Quando nell’estate 2020 il Napoli ha acquistato Victor Osimhen per circa 70 milioni di euro, molti hanno storto il naso.
Eppure il tempo ha dato ragione ai partenopei: quel centravanti nigeriano è un calciatore che oggi di milioni ne vale molti più di 100 e che in carriera finora ha segnato 131 reti in 243 partite: nel campionato 2024 sono stati 15 i gol, compresi gli spettacolari colpi di testa di a Monza Udine, oltre alle reti in Champions al Braga e al Barcellona!
Per il bomber con la maglia del Napoli sono arrivate finora 76 marcature in 133 partite; 26, con il rigore realizzato contro la Samp, nel campionato del meraviglioso terzo Scudetto, mentre con la Nigeria la media è ancora più alta, visto che si parla di 19 gol in sole 29 presenze.
Dei 76 gol in maglia azzurra, Osigol ne ha segnati 65 in Serie A, 11 nelle coppe europee (7 in Champions e 4 in EL): curiosità il fortissimo centravanti nigeriano non ha mai gonfiato la rete in Coppa Italia nelle 4 stagioni al Napoli.
Victor Osimhen è il terzo attaccante partenopeo a vincere la classifica capocannoniere nell’era ADL, dopo Cavani e Higuain: a proposito di mostri sacri delle aree di rigore, come ricorderanno gli esperti di numeri e scommesse calcio, erano 14 anni, quando Ibra non tifava ancora Milan, che un calciatore non vinceva scudetto e titolo di re dei bomber.
Straordinaria anche la media realizzativa di Osigol: 1 gol ogni 99’, in Europa dietro solo ad Haaland e Mbappè.
L'inizio e l'arrivo in Europa
La storia calcistica di Osimhen parte dal suo paese, la Nigeria, e per essere ancora più precisi dalla Strikers Academy di Lagos, la città in cui è nato il 29 dicembre del 1998.
Che il ragazzo abbia talento lo si nota subito, considerando che nel 2015 è il capocannoniere del campionato mondiale under-17, che la nazionale nigeriana vince anche e soprattutto grazie ai suoi 10 gol, che rappresentano il record assoluto della competizione iridata per quella fascia d'età.
Dunque, è quasi logico che il suo futuro sia in Europa. Se lo aggiudica il Wolfsburg, che lo porta in Germania nel gennaio 2017 per una cifra che si aggira sui 3,5 milioni di euro. L’esperienza nella squadra tedesca, però, non è per nulla positiva: per Osimhen arrivano appena 16 presenze in tutte le competizioni, senza mai riuscire a segnare nel corso di una stagione e mezza.
Ecco perchè nell’agosto 2018 il Wolfsburg decide di cedere in prestito il calciatore alla squadra belga dello Charleroi. Nella Jupiter Pro League il nigeriano dimostra di trovarsi molto più a suo agio e a settembre arrivano già i primi gol della sua esperienza in Europa, sia in campionato che nella Coppa del Belgio.
Alla fine della stagione le marcature saranno 20 in tutte le competizioni a fronte di 36 partite giocate, tra la coppa nazionale, tra la prima fase della massima serie e quella che assegna un posto in Europa League. Nonostante le tre reti nelle due gare di semifinale e finale, lo Charleroi perde contro l’Anversa e non raggiunge la competizione europea.
In compenso però il club decide di riscattare il calciatore per la cifra pattuita con il Wolfsburg, a cui i belgi versano 3,5 milioni di euro.
La svolta della carriera di Osi-gol è il passaggio al Lille
Neanche il tempo di effettuare l’operazione che il primo agosto 2019 arriva l’annuncio: Victor Osimhen è un calciatore del Lille. Il club francese, che sui talenti in erba ci vede sempre parecchio lungo, paga il nigeriano 12 milioni, ma sono soldi decisamente ben spesi.
