Negli ultimi anni si è spesso detto che se avesse avuto anche un vero portiere, l’Argentina qualcosa a livello internazionale l’avrebbe vinta. A sfatare questo mito arriva la Copa America 2021, in cui l’Albiceleste ha battuto in finale gli eterni rivali brasiliani, regalando finalmente il primo tanto atteso titolo in nazionale a Leo Messi.
Udinese, che plusvalenza con Musso
Le caratteristiche tecniche di Juan Musso
L'esordio di Juan Musso al Racing
I numeri del portiere Musso in Serie A
Musso in Champions con l'Atalanta
Ma forse questo è accaduto anche perché, dopo anni in cui il posto da titolare non era poi così sicuro, Scaloni ha affidato la porta a Emiliano Martinez. Prendendosi anche un lusso non da poco, quello di lasciare in panchina uno dei migliori portieri delle ultime stagioni di Serie A.
Ma Juan Musso può comunque mostrare felice la sua medaglia d’oro e godersi le vacanze, prima di partire con una nuova avventura.
Udinese, che plusvalenza con Musso
Già, perché l’argentino dall'estate 2021 non è più di proprietà dell’Udinese. Lo attende con ansia l’Atalanta, che si è potuta permettere di cedere Gollini proprio perché aveva già acquistato l’argentino. Per strapparlo all’Udinese, società che i suoi talenti se li fa pagare assai bene, sono stati necessari 20 milioni di euro.
Una gran bella plusvalenza, considerando che Musso è arrivato in Friuli per una cifra di poco inferiore ai quattro milioni.
Ma le ottime prestazioni in maglia bianconera, che avevano attirato su di lui anche gli occhi dell’Inter (per sostituire Handanovic) e della Roma (alle prese con qualche problema di troppo tra i pali), hanno fatto sì che la Dea abbia dovuto offrire parecchio per portarsi a casa l’estremo difensore.
Le caratteristiche tecniche di Juan Musso
Vista l’età (1994), però, Percassi potrebbe aver sistemato il ruolo per parecchio, con un calciatore sul cui valore nessuno ormai nutre il minimo dubbio.
Del resto, le caratteristiche fisiche e tecniche di Musso lasciano capire perché l’argentino sia considerato uno dei portieri più affidabili della Serie A. Intanto c’è una stazza imponente (1,91m per oltre 90kg), che lo rende difficilmente superabile nelle uscite alte e che durante l’infanzia gli ha anche permesso di destreggiarsi benissimo anche nella pallacanestro.
E poi, nonostante la mole, una rapidità importante che gli permette di avere tempi di reazione notevoli sia nel coprire lo specchio della porta che nell’anticipare gli avversari in uscita bassa. Insomma, un pacchetto pressoché completo, che nelle ultime tre stagioni ha fatto la fortuna dell’Udinese, con ben 29 partite complessive senza subire gol per gli appassionati di scommesse Serie A .
L'esordio di Juan Musso al Racing
I bianconeri, da sempre maestri nell’individuare calciatori promettenti in Sudamerica, lo hanno scoperto nel Racing, la squadra che ha visto Musso crescere.
Per parecchi anni il portiere è stato nelle giovanili de La Academia, per poi prendersi il posto da titolare nel 2017, a 23 anni. Non proprio un’età verdissima per esordire nella massima serie, ma a Musso è bastato un anno per convincere i friulani.
Che quindi lo hanno portato in Serie A per 4 milioni di euro, approfittando anche di un passaporto italiano reso abbastanza evidente anche dal cognome del calciatore.
I numeri del portiere Musso in Serie A
I primi mesi nel Belpaese non sono stati semplicissimi per Musso, che all’inizio della stagione 2018/19 ha subito fatto i conti prima con un fastidioso infortunio al dito e poi con le buone prestazioni di Scuffet.
Ma quando alla decima giornata Velázquez gli ha dato fiducia, i bianconeri non si sono più voltati indietro. La prima stagione in Serie A è terminata per Musso con 29 partite giocate, 40 gol subiti e 7 clean sheet. Non male per un portiere che aveva giocato la sua prima partita nella Superliga argentina neanche due anni prima.
La seconda e la terza annata in Friuli hanno confermato la bontà della scelta dell’Udinese.
Nella stagione 2019/20, Musso non ha saltato neanche un minuto, subendo 51 reti, ma mantenendo la porta inviolata per ben 14 volte, più di una partita ogni tre, a cui vanno aggiunti anche due calci di rigore parati, a Petagna e Pinamonti. Numeri quasi ripetuti nel campionato successivo, quando sono arrivate 35 partite in A, 51 gol subiti e 8 clean sheet.
Musso in Champions con l'Atalanta
Insomma, abbastanza perché molte big si accorgessero di lui. L’Atalanta del Gasp però è stata più veloce delle altre e ha deciso di affidare a lui la porta sia in Serie A che in Champions League. Un palcoscenico del tutto nuovo per Musso, che però ha dalla sua l’esperienza internazionale data dalle parecchie convocazioni con la nazionale argentina.
Certo, Scaloni lo ha fatto giocare soltanto una volta, nell’amichevole contro il Marocco nel 2019, ma il portiere della Dea è stato quasi sempre presente nelle convocazioni del CT anche nelle due Copa America disputate in questi anni. Ora resta soltanto da capire quale sarà il passo successivo. L’argentino è nel pieno della maturità, ma per essere un portiere è ancora abbastanza giovane.
E l’Atalanta, sempre rispettata dalle quote calcio anche in serate complicate come quella di Madrid, si sa, è spesso e volentieri stata un grandissimo trampolino di lancio per calciatori che poi si sono ritrovati a prendersi il posto nelle big italiane e non solo.
Dunque, soprattutto in caso di conferma delle sue qualità anche con la maglia nerazzurra, più che lecito aspettarsi che quando una grande squadra avrà bisogno di un portiere affidabile e collaudato ad altissimi livelli vada a cercare il ragazzo di San Nicolás de los Arroyos…
*Le immagini dell'articolo sono di Luca Bruno ed Eugenio Savio (AP Photo).