La Croazia vicecampione del mondo in carica ha faticato non poco per staccare il biglietto per Qatar 2022 senza dover ricorrere agli spareggi. Nel suo girone di qualificazione la nazionale balcanica ha trovato la Russia, la Slovacchia, la Slovenia, Cipro e Malta ed è arrivata a giocarsi tutto nell’ultimo match, quello con la Russia.
L’1-0 di Spalato ha permesso a Dalić e ai suoi di scavalcare la Russia e qualificarsi direttamente, anche se probabilmente, vista la situazione internazionale, la Croazia sarebbe comunque stata avanzata al primo posto una volta esclusa la Russia dalle competizioni.
La storia della Croazia ai Mondiali di calcio
La meravigliosa Croazia del 2018
L'inconfondibile maglia a scacchi bianchi e rossi
Il sistema di gioco con Perisic più avanzato
La stella croata è il capitano Luka Modric
Josko Gvardiol pronto per la ribalta iridata
Il girone senza precedenti della Croazia al Mondiale 2022
Le quote di 888sport della Croazia Campione
La storia della Croazia ai Mondiali di calcio
In ogni caso, i Vatreni possono cominciare la loro sesta avventura mondiale, un ottimo risultato considerando la recente storia con la nascita della nazionale che è arrivata nel 1992 e la prima esperienza è datata 1998.
All’esordio la Croazia fa grandissime cose, arrivando terza in Francia, ma nel corso degli anni è andata anche meglio, con il secondo posto, a sorpresa per il sito scommesse, in Russia nel 2018.
A testimonianza della bontà del movimento locale, l’unico mondiale a cui non si è qualificata la Croazia è quello del 2010 in Sudafrica. Per il resto, altre tre presenza, tutte però terminate con l’eliminazione al primo turno.
La meravigliosa Croazia del 2018
Dunque, Russia 2018 rappresenta il momento più alto della storia del calcio croato, più del 1998 e della generazione d’oro di Boban, Prosinečki e Šuker. La nazionale di Dalić vince tutte e tre le partite del suo girone, regolando prima la Nigeria (2-0), poi addirittura l’Argentina con un roboante 3-0 e infine l’Islanda. Le partite nella fase a eliminazione diretta sono un po’ più complicate.
Agli ottavi e ai quarti di finale ci vogliono i calci di rigore per avere la meglio sulla Danimarca e poi sulla Russia padrona di casa. Bastano invece i supplementari per battere l’Inghilterra (2-1) e volare così alla finalissima di Mosca contro la Francia. Di fronte ai Bleus, i croati si arrendono 4-2, ma il torneo eccezionale permette a Luka Modric di vincere il Pallone d’Oro.
Vatreni o Kockasti, le radici
Nel corso degli anni la Croazia ha sempre dimostrato parecchia tecnica, ma anche una cattiveria agonistica che è un po’ il marchio di fabbrica della nazionale balcanica.
Non sorprende dunque che uno dei soprannomi della selezione sia “Vatreni”, letteralmente “i focosi”, che spiega particolarmente bene come i calciatori ci mettano sempre tutto quando scendono in campo. Più legato alla tradizione e alla bandiera invece l’altro soprannome, “Kockasti”, ovvero “gli scaccati”, in riferimento al motivo a scacchi bianchi e rossi che fa parte dello stemma nazionale sin dai tempi del Regno di Croazia nato prima dell’anno Mille.
L'inconfondibile maglia a scacchi bianchi e rossi
Motivo a scacchi bianchi e rossi che, come prevedibile, è anche presente sulla maglia. La Nike però per i Mondiali 2022 ha deciso di rivisitare il classico completo, ripresentando gli scacchi, ma in maniera…più disordinata del solito, visto che sono separati da ampie zone bianche.
Gli scacchi sono presenti anche sulla seconda divisa, di colore blu scuro ma accompagnata da un motivo più chiaro che parte dalle spalle e che arriva all’altezza dello stemma e del logo dello sponsor.
I primati di Suker e Modric
Per una selezione nata abbastanza di recente, logico che i record di squadra siano tutti abbastanza vicini nel tempo. Fa eccezione solo il primato di reti fatte, che appartiene ancora al leggendario Davor Šuker, a segno con la maglia a scacchi per 45 volte.
