Orsonaldo è diventato grande
Le ultime stagioni di Serie A hanno visto la crescita costante, anche a livello di leadership, di Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna, oltre al numero gol Orsolini stesso. L’esterno offensivo, nato ad Ascoli Piceno nel 1997, è diventato ormai un vero e proprio simbolo della squadra rossoblù, confermando quanto di buono si diceva di lui già ai tempi della primavera del club marchigiano.
E nonostante la strada per il successo sia stata meno rapida del previsto, “Orsonaldo”, soprannome che gli deriva dalla postura prima di calciare le punizioni, la stessa di CR7, è finalmente riuscito ad affermarsi come uno dei grandi protagonisti del calcio italiano.
A proposito di big assoluti come il portoghese o il prossimo favorito per il Pallone d'Oro, Salah: come il fenomeno egiziano, Orso è l'unico attaccante esterno ad andare costantemente in doppia cifra e come evidenziato dall'attenta redazione di "Cronache di Spogliatoio" è il primo giocatore ad aver messo a segno almeno 6 reti a stagione in A dal 2018!
Numero gol Orsolini
I numeri della carriera di Orsolini parlano di un calciatore con una buona media realizzativa, considerando che comunque il marchigiano è un attaccante esterno e che spesso preferisce servire i compagni piuttosto che vedere la porta. Tra Serie A, B, Lega Pro, Coppa Italia, coppe europee e nazionale il classe 1997 ha disputato 317 partite, segnando 80 gol, a cui vanno aggiunti anche 42 assist.
Con i club “Orso” è a 310 match, 78 reti e 39 passaggi chiave, a partire dalle tre stagioni ad Ascoli, con 52 partite disputate, 8 gol e 7 assist. È andata peggio nella mezza annata in prestito all’Atalanta, terminata con appena 10 presenze e neanche una rete, più un solo assist.
Orsolini ha segnato 70 reti con il Bologna
I numeri con il Bologna, però, sono importantissimi. Orsolini è approdato sotto le due torri nel mercato di gennaio del 2018 e, dopo un inizio in sordina, si è preso di forza la squadra rossoblù.
Quando è arrivato, con in panchina Roberto Donadoni, ha giocato appena 8 partite, ma già nella stagione 2018/19, sotto la guida di Filippo Inzaghi e Sinisa Mihajlovic, l’attaccante è arrivato a 37 presenze e 10 reti. La leggenda serba è sempre stato un estimatore di Orsolini, che è sempre stato al centro del suo progetto tecnico.
Le annate successive sono state tutte molto positive (39 presenze e 9 gol nel 2019/20, 36 presenze e 9 gol nel 2020/21 e 30 presenze e 7 gol nel 2021/22), ma anche nelle stagioni successive la musica non è cambiata.
Anche Thiago Motta non ha mai fatto a meno di Orsolini, che quindi ha chiuso la stagione 2022/23 con 34 presenze e 11 reti, andando per la prima volta in doppia cifra in campionato, e quella successiva, culminata con la qualificazione alla Champions League, con 10 gol in 34 partite complessive.
Nel momento in cui l’italo-brasiliano ha salutato, sulla panchina dei felsinei è arrivato Vincenzo Italiano, che al momento è l’allenatore che ha saputo sfruttare meglio la vena realizzativa di Orsolini, che a fine marzo 2025, prima ancora di finire la stagione, ha già superato la sua migliore prestazione con 14 gol in 309 partite, che portano il totale dei numeri in rossoblù a 70 marcature in 248 presenze.
Insomma, un Dembele italiano...
Orsolini merita la Nazionale
Nonostante questa serie di stagioni importanti, Orsolini ha dovuto faticare parecchio per trovare posto in nazionale. La sua prima convocazione risale al 2019, quando il commissario tecnico era Roberto Mancini, che lo ha fatto esordire in un match contro l’Armenia.
L’attaccante è andato a segno alla prima in azzurro, ripetendosi poi nella partita successiva giocata, l’amichevole contro l’Estonia del 2020. Poi però un lungo periodo di tre anni senza convocazioni, interrotto nel momento in cui il CT diventa Luciano Spalletti.
