La carriera di Olivier Giroud, attaccante francese del Milan nato a Chambery il 30 settembre 1986, è definita da due variabili: i gol fatti e i trofei vinti.
Basterebbe pensare che dal 2005, anno in cui ha esordito tra i professionisti, ha segnato 287 reti in 718 partite con i club, compreso il ritorno dei quarti di Europa League 2024, a cui vanno aggiunti i 57 gol in 137 presenze che lo rendono, fino al fisiologico sorpasso che subirà da Mbappè, il miglior marcatore di sempre della storia della nazionale francese.
Nella sua esperienza attuale, quella al Milan, il centravanti ha segnato 44 volte in 112 match disputati, continuando così una striscia di stagioni consecutive in doppia fila iniziata ormai nel lontano 2007.
E la bacheca? Beh, è di quelle molto importanti, visto che parla di una Coppa del Mondo vinta da protagonista con la Francia nel 2018 (oltre alla finale mondiale del 2022 e quella europea nel 2016), un campionato francese, quattro FA Cup, tre Community Shield, un campionato italiano, una Champions League e un’Europa League.
Con Giroud anche il Montpellier è Campione
Giroud dà i primi calci a un pallone al Grenoble, che lo fa esordire nella stagione 2005/06 in Ligue 2. Nella sua prima stagione gioca 6 partite senza mai segnare, per poi realizzare due reti nei 17 match disputati in quella successiva, chiudendo l’esperienza con il suo primo club con 23 presenze e 2 gol.
Nel 2007 va in prestito all’Istres, squadra che disputa il Championnat National 2, dove si mette in luce con 14 reti in 34 partite, ottenendo il ritorno in Ligue 2, stavolta con la maglia del Tours. Sulle rive della Loira resta due anni, segnando 14 gol in 27 presenze nella prima stagione e addirittura 24 in 42 partite in quella successiva, laureandosi capocannoniere della Ligue 2 e segnando quasi la metà dei gol della sua squadra (21 su 47) in campionato.
È abbastanza per ricevere la chiamata del Montpellier, che lo fa finalmente esordire nella massima serie nel 2010.
E l’impatto di Giroud è ottimo, considerando che segna 14 gol in 43 partite nella prima stagione e 25 in 42 match di quella successiva, in cui la squadra occitana vince clamorosamente per le scommesse calcio il suo primo e finora unico titolo di campione di Francia davanti al PSG anche grazie al suo centravanti, che è anche il miglior marcatore dell’intero torneo.
I numeri di Giroud in Premier League
Le imprese in patria portano parecchie squadre a interessarsi a Giroud e alla fine è l’Arsenal che lo porta in Premier League. Il club guidato dal suo connazionale Wenger lo acquista nel giugno 2012 per 16 milioni di sterline.
Nella stagione 2012/13 esordisce dunque nel campionato inglese e anche in Champions League, curiosamente proprio nella partita che i Gunners giocano contro il Montpellier. Il primo anno all’Emirates si chiude con 17 gol in 47 partite, ma si può fare meglio.
Grazie a un’ottima resistenza agli infortuni, Giroud è in grado di giocare oltre 50 match a stagione, come fa nell’annata 2013/14, conclusa con 51 presenze e 22 gol. Ma anche quando gli infortuni gli creano qualche problema, come nella stagione 2014/15, il fiuto sotto porta continua a non tradire, come dimostrano i 19 gol in 36 partite messi comunque a segno.
La stagione migliore della carriera inglese di Giroud è quella 2015/16, quando il centravanti dell’Arsenal gioca 53 match e segna 24 reti, per poi scendere a 16 marcature in 40 incontri in quella successiva.
La storia con i Gunners termina nel gennaio 2018, quando il francese è a quota 7 gol in 26 partite, chiudendo così i conti all’Emirates con 105 gol in 253 partite.
Per il transalpino però non c’è neanche bisogno di cambiare città, perchè ad attenderlo c’è il Chelsea, che lo acquista a titolo definitivo per 18 milioni di euro. Tra gennaio e giugno 2018 Giroud segna 5 volte in 18 partite, contribuendo anche alla vittoria dei Blues in FA Cup.
In quella successiva i gol sono 13 in 45 partite, ma ben 11 sono quelli segnati in Europa League, che rendono il francese il capocannoniere della competizione e l’elemento fondamentale nella vittoria del torneo da parte del Chelsea.
Per un altro strano scherzo del destino, la finale è il derby londinese proprio con l’Arsenal e Giroud realizza il gol che apre le danze in una partita che finirà 4-1 per i Blues.
La stagione 2019/20 è interlocutoria, con 10 reti in 25 partite, ma il francese si fa trovare prontissimo in quella successiva, in cui va in gol 11 volte in 31 match, segnando 6 volte nella cavalcata trionfale del Chelsea in Champions League, terminata con la vittoria in finale contro il Manchester City. A quel punto, il centravanti lascia il Chelsea, dopo 39 gol in 119 partite, per accasarsi in Serie A.
Nell'avventura al Milan Giroud ha realizzato 49 reti
Il Milan lo annuncia nel luglio 2021, pagandolo appena un milione di euro. E già nella prima stagione Giroud è fondamentale per la vittoria dello scudetto numero 19 dei rossoneri, visto che da lui arrivano 14 gol in 38 partite, 11 dei quali proprio in campionato.
Nonostante gli anni passino, il transalpino non sembra risentirne e le ottime prestazioni della stagione 2022/23 lo certificano: per lui 18 gol in ben 47 presenze.
E anche in quella in corso il bomber di Chambéry non è intenzionato a fermarsi, visto che è per le quote Serie A i suoi numeri dicono 9 assist, 8 in Serie A che gli garantiscono il titolo di miglior assistman della stagione e 17 reti (15 in campionato) in 47 partite, disputate in stagione!
Con 57 gol con i Bleus, Giroud è la storia della Francia
E poi, beh, c’è la nazionale. Il fatto che Giroud abbia superato una leggenda come Thierry Henry, diventando il miglior marcatore di sempre dei Bleus, già la dice lunga. Nella sua storia con la selezione transalpina, iniziata nel 2012 quando il CT era Laurent Blanc, l’attaccante ha partecipato a tre Coppe del Mondo e a quattro Campionati Europei.
E se, per quanto possa sembrare assurdo, nella Francia che vince il titolo mondiale nel 2018 in Russia Giroud non segna neanche una volta, il suo contributo viene riconosciuto da Didier Deschamps e dagli addetti ai lavori come fondamentale nel trionfo transalpino.
Paradossalmente, il milanista fa molto meglio a livello personale nell’edizione 2022, segnando 4 reti, dovendosi, però, accontentare del secondo posto dopo la finale persa contro l’Argentina di Leo Messi. Ma anche questa delusione non scalfisce l’importanza di Giroud per la nazionale francese.
E anche se probabilmente sarà superato da Mbappè, il bomber classe 1986 ha comunque scritto la storia della selezione!
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