Il maggior numero di presenze è invece di Luka Modric, che ha superato le 150.
La vittoria più larga di sempre della Croazia è il 10-0 inferto a San Marino nel 2016, mentre la peggior sconfitta, ironia della sorte, risale alla prima partita giocata da vicecampioni del mondo in carica, un clamoroso 6-0 subito dalla Spagna nel 2018.
Il sistema di gioco con Perisic più avanzato
Complicato stabilire come Dalić si giocherà le partite del girone mondiale, visto che negli ultimi mesi ha utilizzato diversi moduli e cambiato parecchio gli interpreti. Si può però più o meno essere certi su chi sono i migliori nei singoli ruoli…
In porta il titolare è Livakovic, il terzino destro è Stanisic e a sinistra c’è Sosa. I centrali dovrebbero essere Gvardiol e Vida, con Caleta Car in caso di difesa a tre.
Centrocampo con Brozovic, Kovacic e Modric, in attacco la certezza è Perisic, clamorosamente decisivo per i successi dell'Inter di Conte da favorita in Italia per le scommesse calcio , con Kramaric e anche Pasalic utilizzato come esterno o trequartista.
La stella croata è il capitano Luka Modric
Quando si parla di Croazia, la stella della squadra e il capitano coincidono. Impossibile, nonostante gli anni che passano, non segnalare come il migliore della rosa a disposizione di Dalić un certo Luka Modric.
Il centrocampista del Real Madrid, Pallone d’Oro 2018, continua a dirigere l’orchestra dei Blancos con precisione incredibile, non smettendo mai di dimostrare la sua classe con aperture che sanno lasciare di stucco persino avversari altrettanto eccezionali.
Qatar 2022 dovrebbe rappresentare il suo canto del cigno in nazionale e chissà, forse il croato appenderà gli scarpini al chiodo al termine della stagione. Intanto però il Real Madrid continua a versargli, con enorme soddisfazione, circa 9 milioni di euro all’anno…
Josko Gvardiol pronto per la ribalta iridata
Da un grande vecchio a un giovane già in rampa di lancio. Josko Gvardiol forse non sarà una sorpresa vera e propria, perchè è da parecchio già nel mirino dei grandi club di tutta Europa. Al momento però se lo gode l’RB Lipsia, che lo ha acquistato dai…cugini del Salisburgo e che gli ha affidato le chiavi della difesa e il compito di sostituire Upamecano e Konatè.
Considerando che lo cercano in tantissimi, a partire dal suo quasi omonimo Guardiola, è solo questione di tempo perchè il croato spicchi il volo e un mondiali ad alti livelli può aiutarlo a convincere le big.
Nel frattempo, per lui in Sassonia c’è uno stipendio da poco più di un milione a stagione. A meno di qualche ritocchino post-Qatar…
Lo stipendio del CT croato
Ritocchino che forse meriterebbe anche il tecnico. Zlatko Dalić ha preso una nazionale certamente forte ma poco costante e l’ha portata a giocarsi la finale mondiale nel 2018 e a qualificarsi direttamente per l’edizione 2022.
Nonostante questo, però, il suo stipendio è abbastanza basso, anche visti quelli di altri colleghi. Per lui la federazione croata spende infatti “appena” 550mila euro all’anno.
Il girone senza precedenti della Croazia al Mondiale 2022
Il girone che affronterà in Qatar porterà la Croazia a incontrare per la prima volta ai mondiali tutte e tre le sue avversarie.
Con il Belgio ci sono 8 precedenti, ma mai al massimo livello. Una sola amichevole con il Marocco, ma si parla di metà anni Novanta.
La partita contro il Canada invece sarà una novità assoluta, non essendosi le due selezioni mai incontrate.
Le quote di 888sport della Croazia Campione
A proposito del Belgio, il ragionamento condiviso sulle quote relative ai Diavoli Rossi valgono anche per la squadra guidata da Modric: se si vuole puntare su una outsider per una scommessa antepost, perché non scegliere una formazione piena di campioni straordinari?!
Lo sappiamo, arrivando seconda nel girone F, la Croazia rischierebbe di incontrare subito agli ottavi una corrazzata come Spagna o Germania, ma la Coppa del Mondo 2018 ci insegna che i biancorossi sono un avversario veramente difficile da eliminare in una partita secca...
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.