perentorio 4-0 in favore delle catalane sul Chelsea per le scommesse live.
Ha trionfato la favorita d'obbligo, la spagnola Alexia Putellas, che, alla data di prima pubblicazione di questo contenuto, in stagione ha a referto oltre 30 gol e 20 assist, oltre a essere stata protagonista del Triplete della squadra guidata da Fran Sánchez.
Da Londra, per la prossima edizione, invece dovrebbe spuntare il nome di Sam Kerr, che ha vinto il campionato con il Chelsea da capocannoniere e che ha trascinato la sua Australia anche alle Olimpiadi, portando la nazionale oceanica a un passo dalla medaglia.
E a proposito di Tokyo, occhio nel 2022 alla canadese Jessie Fleming, che ha portato a casa l’oro dal Giappone e il campionato con il Chelsea, ma anche a Vivianne Miedema, che con 10 reti è stata capocannoniere del torneo a cinque cerchi.
Insomma, di nomi su cui puntare, qualcuno ce n’è. La speranza è che, a differenza di quanto avviene solitamente con gli uomini, non ci siano polemiche al momento delle nuove proclamazioni!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 4 novembre 2021.