Lo stadio di proprietà è uno dei principali asset di un club, sia dal punto di vista finanziario che anche da quello sportivo. Non è un caso che le squadre che possono vantare un proprio impianto (e di conseguenza la possibilità di utilizzarlo anche al di fuori della partita, con musei, attività, concerti e quant’altro) siano sempre molto più valutate di chi una casa sua non ce l’ha.
Da questo punto di vista la Serie A è parecchio indietro agli altri grandi campionati, considerando che la maggior parte dei club (e la quasi totalità fino a qualche anno fa) ha il proprio stadio di casa in affitto dal comune o dal CONI. Dunque, negli ultimi tempi molte società (Juventus, ma anche Sassuolo, Atalanta, Frosinone, etc.) hanno deciso di costruirsene uno. E nella lista ci sono anche Milan e Inter.
Dove sarà costruito il Nuovo San Siro
La Scala del calcio
Le due squadre milanesi giocano ormai da una vita a San Siro. E che l’impianto meneghino sia leggendario, non ci sono dubbi, come conferma il suo soprannome di “Scala del Calcio”. Il Meazza, però, per quanto pieno di fascino non è esattamente un impianto all’avanguardia. Inaugurato nel 1926, lo stadio cittadino è stato acquistato dal Comune di Milano nel 1935, con una prima ristrutturazione.
Quelle più massicce però sono state quella del 1955 e quella in previsione dei mondiali del 1990. Al termine della prima, la capienza dello stadio è stata portata a 100mila spettatori, poi ridotti a 85mila, mentre la seconda ha visto la costruzione del terzo anello e della copertura di tutti quanti i posti a sedere.
E nonostante i cambiamenti occorsi nel corso dei decenni, è innegabile che San Siro, anche con le sue finali di Champions e di Nations, sia un vero e proprio simbolo di Milano, quasi all’altezza…del Duomo e della Madonnina.
Il Comitato San Siro
Milan e Inter, però, sentono sempre più pressante la necessità di dotarsi di uno stadio all’altezza di quelle delle altre big, il che ha portato a diverse discussioni in città. Bisogna ammodernare di nuovo il Meazza? Oppure abbatterlo e ricostruire un nuovo impianto da zero? O, terza opzione, abbandonarlo e tirare su uno stadio altrove? La possibilità di abbattere il “vecchio” San Siro vede l’opposizione ferma di un comitato chiamato “Sì Meazza”, con adesioni importanti e bipartisan, sia calcisticamente che politicamente parlando.
Per il comitato, la soluzione migliore sarebbe quella di ammodernare San Siro, per continuare a utilizzarlo come stadio. Alla fine, però, il Comune ha dichiarato il pubblico interesse per un dibattito che porti alla costruzione di un nuovo impianto.
Lo studio Populous
Tra le tante proposte arrivate, a vincere il bando è stato lo studio internazionale di architettura Populous, che ha disegnato un impianto chiamato, molto evocativamente, “La Cattedrale”. Già dal nome si capisce bene che l’ispirazione per il progetto arriva dal Duomo, ma anche da un altro edificio iconico della città, la Galleria Vittorio Emanuele.
Quanto presentato a fine 2021 prevede l’abbattimento del Meazza, con la costruzione di un polo multifunzionale nella zona per lo sport e per il tempo libero, all'interno di un parco pubblico da 50mila metri quadri, un vero e proprio nuovo polmone verde per la città.
Per la sostenibilità ambientale, la zona dello stadio dovrebbe essere totalmente pedonale, con parcheggi interrati, mentre le infrastrutture costruite nella parte del distretto per lo sport saranno gratuite o almeno convenzionate il comune. L’impianto sarà a impatto zero, con tecnologie che permetteranno risparmio energetico e idrico, ma anche una forte riduzione delle emissioni acustiche provenienti dallo stadio.
Del resto, Popolous è una sicurezza al riguardo. La Cattedrale è pensata dalla sezione italiana, ma lo studio negli ultimi anni è stato protagonista della progettazione di una lunghissima serie di impianti sportivi all’avanguardia. A partire, ovviamente, dalla partecipazione alla costruzione del nuovo Wembley, per continuare, sempre rimanendo a Londra, con il nuovo Tottenham Hotspur Stadium (costruito sul vecchio White Hart Lane).
Tra gli altri impianti calcistici progettati o ristrutturati dallo studio si sono inoltre il Groupama Stadium di Lione e l’Estadio Da Luz di Lisbona. Per non parlare del nuovo Yankee Stadium di New York, costruito ad appena un isolato da quello vecchio e con un progetto da 1,5 milioni di dollari, che lo rendono uno degli stadi più costosi del mondo.
Dove sarà costruito il Nuovo San Siro
Insomma, Milan e Inter sono andati sul sicuro, prediligendo anche uno studio che più di una volta si è trovato davanti alla sfida di dover sostituire un impianto iconico e a doverne costruire uno nuovo a pochi passi da dove sorgeva il precedente.
Resta comunque da vedere dov’è che si farà il nuovo San Siro. Come suggerisce il modo che si usa ormai da anni di definire l’impianto, l’idea originale era quella di costruirlo sempre nella stessa zona cittadina, un po’ sul modello dell’Emirates a Londra, non troppo lontano da dove sorgeva Highbury (che nel frattempo è diventato un condominio)..
Ma nelle ultime settimane è avanzata anche la possibilità che lo stadio venga costruito altrove, con un’area individuata a Sesto San Giovanni. Un’ipotesi che sembra piacere molto anche alla cittadinanza. Un recente sondaggio, pubblicato dal Corriere della Sera, spiega che un milanese su due è favorevole al trasloco verso la zona metropolitana esterna (anche se Sesto…fa comune a sé) del Milan e dell’Inter che saranno protagoniste per le quote calcio dei gironi di Champions anche nel 2022.
Qui però si apre un altro punto, perché il possibile cambio di mano nella società rossonera può modificare le carte in tavola. Bisognerà capire se Investcorp ha intenzione di proseguire sulla strada tracciata finora da Elliott e, dall’altra parte della barricata calcistici cittadina, da Suning.
C’è la possibilità che il gruppo del Bahrein, che oltre che di private Equity si occupa anche di immobiliare e di infrastrutture, voglia pensare a uno stadio tutto per i rossoneri, piuttosto che condividere il nuovo impianto con l’Inter.
Un qualcosa che tutte le parti in causa hanno bollato come impossibile, eppure, in attesa di novità sul fronte della cessione societaria, il dibattito pubblico è rallentato. Non una buona notizia dal punto di vista del rapporto con il comune, che comincia a non apprezzare le tante diverse frenate e ripartenze di un progetto di tale importanza. Ma una cosa è certa: il Meazza, così com’è, non soddisfa più le esigenze di Milan e Inter.
E l’arrivo del nuovo San Siro, per due squadre che si sono giocate lo Scudo fino all'ultima giornata per le quote calcio Serie A è più questione di “quando” che di “se”.
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.