Le importanti prestazioni degli Azzurri del rugby nel 6 Nazioni 2024 ci consentono di condividere un'analisi sui numeri del più importante torneo continentale... per la palla ovale!
Nonostante edizioni non sempre brillantissime, anzi, con tanti risultati scontati o quasi, il torneo continua a crescere in termini di appeal di sponsorizzazioni e diritti televisivi.
La Guinness, ad esempio, accompagna il nome del torneo dal 2019. In premi, il Six Nations distribuisce oltre 16 milioni di pounds, in base ai risultati ed ai piazzamenti. Inoltre, anche per quanto concerne l'indotto del turismo, le due o tre partite del Torneo l'anno che si giocano all'Olimpico, valgono molto di più dell'organizzazione di incontri di competizioni UEFA.
Il montepremi del 6 Nazioni
Il montepremi dell'edizione 2024 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a quello dello scorso anno, con 19 milioni di euro circa da dividere tra le nazionali partecipanti.
L'Irlanda, che ha vinto il suo ventiquattresimo titolo, il secondo consecutivo ed è sempre la favorita per le scommesse rugby, ha portato a casa 7 milioni.
Per la Francia, seconda, i milioni sono 4, mentre per l'Inghilterra terza sono quasi 3.
I bonus ricevuti per le tre sconfitte di misura permettono alla Scozia di superare l'Italia e di prendersi il quarto posto e 2,34 milioni, mentre agli azzurri ne spettano 1,76. Chiude il Galles, che porta a casa dal Six Nations 2024 il cucchiaio di legno e circa 1,2 milioni.
L'incredibile favola di Tommaso Menoncello
Il grande protagonista azzurro del Six Nations 2024 è stato senza dubbio Tommaso Menoncello. Il tre quarti centro trevigiano classe 2002 è il prodotto più scintillante del vivaio Benetton, franchigia con cui gioca nello United Rugby Championship.
Per lui, che ha esordito in nazionale nel 2021, è addirittura arrivato il premio di miglior giocatore del torneo, soprattutto grazie a prestazioni difensive sopra la media che hanno inciso sulle relative scommesse live, con i punti subiti dagli Azzurri molto inferiori rispetto alla media delle precedenti edizioni.
Menoncello è infatti stato il giocatore con più placcaggi dominanti e ha formato con Ignacio Brex una diga insormontabile, considerando che i due hanno vinto a pari merito la classifica per ruolo dei palloni recuperati.
All’azzurro, il secondo italiano dopo Andrea Masi (nel 2011) a vincere il titolo di Player of the Championship, è andato il 33% dei voti. E dopo questo riconoscimento, con tutta probabilità la Benetton dovrà offrirgli un bell’aumento di stipendio.
Considerando che la franchigia veneta vede i suoi stipendi oscillare tra i 50 e i 100mila euro a stagione, c’è da aspettarsi che il tre quarti centro si posizioni in fascia alta.
Sempre ammesso che qualche big inglese o francese, di quelle che entrano in campo sempre con i favori del pronostico per le scommesse sportive, non lo tenti, vista la scadenza nel 2025. E lì sì che ci sarebbero da guadagnare cifre veramente molto interessanti!
I rugbisti italiani all'estero guadagnano di più
Se la maggior parte della rosa a disposizione di Quesada che ha scritto un'inedita pagina di storia del 6 Nazioni, arriva dai blocchi della Benetton e delle Zebre, alcune delle stelle che hanno maggiormente contribuito all'ottimo Sei Nazioni dell'Italia giocano all'estero.
Il che di solito significa in termini di stipendi rugby, ingaggi più alti, anche se ogni rapporto contrattuale va esaminato separatamente, alla luce del relativo quadro normativo ed economico. Basterebbe pensare che nella Premiership inglese, dove giocano tra gli altri Ross Vintcent (Exeter) e Louis Lynagh (Harlequins) ha un rigido salary cap di squadra, che in questa stagione è stato di circa 8 milioni di euro.
Lo stipendio medio di un azzurro del rugby
Dunque, gli stipendi per i (tanti) giocatori in rosa non possono essere esagerati e nel caso dei due azzurri, che nelle loro squadre sono giocatori di media-alta importanza, dovrebbero aggirarsi sui 250mila euro a stagione.
Che dovrebbe essere più o meno la cifra che la Benetton ha messo sul tavolo per convincere Lynagh a tornare nella città dove è nato e dove giocava papà Michael, considerando che l'ala classe 2000 ha appena accettato un biennale dalla franchigia veneta, con possibilità di prolungare fino al 2027.
Va meglio a chi gioca in Francia, dove si gioca quello che è al momento è il torneo europeo che paga meglio. Buone notizie per Ange Capuozzo (Tolosa), Paolo Garbisi (Tolone) e per il duo composto da Monty Ioane e Martin Page-Relo Lione (entrambi al Lione).
Oltralpe la media stipendi è di circa 240mila euro, con i giocatori di livello più importante che arrivano a superare i 400mila.
Dunque, non è difficile prevedere che tutti gli Azzurri... frontalieri ne guadagnino almeno 300mila.
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