All’Autodromo del Mugello si correrà domenica pomeriggio il Gran Premio della Toscana Ferrari 1000. Per la prima volta nella sua storia il Mugello ospiterà una gara della Formula 1, a causa delle pesanti modifiche che ha subito il calendario del Mondiale. In realtà il Mugello non è una novità assoluta per la Formula 1, specialmente per la Ferrari che è la proprietaria del circuito.
L’Autodromo è sempre stato teatro dei test della Rossa, prima dello stop voluto dalla FIA ai test privati.
Le curiosità
Il Mugello sarà il quarto circuito italiano nella storia del Mondiale della Formula 1 dopo Monza, Pescara e Imola e sarà il 72esimo circuito ad ospitare un Gran Premio di Formula 1 (anticipando il Vietnam). Il Mugello sarà il terzo circuito di proprietà di uno dei partecipanti dopo Suzuka proprietà della Honda e il circuito di Spielberg, meglio conosciuto come il Red Bull Ring.
La Formula 1 è stata Mugello per l’ultima volta ben otto anni fa, quando ci furono tre giorni di test nei quali a segnare il miglior tempo, davanti a tutti, fu Romain Grosjean. Il francese è uno dei pochi piloti del circuit ad aver già girato al Mugello, anche se otto anni fa lo fece alla guida della Renault.
Nonostante sia alla sua prima gara in Formula 1, il Mugello sarà il tracciato più “anziano” di questa stagione. Il suo layout dal 1974 non è mai cambiato, risultando così un tracciato datato ormai 46 anni.
I record del Mugello
Quindici curve e 5245 metri da percorrere per completare il giro all’Autodromo Internazionale del Mugello. Servirà grande carico aerodinamico per gestire al meglio le quattro varianti e soprattutto le due curve storiche dell’Arrabbiata. A questo però bisognerà aggiungere un gran motore per non perdere troppo sul lunghissimo rettilineo del traguardo.
Poco meno di un chilometro dalla Bucine, ultima curva del giro, fino alla profondissima staccata alla San Donato, tornante in curva 1 che metterà a dura prova i piloti della Formula 1.
Il ritmo tra la MotoGP e la Formula 1 è completamente diverso al Mugello, come dimostra anche il record della pista. Per quanto riguarda la MotoGP il record è stato segnato da Marc Marquez la scorsa stagione con la sua Honda. Il fuoriclasse spagnolo ha completato il giro in 1’45’’519 strappando così la pole position, anche se il suo rapporto col Mugello non è ottimo.
Il Gran Premio d’Italia infatti è stato vinto solamente una volta da Marc Marquez in MotoGP (per lui altri due successi in 125 nel 2012 e in Moto2 nel 2013).
Al Mugello ha dominato a lungo Valentino Rossi, capace di vincere sette volte consecutivamente tra il 2002 e il 2008, anno del suo ultimo successo nel GP d’Italia. Dopo il padrone del Mugello è stato Jorge Lorenzo, sei volte vincitore in otto edizioni tra il 2011 e il 2018. Se il giro record della MotoGP è superiore a un minuto e quarantacinque secondi, molto più veloce è invece la Formula 1.
Il record storico del Mugello è stato realizzato da Rubens Barrichello con la F2004 il nove febbraio di sedici anni fa. Giro record in 1’18’’704, con una media vicina ai 240 chilometri orari, tempo che rischia di cadere il prossimo weekend.
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Le altre piste
Il Mugello non è l’unica pista che vede gareggiare sia la Formula 1 che la MotoGP. Ad esempio la pista di Jerez de la Frontera è un riferimento storico per il Motomondiale, ma in passato ha anche ospitato la Formula 1. Il circus automobilistico è arrivato a Jerez nel 1986, con cinque diversi Gran Premi di Spagna fino al 1990, per poi tornare nel 1994 e nel 1997 per due ulteriori edizioni del Gran Premio d’Europa.
In quel di Le Mans invece la MotoGP dal 1969 disputa il Gran Premio di Francia, ma nel 1967 il Circuito Bugatti vide protagonista anche la Formula 1 con la vittoria di Jack Brabham. Sono invece quattro le piste attualmente condivise tra la Formula 1 e la MotoGP nel calendario “classico” del Mondiale. Sono i circuiti di Barcellona, Spielberg, Silverstone e Austin e solo la pista catalana presenta un layout leggermente diverso tra la Formula 1 e la MotoGP.
*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Antonio Calanni e Darren Abate.