Non ha ancora compiuto vent’anni, ma l’ungherese Daniel Bereznay è già un pilota di Formula 1 affermato nel mondo degli eSports: noto con il nickname di FormulaDani, è un pilota ufficiale della scuderia Alfa Romeo Racing. L’abbiamo intervistato in esclusiva per il blog italiano di 888sport.

Come hai iniziato la tua carriera come pilota di Formula 1 eSports?
“La mia carriera è iniziata presto, quando all’età di 7 anni mio padre ha acquistato un gioco di rally per il nostro computer. All’inizio giocavamo con la tastiera e io, con le mie dita piccole e la rapidità di reazione, l’ho presto battuto. Quindi ha comprato un volante, perché pensava che, usando lo steso tipo di dispositivo con cui si guida una macchina vera (e lui guida molto nella vita reale) avrebbe vinto nella nostra rivalità. Mi sono abituato abbastanza rapidamente, mi appassionava l’idea di poter vivere ogni momento di qualsiasi esperienza di guida e ho sconfitto di nuovo mio padre...

Ero motivato, il gioco mi attraeva così tanto che ho iniziato a cercare nuovi amici online con i quali ho organizzato un paio di campionati che sono stati il primo passo verso il gioco competitivo. Ogni fine settimana correvamo una gara per la quale tutti ci eravamo allenati. Non c’era alcun premio in palio, solo la gloria e l’orgoglio, ma era più che sufficiente per dei veri piloti, come ci sentivamo noi.

Anno dopo anno, sono cresciuto di livello e ho iniziato a disputare alcune competizioni internazionali; nel 2018 ho vinto il più importante campionato di Formula 1 dell’epoca, l’Apex Online Racing. In quello stesso periodo, F1 e Liberty Media hanno lanciato la loro propria serie ufficiale di ESports e io sono stato più che felice di firmare. Quando sono arrivato ai Pro Draft ero già un pilota abbastanza affermato online, perciò la Mercedes ha avuto la possibilità di scegliermi tenendo in considerazione tutte le mie prestazioni.

Ora sto correndo per l’Alfa Romeo Racing: è proprio come nella vita reale, i team si contendono a colpi di offerte sempre più importanti i migliori pilori e sono contento di avere un secondo e un terzo posto al Mondiale nella mia personale bacheca”.

Ci racconti com’è la giornata tipo del pilota di F1 eSports?
“La nostra tipica giornata può essere più interessante di ciò che pensa la gente. Sicuramente ci esercitiamo molto, tra le 30 e le 40 ore settimanali di gioco. Dobbiamo anche allenarci fisicamente per mantenere la resistenza e mangiare sano, poiché in un corpo sano c'è una mente sana. Inoltre amiamo molto interagire con i nostri spettatori: quindi la creazione di contenuti, la registrazione e l'editing di video sono anch’esse parti importanti della mia vita, per mostrare questo segmento di motorsport il meglio che possiamo. Poiché tutti lo amiamo”.

Cosa significa essere un pilota eSports professionista?
“Esserlo, specialmente in Formula 1, per me significa moltissimo. Ho sempre ammirato questo sport e ho sempre voluto far parte della sua grande famiglia. Se non si ha la passione e non si inizia molto presto non è possibile diventare un vero pilota. Volevo diventare un ingegnere: ho studiato la matematica e la fisica ad alto livello in tutte le scuole che ho frequentato. Ma sembra che io sia addirittura più dotato di talento nel guidare i simulatori: quindi ho deciso di intraprendere questo percorso ed eccomi qui! Sono davvero felice di aver raggiunto tutto questo e non voglio rinunciarci: voglio rimanere qui il più a lungo possibile”.

Come ti trovi con il team Alfa Romeo?
“Attualmente sto guidando per l’Alfa Romeo Racing poiché sono stati quelli che mi hanno offerto il contratto che ho trovato più convincente. Le auto nel gioco sono assolutamente uguali, solamente la livrea è diversa: spetta, perciò, ai piloti mostrare il loro talento. Questa è una grande famiglia, con grandi eventi e bellissime macchine da corsa reali: sono fortunato a trovarmi qui”.

 

Qual è stato il momento più bello della tua carriera, finora?

“Probabilmente vincere la mia prima gara ufficiale in assoluto, Spa 2018. Un altro momento memorabile è stato quando abbiamo vinto il campionato mondiale costruttori con la Mercedes. È stata la più grande impresa di squadra della mia vita”.

Molti piloti di Formula 1 stanno partecipando ai GP eSports: stai diventando importante per loro? Ti chiedono suggerimenti? E chi è il migliore di loro?
“È vero: molti piloti dei motori hanno iniziato a correre nel mondo virtuale e spesso capita che ci chiedano alcuni consigli. Non c'è nulla di cui vergognarsi per loro, dato che giocare a questo gioco è il nostro lavoro, quindi naturalmente lo conosciamo meglio. Se ci trasferissimo alla vita reale, sarebbe sicuramente il contrario. Ma la maggior parte di loro mostra il loro talento piuttosto rapidamente: Giovinazzi, Leclerc e Norris sono già a un livello piuttosto competitivo, nonostante la poca esperienza”.

Com'è il tuo rapporto con la vera F1?
“Sono un grande fan della Formula 1, la seguo da 10 anni che è più della metà della mia vita. Sono un fan di Sebastian Vettel, poiché ha iniziato a correre nello stesso periodo in cui io stavo iniziando a seguire questo sport in televisione. Ho trovato nello stesso momento in cui ho iniziato a guardare lo sport, quindi ho trovato simile il nostro percorso”.

*La foto dell'articolo è di Aaron Favila (AP Photo).

Scrittore e giornalista freelance, collabora regolarmente con il Corriere della Sera, con La Gazzetta dello Sport, con Extra Time, Rivista Undici, Guerin Sportivo e con varie testate internazionali come Four Four Two, Panenka e Tribal Football. Scrive per B-Magazine, la rivista ufficiale della Lega Serie B.