Il suo debutto in Ligue 1 (contro il Nantes) è bagnato da una doppietta e alla fine della stagione le reti segnate nel campionato transalpino sono 15, a cui vanno aggiunte le due in Coppa di Lega, quella realizzata al quarto turno della Coppa di Francia ma soprattutto le due segnate in Champions League, con Osimhen che alla sua seconda presenza nella massima competizione europea punisce il Chelsea e successivamente anche il Valencia.
Il totale stagionale parla di 38 partite giocate con il Lille e 18 gol, numeri che proiettano il centravanti tra i calciatori tra i più richiesti sul mercato.
L'acquisto record della storia del Napoli
E infatti il 31 luglio 2020 il Napoli annuncia di aver acquistato Osimhen dalla squadra francese, per un’operazione che si aggira sui 70 milioni di euro. È il record di spesa della società partenopea, una situazione che crea parecchie aspettative (e anche parecchia pressione) nei confronti del nigeriano.
La prima stagione a Napoli non è per nulla semplice. Un Infortunio alla spalla lo tiene fermo per due mesi dopo i primi due gol in Serie A, ma poi da marzo a inizio maggio il centravanti si scatena, andando a segno otto volte in 11 match. Il nigeriano chiude la sua prima annata in Italia con 10 gol in 30 presenze.
Ma si può soltanto migliorare… Il che puntualmente avviene nella stagione successiva, nonostante gli infortuni non gli diano tregua.
Osimhen inizia bene segnando a ripetizione sia in campionato che in Europa League, per poi doversi fermare un mese e mezzo per una frattura dello zigomo subita contro l’Inter a novembre, che lo costringe a dover indossare la maschera facciale che ormai è diventata un suo segno di riconoscimento.
Alla fine della stagione i numeri sono in ascesa e parlano di 18 reti in 32 presenze, spesso e volentieri da primo marcatore per le scommesse sportive, che gli valgono anche il premio come miglior giovane della Serie A.
L'uomo del terzo scudetto
Eppure si può fare meglio, perchè la stagione 2022/23 è la migliore della carriera di Osimhen. Il nigeriano, spesso primo marcatore per le quote serie A, è lo straordinario terminale offensivo della squadra di Spalletti, che si invola prestissimo verso uno scudetto marchiato a fuoco dalle reti del suo centravanti.
Osimhen è l'incubo delle difese della Serie A, in particolare quella del Sassuolo, punita con tre gol all’andata e uno al ritorno.
Per la prima volta in carriera, il centravanti supera quota 20 gol stagionali in tutte le competizioni, compresi i 5 in 6 presenze in Champions League, ma anche per quanto riguarda i gol in campionato.
Il primo titolo di capocannoniere
Inoltre la rete contro l’Atalanta a novembre 2022 gli vale il trono di calciatore nigeriano più prolifico della Serie A, superando Simy, che era arrivato a quota 32.
I suoi gol, a meno di sconvolgimenti nel finale di campionato, gli varranno anche il trono dei bomber, il che lo renderebbe anche il primo africano capace di ottenere questo titolo, nonché il quarto giocatore del Napoli dopo Diego Armando Maradona, Edinson Cavani e Gonzalo Higuain.
E, tanto per non farsi mancare nulla, il centravanti è anche il calciatore del Napoli andato a segno per più partite consecutive di Serie A da quando ci sono i tre punti, avendo segnato in 8 gare di seguito.
I gol di Osimhen con la maglia della Nigeria
L’analisi del rendimento di Osimhen non sarebbe però completa senza valutare quanto fatto finora con la nazionale nigeriana.
La prima presenza è arrivata a giugno del 2017 e il centravanti è stato anche convocato per la Coppa d’Africa 2019, ma per il primo gol ci sono voluti due anni, visto che è arrivato nel settembre 2019 nell’amichevole contro l’Ucraina.
Poi però Osimhen non ha praticamente più smesso di segnare, anche se l’infortunio alla spalla subito con il Napoli lo ha costretto a saltare la Coppa d’Africa 2021.
Per lui finora 23 presenze e ben 16 reti, compreso il poker a Sao Tomè e Principe nelle qualificazioni alla prossima Coppa d’Africa. E se l’inizio in nazionale è questo, chissà cos’altro combinerà il bomber…
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