La NBA resta sempre il maggior spettacolo del basket mondiale, ma anche la pallacanestro europea ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni.
A confermarlo c’è la sempre più importante presenza dei giocatori del Vecchio Continente nella lega nordamericana. Alcuni in passato hanno già scritto ampiamente la storia, come il francese Paul Parker, il tedesco Dirk Nowitzki, lo spagnolo Pau Gasol o il croato Toni Kukoč.
E sono tanti quelli che al momento attuale cercano di lasciare un marchio sulla NBA, riuscendoci anche molto bene come dimostra il titolo di MVP, che per quattro stagioni tra 2018/19 e 2021/22 è andato proprio a giocatori europei.
Banchero rookie dell'anno 2023
Ma non si può in questo ragionamento che iniziare dall’Italia, anche perchè è tricolore la prima scelta del Draft 2022. Paolo Banchero è stato scelto dagli Orlando Magic, che gli hanno garantito un quadriennale da quasi 50 milioni di dollari, che potrebbero anche diventare 70.
Per l’italo-americano la prima stagione è stata eccezionale e gli è valsa il premio di Rookie of The Year, anche se la sua franchigia non si è qualificata per i playoff.
Altro italiano nuovo di zecca in NBA è Simone Fontecchio, che ha ottenuto un contratto biennale con gli Utah Jazz che gli garantisce circa 6 milioni di dollari in due stagioni.
Per lui la prima annata oltreoceano è stata abbastanza positiva, nonostante anche i Jazz abbiano mancato la post-season.
Chi invece non ha giocato per nulla è Danilo Gallinari, sotto contratto con i Boston Celtics con un biennale da 13 milioni, ma che ha saltato tutta la stagione per infortunio. L’ultimo italiano della lista è Ryan Arcidiacono, finito a Portland dopo un contratto annuale da 1,8 milioni con i New York Knicks.
Ma, non ce ne vogliano i giocatori italiani, le vere stelle europee della NBA arrivano dalla Serbia, dalla Grecia e dalla Slovenia.
Per Jokic un rinnovo da 50 milioni all'anno
I nomi in questione, neanche a dirlo, sono quelli di Nikola Jokič, Giannis Antetokounmpo e Luka Doncič. Il Joker, due volte MVP nel 2021 e nel 2022, è la stella dei Denver Nuggets che hanno vinto la Western Conference e che puntano all’anello da assoluti favoriti per le scommesse sportive, con numeri pazzeschi sia nell’arco della stagione che dei playoff.
Performance che però non hanno ancora, per quanto assurdo possa essere, permesso al serbo di entrare nel novero dei giocatori più amati dalla NBA.
Sarà per un fisico non esattamente da palestra o per la semplicità con cui fa le cose più assurde, ma Jokič, delle tre stelle europee, è quello che paga ancora (per poco...) lo scotto dei pregiudizi made in USA sui giocatori del Vecchio Continente.
Ma questo interessa poco al Joker, che si gode l’ottimo momento di Denver e che nel 2022 ha firmato un rinnovo pazzesco, che in 5 anni gli garantisce 265 milioni di dollari, ovvero oltre 50 a stagione.
Alla faccia dei suoi detrattori!
Il contratto quinquennale di Giannis con i Bucks
A fare compagnia a Jokič nell’elenco degli MVP recenti c’è anche un greco, ovvero Giannis Antetokounmpo. Il Greek Freak, MVP 2019 e 2020 e campione NBA nel 2021, non è il primo della sua nazione ad aver vinto l’anello, dato che ci è riuscito prima suo fratello Kōstas con i Lakers, ma è certamente già il miglior ellenico di tutti i tempi oltreoceano.
Per Giannis parlano i numeri, ma anche i tanti premi individuali vinti, come quello di difensore dell’anno, di MVP delle Finals e le 5 selezioni nell’All-NBA Team. Anche per lui è arrivato un rinnovo pazzesco, firmato dopo il secondo titolo da MVP nel 2020.
Anche per il greco il contratto con i Milwaukee Bucks è da 5 anni e prevede 230 milioni, ovvero poco meno di 50 a stagione. Una cifra capace di mitigare l’amarezza di essere usciti al primo turno ai playoff 2023 dopo aver vinto la Eastern Conference? Chissà…
Il nuovo rinnovo di Doncic con Dallas
E poi c’è anche chi la post-season non l’ha neanche vista, ma non certo per colpa sua. Luka Dončić è stato il secondo miglior marcatore della lega (con oltre 32 punti a partita), ma i suoi Dallas Mavericks stanno vivendo un periodo complicato e non si sono qualificati ai playoff.
Poco male per lo sloveno, che non vede di certo diminuire la sua considerazione oltreoceano e che comunque dal punto di vista economico ha ottenuto un bel plusvalore grazie alle sue ottime prestazioni da quando nel 2018 è stato scelto con il numero 3 al Draft. Terminato il quadriennale da circa 30 milioni, è infatti arrivato un rinnovo che prevede anche per lui un contratto da 5 anni a 210 milioni.
I numeri di Domantas Sabonis, figlio d'arte
Sono comunque tanti altri gli europei che stanno facendo molto bene in NBA. Basta pensare che il miglior rimbalzista della regular season 2022/23 è stato il lituano Domantas Sabonis, degno figlio di papà Arvydas, il Principe del Baltico.
Per Sabonis junior, nato negli USA mentre suo padre giocava a Portland, i Sacramento Kings hanno stabilito un contratto da quasi 20 milioni a stagione, superiore a quanto il lituano percepiva agli Indiana Pacers.
Altra stella che arriva dal Baltico è il finlandese Lauri Markkanen, che dopo buone stagioni ai Chicago Bulls e ai Cleveland Cavaliers è finalmente esploso con la maglia degli Utah Jazz. Per lui la stagione 2022/23 si è chiusa con le migliori medie in carriera, prestazioni che giustificano eccome il contratto da circa 16 milioni di dollari a stagione con la franchigia di Salt Lake City.
L'America aspetta Victor Wembanyama
Restano abbastanza in ombra invece i giocatori spagnoli e quelli francesi, che pure nello scorso decennio hanno contribuito a scrivere la storia della NBA.
Per gli iberici, con la fine della dinastia Gasol, i giocatori più celebri restano Serge Ibaka, ormai nella lega dal lontano 2009, e Ricky Rubio, scelto con il numero 5 nel 2009 e attualmente ai Cleveland Cavaliers.
Tra i francesi invece spicca Rudy Gobert, centro dei Minnesota Timberwolves, che però a breve si vedrà raggiungere da un connazionale che gioca nello stesso ruolo.
Il numero 1 del Draft 2023 sarà infatti con tutta probabilità un altro transalpino, Victor Wembanyama, che dovrebbe finire a San Antonio. La franchigia californiana, del resto, è esperta di pick numero 1 che riguardano i centri, viste le esperienze con David Robinson e Tim Duncan.
E considerando che per il secondo anno consecutivo la prima scelta dovrebbe essere un europeo, si capisce come il basket del Vecchio Continente sia abbastanza considerato oltreoceano…
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo.