Negli ultimi anni nel calcio italiano si è imposta una società “nuova”, che ha portato alla ribalta metodi di allenamento e di mercato che prima erano di nicchia e che ora è una realtà innegabile del pallone tricolore: il Sassuolo. Una delle basi dell’ottimo lavoro della società di proprietà della famiglia Squinzi è la ricerca dei giovani calciatori.
Futuro alla Juve per la Bugeja?
Sempre più ragazzi di ottime prospettive vengono inseriti nel vivaio neroverde o vengono addirittura acquistati per fare subito parte della prima squadra. Un modus operandi che ha fatto la fortuna della sezione maschile e che è stato riprodotto fedelmente anche in quella femminile.
Quanti gol allo Mgarr United
E non è un caso che uno dei giovani talenti più desiderati del calcio europeo e forse mondiale sia proprio una calciatrice del Sassuolo: Haley Bugeja, maltese classe 2004 e un potenziale infinito.
Un attaccante dalle capacità così importanti che a 17 anni compiuti a maggio è già alla seconda stagione in Serie A con numeri che fanno paura e del tutto inaspettati per le scommesse sportive online . Ma mai quanto quelli accumulati nel corso delle sue prime due stagioni da professionista a Malta.
Basterebbe pensare che a poco più di 14 anni, con addosso la maglia del Mgarr United, si è presa la soddisfazione di terminare il suo primo campionato (stagione 2018/19) da capocannoniere della massima serie femminile maltese con 26 reti.
Lo stesso score della stagione successiva, quando l’exploit non è servito per vincere il titolo dei bomber, ma è stato comunque utile eccome per cementare il suo nome già nella leggenda del pallone delle sue parti. E soprattutto, per attrarre ulteriore interesse in giro per l’Europa.
Lo scouting del Sassuolo
Che il talento ci sia, dunque, è indubbio. E se persino la UEFA e la FIFA nelle loro pubblicazioni cominciano a parla della ragazzina prodigio classe 2004 comuna delle stelle del calcio femminile dei prossimi anni, logico che di interesse ce ne sia eccome. Ma servirebbe una società che non abbia paura di prendere una ragazza che in alcuni paesi ancora non potrebbe guidare neanche un motorino e affidarle l’attacco.
E, come si è già visto con giovani di talento come Berardi e Raspadori, dalle parti del Mapei Football Center, in Italia c’è un club che non si fa problemi di carta di identità quando si tratta di schierare calciatori di livello superiore. Dunque, arriva il Sassuolo, che pure porta Haley Bugeja lontana da casa ad appena 16 anni e in una situazione globale resa molto più complicata da una pandemia in corso.
Ce ne sarebbe abbastanza per prevedere qualche difficoltà, ma come ha spiegato la maltese, il suo motto è “dalla pressione nascono i diamanti”.
Haley Bugeja: l'esordio in A
E la prima stagione in Italia lo conferma in pieno, perché 12 reti in 18 presenze non sono certo poche, soprattutto per chi deve ancora diventare maggiorenne.
Anche grazie alle prestazioni sopra le righe di Bugeja, il Sassuolo arriva terzo in classifica, a un passo dal Milan vice-campione d’Italia. Per la maltese c’è anche la soddisfazione del quarto posto in classifica marcatori, accanto all’inglese Dowie e dietro a tre veri mostri sacri del pallone tricolore come Cristiana Girelli, Valentina Giacinti e Daniela Sabatino.
Non sorprende quindi che alla fine dell’anno ci sia anche il premio come miglior giovane del campionato, ma soprattutto che attorno a lei sia sbocciato un interesse enorme.
Futuro alla Juve per la Bugeja?
In prima fila c’è stata la Juventus, ma tantissimi club hanno chiesto informazioni al Sassuolo, che però ha tenuto duro e ha confermato il suo numero 7 anche per la stagione appena iniziata. Stagione in cui però Bugeja, ferma alla data di prima pubblicazione di questo contenuto per infortunio, non ha ancora potuto debuttare.
Poco male, perché non basta uno stop per far dimenticare il suo talento. E anche un certo Mino Raiola, da poco entrato nel calcio femminile con l’acquisizione della procura della juventina Bonansea, ha già fiutato l’affare, cercando di portare la maltese nella sua scuderia. E se l’interesse del procuratore più affermato del mondo del calcio non dà la certezza di un futuro luminoso, beh, poco ci manca.
I numeri con Malta
I record di precocità, comunque, non si fermano nel campionato maltese e in quello italiano, perché c’è anche la nazionale. E tanto per non perdere l’abitudine, per Haley Bugeja sono arrivate cinque reti in altrettante partite ufficiali con la maglia di Malta, tre delle quali in una clamorosa tripletta contro la Georgia.
E nonostante il livello della nazionale dell’isola di miele non sia poi così eccelso, il fatto che l’attaccante sia comunque in grado di mantenere una media realizzativa altissima dimostra che le qualità non mancano, anzi.
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Del resto, debuttare in amichevole a meno di quindici anni e in una partita ufficiale quando non se ne hanno neanche sedici non può che essere segnale di qualità calcistica.
Certo, gli ostacoli non mancheranno, ma come ha spiegato lei stessa al sito della FIFA, “fare sacrifici è parte integrale del processo, non si può avere successo senza”. Parole di una ragazza che sembra molto più matura di quanto la carta di identità lasci intendere. Ma in fondo, è esattamente quello che succede anche in campo…
*L'immagine di apertura dell'articolo è distribuita da AP Photo.