Ricordiamo, anzitutto, le regole che nel 2018 la FIGC ha pubblicato per l'allestimento di una seconda squadra. Il numero massimo di calciatori in rosa è di 23, dei quali 19 nati entro il primo gennaio 1996, anno naturalmente che è andato progressivamente a scalare di stagione in stagione. Attenzione, la Juventus Under 23 non gioca fuori classifica e può essere promossa in B.
L'obiettivo della Juventus Under 23
Il calciatore più forte della seconda squadra
Le regole
Per stabilire un ranking attraverso il quale destinare queste preziose wild card alle società meritevoli erano stati introdotti alcuni criteri, relativi ai cinque anni precedenti e quindi al periodo 2013/2018, così indicativamente suddivisi: per il 40% i giovani calciatori forniti alle rappresentative azzurre under, un altro 30% che si riferisca all'ultima classifica della A e la parte rimanente che analizzava il numero delle presenze allo stadio.
In realtà la classifica stilata secondo i tre parametri appena descritti, con, rispettivamente dal primo al sesto posto, Juventus, Inter, Roma, Milan, Atalanta e Fiorentina non è stata determinante visto che l'unica società che ha avuto la forza di andare fino in fondo ed organizzare una seconda squadra per il campionato di Serie c 2018/2019, inviando il relativo bonifico di iscrizione di 1,2 milioni di euro, il quadruplo della tassa a carico delle squadre di C, è stata, naturalmente, quella con gli headquartes alla Continassa.
Gli Over
Interessanti, oltre le regole sulle fasce di età, quelle relative alle esperienze calcistiche accumulate precedentemente: nessuno dei 4 Over deve aver disputato più di 50 gare in A e, nonostante la stessa matricola sportiva, un giocatore iscritto nell'elenco B, mai gli Over, non può essere impiegato per più di 5 partite nella prima squadra.
Proviamo a descrivere due esempi pratici per facilitare la lettura delle norme e la relativa ratio: nella prima stagione della Juventus B, è stato ingaggiato come Over Lorenzo Del Prete, cresciuto nella Juve dopo aver esordito al Monterotondo, per aiutare il giovane reparto arretrato a contrastare attaccanti di categoria davvero superiori alle punte che si trovano nel campionato Primavera. Il valido difensore romano, che aveva esordito in A nel 2008 in Atalanta - Siena, non aveva collezionato 50 presenze nella massima serie al momento della seconda e, davvero speciale, avventura torinese!
Per quanto riguarda i salti verso la prima squadra, sempre nel 2018/2019, il centrocampista cipriota mancino Grigoris Kastanos, attualmente al Frosinone ha giocato in A, da titolare, il match a Ferrara, perso contro la SPAL per 2-1.
Gli allenatori della Juve B
Tre stagioni e tre, diciamo quattro, per onestà intellettuale, allenatori diversi. Per alcuni la Juventus Under 23 avrebbe dovuto rappresentare un trampolino di lancio come annunciavano in pompa magna tutti i quotidiani il 1 luglio 2020 all'ufficializzazione della panchina ad Andrea Pirlo. All'indomani della nefasta eliminazione contro il Lione, imprevedibile anche per il nostro sito scommesse poco più di un mese dopo l'ex genio del centrocampo passa da una media rosa di Serie C alla guida della squadra vincitrice gli ultimi nove scudetti.
La panchina della Juve B passa, quindi, a Lamberto Zauli che succede a Zironelli e Fabio Pecchia, gli altri tecnici che hanno guidato la seconda squadra bianconera.
I profili sono completamente diversi l'uno dall'altro: Mauro Zironelli aveva fatto bene a Mestre e, dopo un anno a Torino, probabilmente un mezzo passo indietro per la sua carriera, è stato ingaggiato nell'estate 2019 dal Modena, appena ripescato in C. Più fortuna ha portato a Fabio Pecchia la buona esperienza allo JTC di Vinovo con la Coppa Italia di C conquistata in finale contro la Ternana, considerata la chiamata della Cremonese a gennaio 2021: ai grigiorossi, l'ex centrocampista del Napoli ha ridato fiducia ed equilibrio tattico e per la prossima stagione l'ambiziosa società lombarda si candida per un posto fisso nella parte sinistra della classifica.
