Per segnare da centrocampo o da addirittura più dietro ci vuole parecchio coraggio, ma anche un po’ di lucida follia. Del resto, succede che il portiere avversario faccia quel passo in più in avanti o che si perda in un’uscita non esattamente da manuale.
E allora ci vuole qualcuno che abbia un piede molto sensibile per ottenere due risultati assieme: centrare la porta e farlo con un tiro così veloce e preciso che l’estremo difensore non abbia modo di accorgersi di quello che sta per accadere o di riposizionarsi tra i pali in tempo da evitare la figuraccia.
Inter "pazza" anche nei gol da centrocampo
Alla data di prima pubblicazione di questo contenuto, l’ultimo gol da centrocampo che è salito agli onori della cronaca è quello di Federico Dimarco, più volte pericoloso anche contro il City come marcatore per le quote finale Champions, in Inter-Frosinone, ma sono parecchi quelli che hanno saputo realizzare prodezze del genere.
E alcuni sono delle vere e proprie leggende dell’Inter. Come Dejan Stankovic, che in maglia nerazzurra di reti del genere ne ha fatte addirittura due. Il primo arriva nell’anno del Triplete, con Josè Mourinho in panchina.
Durante la partita contro il Genoa, il centrocampista serbo approfitta di un rilancio abbastanza sbilenco del portiere del Grifone e calcia al volo, anche da posizione abbastanza defilata. Ma il tiro è così preciso da finire in porta senza difficoltà.
Meglio ancora quello che accade in Champions League nel 2011, quando nella partita contro lo Schalke 04 Manuel Neuer fa Neuer, uscendo di testa in tuffo per anticipare un attacco nerazzurro, ma al contempo Stankovic…fa Stankovic e colpisce al volo con un destro stilisticamente perfetto che non lascia scampo al tedesco che non fa in tempo a rientrare.
Calciava invece decisamente meglio col sinistro Alvaro Recoba, un altro che la porta l’ha presa da lontanissimo. Il Chino realizza uno dei suoi capolavori più celebri al Castellani di Empoli, in un match che alla fine l’Inter vince per 3-4, con un Over 6,5 gol inedito per le scommesse calcio.
È la prima giornata del campionato 2002/03 e la squadra nerazzurra è in vantaggio 1-2, quando l’uruguaiano vede uno spiraglio: Marco Roccati è fuori dai pali.
Detto, fatto, Recoba calcia praticamente da fermo e con una parabola perfetta inchioda l’estremo difensore dei toscani con un gol da cineteca.
Mascara e Miccoli prodezze tascabili
Di tanto in tanto, la Serie A regala magia del genere. E in Sicilia devono avere qualche tendenza particolare al gol da centrocampo, considerando che in capo a una manciata di anni ne arrivano un paio niente male.
Il primo lo segna Giuseppe Mascara in una partita…vagamente importante come il derby di Sicilia del 2009. Il fantasista del Catania decide di calciare al volo su una spizzata di testa di un compagno, incurante di trovarsi praticamente a ridosso della metà campo.
Ne esce un campanile fortissimo e soprattutto preciso che si insacca alle spalle di Marco Amelia, ammutolendo il Renzo Barbera. In campo in rosanero quel giorno c’è Fabrizio Miccoli, che prende nota e tre anni più tardi si mette in proprio.
Nella partita del Palermo con il Chievo, l’attaccante ripete quasi per filo e per segno quanto fatto da Mascara, calciando al volo su un colpo di testa. Risultato, una parabola perfetta che non lascia scampo a Stefano Sorrentino.
Anche in Europa non mancano prodezze simili. Basterebbe pensare che la finale di Coppa delle Coppe 1994/95 il Real Saragozza batte l’Arsenal al minuto 120 quando Naiym decide che no, non bisogna andare ai calci di rigore, calciando da una cinquantina di metri e beffando David Seaman con uno dei gol da centrocampo più celebri di sempre.
E nel suo piccolo anche Alessandro Florenzi si è distinto con una rete da metà campo, segnata addirittura al Barcellona, con un tiro molto simile a quello di Dimarco che non ha lasciato scampo a Ter Stegen.
Biraghi ed Ilicic mancini d'autore
C’è poi la categoria di quelli…che fanno i furbi, calciando velocemente punizioni da lontanissimo, approfittando del fatto che magari il portiere non se lo aspetta.
L’ultimo in ordine di tempo è stato Cristiano Biraghi, che nella partita contro l’Hellas Verona vede l’estremo difensore fuori dai pali e calcia dall’interno della sua metà campo (quasi 58 metri) realizzando una rete storica.
Un qualcosa del genere lo ha fatto anche Josip Ilicic, che nel clamoroso 0-7 della sua Atalanta al Torino nel 2020 non solo segna una tripletta, ma mette la ciliegina sulla torta colpendo da appena dopo la sua metà campo dopo che era stata fischiata una punizione alla Dea.
Punti bonus se a farlo è un portiere goleador. Ma Josè Luis Chilavert non è un portiere come gli altri e lo dimostra in un Velez-River Plate del 1996, calciando parecchio all’interno della sua metà campo e sorprendendo il collega nell’altra porta.
Rooney altroché Beckham
Ma il mago dei gol da metà campo, se non altro per il numero delle prodezze, è Wayne Rooney.
L’ex attaccante inglese ha infatti colpito per ben tre volte da distanza siderale. La prima è con la maglia del Manchester United contro il West Ham United, quando Wazza fa rimbalzare il pallone, che scavalca un avversario e si apparecchia perfettamente per il tiro da una cinquantina di metri.
Rooney perde il pelo ma non il vizio e quando torna all’Everton decide di regalare una perla anche ai tifosi dei Toffees. I malcapitati dall’altra parte del campo? Ma ovviamente il West Ham United. In questo caso l’attaccante sfrutta un rinvio in scivolata del portiere e calcia dalla sua parte di cerchio di centrocampo, disegnando una parabola perfetta che termina in rete.
E siccome non c’è due senza tre, Rooney segna da lontanissimo anche nella sua esperienza in MLS, con la maglia del DC United. Stavolta l’avversario non è il West Ham ma Orlando, il copione però non cambia. Il DC United riparte dopo un attacco avversario, Wazza vede il portiere un po’ troppo avanti e calcia direttamente dalla sua tre quarti per l’ennesimo gol memorabile.
E a proposito di Rooney, il gol da metà campo più famoso a livello internazionale lo ha però segnato un altro calciatore leggendario del Manchester United, David Beckham. Anzi, la rete segnata dallo Spice Boy contro il Wimbledon nel 1996 è quella che lo fa diventare una stella.
Beckham vede Neil Sullivan fuori dai pali e grazie al suo destro chirurgico calcia esattamente dalla linea di metà campo (anche se spostato sul lato destro) e spedisce il pallone dolcemente in rete. Ma del resto, questo tipo di colpi se lo possono davvero permettere in pochi…
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