A differenza di quanto avvenuto quattro anni fa, con il biglietto per la Russia staccato con fatica, l’Argentina è arrivata ai mondiali in Qatar con alle spalle un buon girone di qualificazione sudamericano. In 17 match (manca quello non disputato con il Brasile e mai recuperato perchè non c’era la necessità di farlo) l’Albiceleste ha ottenuto 11 vittorie e 6 pareggi, rimandando così imbattuta e classificandosi comodamente seconda dietro ai verdeoro.

Vediamo la rosa della squadra Campione del Mondo nella straordinaria finale con la Francia.

La storia dell'Argentina e di Diego ai Mondiali di calcio

Il flop con Sampaoli nel 2018

L'Argentina veste Adidas da sempre o quasi

L’Albiceleste

Tutti i record dell'Argentina nel calcio

Il 4-4-2 degli argentini

Last dance per Messi in Qatar

Alvarez più di un bomber di scorta

Lo stipendio del CT Scaloni

Il girone dell'Argentina al Mondiale 2022 ed i precedenti

Le quote di 888sport dell'Argentina campione
 

La storia dell'Argentina e di Diego ai Mondiali di calcio

Del resto, difficile immaginare un mondiale senza l’Argentina. Nella sua storia l’Albiceleste ha saltato solamente quattro edizioni, due volte ritirandosi dopo l’iscrizione, una volta non partecipando proprio e solo in un caso, nel 1970, per mancata qualificazione.

E dagli anni Settanta in poi l’Argentina è stata grandissima protagonista, con le vittorie del 1978 del 1986 e del 2022 e i secondi posti del 1990 e del 2014, che si vanno ad aggiungere in bacheca alla medaglia d’argento nell’edizione inaugurale del 1930.

Diego con la Coppa a Città del Messico!

Il flop con Sampaoli nel 2018

L’ultimo mondiale, quello del 2018, è stato però parecchio complicato per la nazionale argentina. La squadra, all’epoca allenata da Jorge Sampaoli, parte malissimo, rischiando addirittura di uscire al primo turno.

Il pareggio nel match inaugurale contro l’Islanda e la pesante sconfitta (0-3) nella seconda partita contro la Croazia costringono Messi e compagni a giocarsi tutto contro la Nigeria, sconfitta solo negli ultimi minuti.

Paradossalmente, la miglior partita dell’Albiceleste è quella agli ottavi in cui arriva l’eliminazione, perchè gli argentini, da assoluti sfavoriti per le scommesse sportive, trascinano la Francia ai supplementari, facendo sudare il passaggio ai quarti ai futuri campioni del mondo.

L'Argentina veste Adidas da sempre o quasi

Tradizione più che rispettata nelle maglie che l’Argentina indosserà in Qatar.

La prima divisa è con le classiche tre strisce celesti su fondo bianco, con dettagli in nero, tra cui le tre strisce dell’Adidas e il logo dello sponsor, ma anche il colletto.

Nella seconda divisa cambia invece il blu, che solitamente è in tonalità navy ma che nei mondiali 2022 sarà invece più viola, a rappresentare l’uguaglianza di genere come parte integrante della campagna Adidas.

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L’Albiceleste

Tra le squadre che legano il proprio soprannome ai colori della maglia, l’Argentina è forse la più celebre.

Tutto il mondo conosce la selezione come “L’Albiceleste” proprio a causa delle strisce che riprendono la colorazione della bandiera argentina.

Ma negli ultimi tempi ha preso piede anche un altro modo di chiamare la nazionale, ovvero “La Scaloneta”, con ovvio riferimento al commissario tecnico e sulla scia di un modo di identificare il nuovo corso della selezione.

Tutti i record dell'Argentina nel calcio

Quella Argentina è una nazionale storica, dunque ci sta che i suoi record di squadra siano…sparsi tra due secoli. La vittoria più larga di sempre risale al 1942, quando l’Albiceleste demolisce l’Ecuador per 12-0 durante la Copa America. Le sconfitte peggiori sono invece tre 6-1, tra cui quello (quasi leggendario) subito dalla Bolivia nel 2009 ai tremila metri di La Paz.

Per quanto riguarda i primati personali, basta una sola parola: Messi.

Il Murales per Messi a Rosario!

Sia quello delle presenze che quello delle reti in nazionale sono in continuo aggiornamento, perchè la Pulce detiene entrambi!

Il 4-4-2 degli argentini

Scaloni opta quasi sempre per un 4-4-2 che, a seconda degli interpreti, si trasforma, per la gioia degli amanti del calcio liquido in un 4-3-3.

Il portiere titolare è Emiliano Martinez, che guida una difesa composta da Molina a destra, Tagliafico a sinistra e Romero e Otamendi al centro.