Il tecnico di Certaldo lo ha schierato in diverse partite di qualificazione a Euro 2024, salvo però poi lasciare Orsolini fuori dalla lista per la manifestazione dopo averlo inserito tra i 30 preconvocati. Insomma, un rapporto complicato quello con la nazionale, con i numeri che comunque parlando di 2 gol in 7 presenze.
Le caratteristiche tecniche di Orsolini
Eppure per caratteristiche tecniche uno come “Orso” all’Italia farebbe comodo eccome. Attaccante esterno adatto sia al 4-2-3-1 che al 4-3-3, Orsolini si è ormai specializzato a giocare a destra, per sfruttare il suo sinistro per rientrare a calciare.
La sua capacità di tiro gli permette anche di essere il tiratore designato del Bologna per calci di punizione e calci di rigore, ma non è certo l’unica arma a disposizione dell’attaccante. Il classe 1997 è infatti molto abile anche nel dribbling e veloce palla al piede, diventando un’arma importantissima per le ripartenze fulminee della squadra rossoblù.
Il gol più bello di Orsolini
Per il suo gol più bello si potrebbe rimanere sulla volée realizzata, da primo marcatore per le scommesse sportive, contro il Venezia il 29 marzo 2025, ma probabilmente è meglio scegliere quello alla Salernitana nella stagione 2023/24. In quella rete, del resto, c’è tutto Orsolini, che riceve palla a destra al limite dell’area, supera un difensore allargandosi e poi calcia di sinistro dall’incrocio delle righe mettendola sotto il sette.
Un gol molto importante, perchè sblocca il risultato di un match che è tra quelli decisivi per il ritorno in Champions del Bologna dopo sessant’anni.
Il contratto di Orsolini con il Bologna
Alla luce di tutto questo, non sorprende che Orsolini sia il calciatore più pagato della rosa del Bologna. Il suo ultimo rinnovo, datato agosto 2023, gli ha permesso di mettere la firma su un contratto da 3,7 milioni di euro fino al 2027. Si tratta del terzo aumento dal 2018, considerando che all’arrivo al Dall’Ara l’attaccante guadagnava 1,1 milioni di euro e che in seguito alla prima delle ottime stagioni con Mihajlovic lo stipendio era salito a 2 milioni all’anno.
Quanto vale oggi Orsolini
Orsolini è anche nella top 5 degli acquisti più costosi di sempre del Bologna, visto che è costato 15 milioni di euro nel 2018, quando è stato prelevato dalla Juventus. I bianconeri lo avevano a loro volta acquistato per 6 milioni di euro dall’Ascoli, ma non gli hanno mai dato fiducia.
E ora probabilmente si mangiano le mani, visto che l’attaccante è valutato 20 milioni, con una valutazione massima in carriera di 25 milioni raggiunta a inizio 2020, dopo l’esordio in nazionale.
Il bravo Minieri è il procurato di Orsolini che indossa i Nike Mercurial
Essendo ormai diventato un senatore del Bologna, però, Orsolini non ha nulla da mostrare in bacheca, se non il premio di miglior marcatore dei mondiali under-20 del 2017, quando con 5 reti ha contribuito alla medaglia di bronzo vinta dall’Italia sotto la guida di Alberico Evani.
L’attaccante è uno dei nomi di punta della MM Management di Michelangelo Minieri, ex difensore della Primavera della Lazio Campione d'Italia nel 2001, che è il procuratore, attento e con una solida etica professionale, anche di altri compagni di Orsolini al Bologna come Giovanni Fabbian e Nicolò Cambiaghi, ma anche del difensore, rivelazione nel ruolo della stagione, della Fiorentina Pietro Comuzzo.
Per quanto riguarda gli scarpini indossati, a proteggere il suo sinistro incantato sono calzature Nike, con una preferenza per i Mercurial.
Orsolini mantiene un basso profilo sui social, con un profilo Instagram da 136mila follower in cui l’attaccante condivide immagini legate alle partite con il Bologna e con la nazionale, mettendo raramente in mostra la sua vita privata.
Tra le iniziative che lo riguardano fuori dal campo, c’è la partecipazione alla nascita di un negozio di ottica al centro di Bologna. Non esattamente il tipo di impresa commerciale che ci si aspetta da un calciatore famoso. Ma quando si parla di Orsolini, non c’è mai nulla di scontato…
*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da Alamy.