Il calcio è uno sport semplice, in cui 10 calciatori di movimento cercano in tutte le maniere di segnare e uno che ha il solo compito di impedire che gli avversari lo facciano. La vita del portiere è diversa da quelle dei compagni e le sue soddisfazioni sono quelle di trasformare reti già fatte in occasioni mancate.
Non per nulla, quando c’è un salvataggio clamoroso, si dice sempre che…è come un gol.
Ma non è detto che i portieri non possano a loro volta segnare, anche perché nessuna regola lo impedisce. E i casi in cui il numero uno si trasforma in un…nove implacabile sono di diverse tipologie. C’è il rilancio lungo che diventa un gol. C’è la rete in mischia negli ultimi minuti di una partita che si deve ribaltare.
E poi ci sono i portieri goleador, quelli che in carriera hanno segnato con una frequenza…degna di un centravanti o eroi nella notte del loro esordio in Champions come il fortissimo Provedel!
Il classico gol da rinvio
Ogni tipologia racconta qualche storia particolare. Quando si gioca in condizioni ventose o di campo non ottimale, succede che un rilancio dal fondo si trasformi in un gol, spesso e volentieri con il portiere che supera il collega con l’ausilio di un rimbalzo.
Il caso più recente, rispetto alla prima pubblicazione di questo contenuto datata 12 maggio 2022, è quello di Gagno in Modena-Imolese, con la rete dell’estremo difensore che è stata fondamentale per la corsa degli emiliani verso la promozione diretta in B. Il gol da rilancio è un classicone in Inghilterra, come dimostra quello del portiere del Newport in League Two nel 2021.
Ma non solo, perché persino in Premier League non è raro che accada. Una volta i due portieri della Nazionale sono stati i protagonisti di una di queste storie.
Una punizione calciata quasi nella propria metà campo da Paul Robinson, che gli appassionati di scommesse calcio più attenti ricorderanno anche nella sfortuna spedizione olimpica del 2012 con Stuart Pearce alla guida dell'Inghilterra, rectius, della Gran Bretagna, ha scavalcato Ben Foster in Tottenham-Watford. Anche Tim Howard e l’ex Milan Asmir Begovic fanno parte del club, che comunque ha membri in giro per tutto il mondo.
I colpi di testa vincenti
Il modo più comune per un portiere di segnare è però sugli sviluppi di un calcio piazzato, l'ha confermato il numero 94 della Lazio contro l'Atletico il 19 settembre 2023, quando c’è necessità di recuperare una sconfitta o raggiungere una vittoria indispensabile. E anche qui le storie speciali non mancano, come la celebre capocciata di Brignoli in Benevento-Milan di qualche anno fa.
Il portiere dei Sanniti non solo ha ripreso per i capelli il match contro i rossoneri, ma ha anche interrotto la serie iniziale di sconfitte della sua squadra, regalando una clamorosa sorpresa anche per le scommesse Serie A nell'anticipo del lunch match di dicembre 2017!
Altri due casi celebri sono nel nostro campionato, quelli di Michelangelo Rampulla in Cremonese-Atalanta, un colpo di testa che pareggia un derby a tempo scaduto, e di Massimo Taibi, che fa terminare 2-2 Reggina-Udinese, per la gioia dei tifosi calabresi.
C’è anche chi si è tolto la soddisfazione di una rete nelle coppe europee, come Marco Amelia, che pareggia di testa la sfida di Coppa UEFA tra Partizan e Livorno.
Punti bonus per il campione del mondo, visto che è andato a saltare addirittura prima che iniziasse il recupero, facendo infuriare il tecnico e i compagni, che però si sono dovuti ricredere…
Cose del genere comunque succedono anche all’estero. Indimenticabile anche la rete del portiere più forte al Mondo, Alisson Becker, almeno in quel momento, sempre di testa, contro il West Bromwich. I Reds avevano assolutamente bisogno di punti per raggiungere la zona Champions e c’è voluto il brasiliano per vincere una partita cruciale.
E che dire di Jens Lehmann, che permette allo Schalke 04 di pareggiare il derby della Ruhr contro il Borussia Dortmund insaccando sempre di testa da due passi?
I portieri goleador
E poi ci sono i veri e propri portieri goleador, che spesso e volentieri si incaricano di battere calci piazzati e rigori, aumentando così di parecchio le possibilità di finire sul tabellino dei marcatori. Il re assoluto della categoria è Rogerio Ceni, che in carriera ha giocato quasi 1250 partite, segnando 131 reti, tutte con la maglia del San Paolo.
Il brasiliano guida la classifica sia per quanto riguarda i calci di punizione, ben 61, che per i rigori, 69, a cui va aggiunto un solitario ma classico gol in mischia nel finale. Su 25 stagioni da professionista, il verdeoro è andato in doppia cifra in ben quattro stagioni.
E per gli amanti delle statistiche, impossibile non segnalare che nella stagione 2005 Rogerio Ceni, con il suo inconfondibile numero di maglia 01, ha addirittura superato quota 20 marcature, arrivando a 21 e diventando il capocannoniere del San Paolo.
E dire che in rosa quell’anno c’erano Grafite e Marcio Amoroso, due che in carriera hanno vinto la classifica dei marcatori rispettivamente in Bundesliga e in Serie A!
Il Sudamerica ha comunque regalato parecchi portieri col vizio del gol.
Prima di Rogerio Ceni, il primatista di gol segnati da un estremo difensore era il paraguaiano Josè Luis Chilavert, che è arrivato a quota 62 (45 su rigore, 15 su punizione e 2 su azione).
A questi numeri Chilavert aggiunge otto reti in nazionale, compresa una al debutto con l’Albirroja, e la soddisfazione di aver segnato (con la maglia del Velez contro il River Plate) uno dei gol più assurdi della storia dei campionati argentini, una punizione da 60 metri battuta in fretta e finita sotto la traversa avversaria.
A proposito di portieri sui generis, anche un altro un po’ “loco” come Renè Higuita non si è fatto mancare i gol. L’inventore del colpo dello scorpione era un altro specialista dei calci piazzati e in carriera ha raggiunto quota 43, 40 con i club di cui ha indossato la maglia e 3 con la nazionale colombiana.
I portieri rigoristi
Non mancano gli esempi anche in Europa, con il tedesco Hans-Jörg Butt. Il teutonico, specialista dei calci di rigore, ha segnato 26 reti in Bundesliga, ma anche tre in Champions League, tutti con squadre diverse e soprattutto…sempre contro la Juventus.
Nel 2001 ha realizzato un penalty contro la Signora quando difendeva i pali dell’Amburgo, per poi ripetersi nel 2002 e nel 2009 per conto di Bayer Leverkusen e Bayern Monaco.
E infine, un caso decisamente speciale, quello di Jorge Campos. A differenza degli altri però, il messicano, celebre per le sue maglie sgargianti, non segnava da portiere ma…da attaccante. Nel corso delle partite, soprattutto ai tempi dei Pumas, non era raro vedere Campos cambiare ruolo all’intervallo e trasferirsi al centro dell’attacco della sua squadra.
Per lui in carriera ben 46 reti, nessuna delle quali però con la maglia del Messico. Ma comunque nessuno come lui è mai stato più di…un semplice centravanti aggiunto!
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 23 maggio 2022.