I centrali di centrocampo sono Paredes e De Paul, mentre sugli esterni la fantasia è garantita da Di Maria e Lo Celso, che possono anche fungere da attaccanti. In avanti i due posti disponibili sono prenotati da Messi e Lautaro Martinez.

Last dance per Messi in Qatar

Per quanto riguarda la stella della squadra, beh, non è che ci siano troppi dubbi. Lionel Messi, sette volte Pallone d’Oro, è molto semplicemente uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. La Pulce, che è al suo quinto mondiale, cerca l’affermazione iridata per aggiungere alla sua bacheca l’unica cosa che gli manca, dopo aver contribuito alla vittoria della Copa America.

Il capitano albiceleste

Nonostante le critiche alla sua leadership, Messi è ovviamente anche il capitano dell’Albiceleste, con il compito di riportare la sua nazionale sul tetto del mondo 36 anni dopo che l’ha fatto un certo Diego Armando Maradona.

Nel frattempo, Leo sembra essersi ambientato bene al Paris Saint-Germain, che lo ha accolto dopo il mancato rinnovo con il Barcellona del 2021. E sotto la Tour Eiffel la Pulce è trattata molto bene anche dal punto di vista economico: per lui c’è uno stipendio di circa 40 milioni di euro, con un contratto che scade il 30 giugno 2023.

Alvarez più di un bomber di scorta

Tra le armi a disposizione di Scaloni c’è un calciatore che ha tutte le carte in regola per rappresentare la sorpresa del Mondiale, ovvero Julian Alvarez.

Julian Alvarez con la maglia numero 9!

L’attaccante, da poco acquistato dal Manchester City per una ventina di milioni di euro, ha dimostrato grandi doti con il River Plate ed è arrivato in Europa candidandosi come erede del Kun Aguero. Su di lui il City punta moltissimo, visto che gli ha fatto firmare un contratto fino al 2027 che gli garantisce 3 milioni di euro a stagione.

Lo stipendio del CT Scaloni

Dopo l’esonero di Sampaoli, nel 2018 il suo collaboratore Lionel Scaloni viene promosso come tecnico ad interim. Ma l’ex calciatore del Deportivo la Coruña (con anche una breve e simpatica esperienza nella Lazio) fa talmente bene da prendersi la panchina a tempo pieno.

Anzi, Scaloni riesce nell’impresa di sbloccare l’Argentina, facendo vincere all’Albiceleste il primo trofeo…dai tempi di Maradona, la Copa America 2021 in Brasile, oltre che la Coppa dei Campioni UEFA-CONMEBOL nel 2022.

Dunque, piena fiducia nel CT, che è anche nella top 10 degli allenatori più pagati del mondiale con uno stipendio da 2,6 milioni di euro all’anno.

Il girone dell'Argentina al Mondiale 2022 ed i precedenti

In Qatar l’Argentina si ritrova in un girone non esattamente semplicissimo, con Messico, Polonia e Arabia Saudita. Il rapporto con il Messico in Coppa del Mondo ha radici antiche, visto che le due squadre si sono scontrate già nel 1930, con vittoria argentina. Poi per due volte consecutive (2006 e 2010) l’Argentina ha infranto i sogni messicani ai mondiali agli ottavi di finale.

Due match in due Coppe del Mondo consecutive anche contro la Polonia, affrontata nel girone sia nel 1974 (perdendo) che nella vittoriosa edizione 1978 (vincendo per 2-1).

Contro i sauditi sarà invece un esordio mondiale, visto che finora l’Albiceleste li ha affrontati solamente in amichevole e una volta in un torneo locale. 

Le quote di 888sport dell'Argentina campione

Con la Francia, l'Argentina è la seconda favorita, alle spalle del solo Brasile, per le scommesse Coppa del Mondo .
Scontato il successo all'esordio contro l'Arabia Saudita, mentre le altre sfide del gruppo C contro Messico e Polonia nascondo delle insidie.

Con un potenziale offensivo clamorosamente superiore a quello odierno, rappresentato dalla presenza di Higuain al centro dell'attacco e, soprattutto, da Messi e Di Maria, più giovani di oltre 8 anni, vi ricordiamo che la forza dell'Albiceleste nel Mondiale dei Mondiali disputato in Brasile nel 2014, è stata la fase difensiva, con 443' di imbattibilità nella fase ad eliminazione diretta, fino alla stoccata decisiva di Mario Gotze. 

Ragionate, quindi, sugli Under ed i no gol.

*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 5 ottobre 2022.
 

Ermanno è un grande appassionato di sport, in particolare del calcio, vissuto a 360°: come professionista e come tifoso. Ha seguito tutte le fasi finali delle manifestazioni internazionali degli ultimi 15 anni, Mondiali ed Europei.

Amante degli incontri ricchi di gol, collabora quotidianamente con il blog di 888sport, per il quale rappresenta una costante fonte di idee.