Lamberto Zauli, invece, è un allenatore di altissimo livello per il settore giovanile come dimostra il magnifico lavoro di formazione svolto nella Primavera di quella Empoli che abbiamo più volte definito una vera e propria Università del calcio. L'ex fantasista del Vicenza era destinato a concludere il biennio anche alla guida della Primavera bianconera; quando Pirlo è stato chiamato ad allenare Cristiano Ronaldo, è toccato a lui passare alla Under 23: una scelta davvero condivisibile quella di Filippo Fusco.
Il debutto ufficiale
Dopo la prima nella Coppa Italia di categoria contro il Cuneo, il vero esordio per la under bianconera è la sconfitta 1-2, sempre in un derby piemontese, ad Alessandria contro... i grigi, allenati da Gaetano D'Agostino, quella sera ospiti, almeno secondo il programma gare ufficiali. Primo e storico gol del subentrato Claudio Zappa: a 5' dal triplice fischio l'esterno basso attualmente al Mantova e con un'esperienza ai maltesi del Sliema Wanderers è bravo ad andare sulla respinta del rigore parato da Tommaso Cucchietti al mancino, forse sopravvalutato dagli operatori, del brasiliano Matheus Pereira.
La stagione si concluderà con un dodicesimo posto, sicuramente dignitoso, ma non straordinario per una squadra che, seppur composta per l'80% da ventiduenni e con un salary cap, ha un livello di spesa sicuramente superiore alla media della categoria.
L'obiettivo della Juventus Under 23
Per dare una valutazione dei primi tre anni, scarsi, di esperienza della seconda squadra piemontese dobbiamo necessariamente provare ad immaginare su quale obiettivo abbia ragionato la dirigenza bianconera nella primavera 2018. Fornire giocatori alla Serie A è sicuramente un traguardo non raggiunto del tutto: irrilevante l'apporto dato dai vari Frabotta e Portanova che non sono riusciti a ritagliarsi spazio neanche nella Juventus meno competitiva degli ultimi due lustri, con carenze, anche numeriche, sia in difesa che a centrocampo che l'hanno resa davvero impronosticabile anche per le scommesse calcio Serie A
Non ci avventuriamo, naturalmente, a parlare di plusvalenze. Evidenziamo, invece, come tante franchigie della massima categoria nazionale preferiscono appoggiarsi ad una proprietà amica come la Samp con la Vis Pesaro e tanti altri esempi: in questi casi non sarebbe più corretto allestire direttamente una seconda squadra?!
Il calciatore più forte della seconda squadra
Cerchiamo di essere originali come sempre e non ci faremo influenzare, quindi, da cervellotici trasferimenti milionari. Non ce ne vogliano gli agenti di Franco Tongya, passato al Marsiglia o quelli di Felix Correia, arrivato alla Juve dal City in uno scambio con Pablo Moreno; il giocatore più importante che ha militato nella Under 23 per noi è per distacco Dany Mota, arrivato al Monza, dopo 7 gol in 20 partite in bianonero nella gestione Pecchia.
Il geniale fantasista nato in Lussemburgo, convocato anche nella Under 21 portoghese, non ha perduto la titolarità nel 4-3-3 dei brianzoli, neanche quando alla corte di Brocchi sono arrivati attaccanti esperti con un invidiabile curriculum, anzi, senza le sue sterzate in campo, da sinistra al centro, i rifornimenti per il centravanti scarseggiano di continuo!
Secondo il sito specializzato transfermarkt, il valore del classe '98 si aggira intorno ai 2 milioni di euro; noi crediamo, invece, che tale valore non sia aggiornato alle ultime prestazioni e basteranno poche partite in Serie A per meritare il riscatto da parte del Condor Galliani!
Della rosa 2020/2021 puntiamo su Filippo Ranocchia, centrocampista centrale, ambidestro, di lotta e di governo!
*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Antonio Calanni e Luis Vieira. Prima pubblicazione 16 marzo 2021.