Dopo una stagione complicata, soprattutto a causa degli infortuni, il Liverpool torna a fare la voce grossa sia in Inghilterra che in Europa. La vittoria del campionato inglese dopo trent’anni (e la prima da quando c’è la Premier League) e la Champions della stagione precedente sembravano far pensare all’apertura di un ciclo.
I centrocampisti del Liverpool
Salah e gli altri: l'attacco atomico
Il 2020/21 è stato però a ostacoli per la squadra di Klopp, che ha salvato il salvabile qualificandosi all’Europa che conta e lavorando per la stagione successiva. E i risultati stanno dando ragione ai Reds, che si sono presentati al 2021/22 con una rosa alquanto competitiva, insieme al Chelsea, unici rivali credibili della formazione del City!
I portieri dei Reds
In porta, neanche a dirlo, c’è una sicurezza. Alisson Becker, vincitore del primo Premio Yashin, è certamente tra i migliori estremi difensori al mondo. Il brasiliano ha subito un leggero periodo di appannamento nella scorsa stagione, anche a causa di qualche infortunio, ma è di nuovo tornato ai suoi altissimi livelli. E dietro di lui ci sono ben tre colleghi pronti a sostituirlo.
Lo spagnolo Adrian, eroe della supercoppa europea 2019, l’irlandese Caoimhin Kelleher, che è già stato provato da Klopp per il futuro in partite di coppa, e addirittura il tedesco Loris Karius, tornato dal prestito all’Union Berlin e ancora sotto contratto con i Reds, con cui però non gioca, naturalmente, una partita dalla sfortunata notte di Kiev nella finale di Champions League contro il Real Madrid.
La difesa di Klopp
Al lato della difesa del suo classico 4-3-3, Klopp è in una botte di ferro. I due terzini titolari del Liverpool sono infatti considerati tra i migliori al mondo nel proprio ruolo. A destra c’è Trent Alexander-Arnold, che a 23 anni appena compiuti è già un veterano che ha vinto tutto e da protagonista.
L’esterno dal piede fatato (è stato principe degli assist in Premier), che il tecnico può anche permettersi di schierare a centrocampo, è certamente una delle stelle della squadra. Così come lo è il suo dirimpettaio Andew Robertson. Una decina di anni fa, lo scozzese cercava squadra sui social, ma da quando è arrivato a Liverpool è diventato insostituibile e fondamentale per gli equilibri, visto che la sua corsa sembra davvero inesauribile.
A coprire le assenze dei due ci sono rispettivamente Neco Williams, gallese prodotto delle giovanili del club, e il greco Kostas Tsimikas, che però trovano poco spazio perché i colleghi titolari difficilmente saltano una partita…
Dopo una stagione disastrosa in quanto a infortuni nel ruolo che sono costati tante, tante sconfitte impreviste per le scommesse Premier League, il Liverpool ora si ritrova ben cinque difensori centrali in rosa. Il più celebre è ovviamente Virgil van Dijk, la cui assenza per la rottura del legamento crociato ha pesato tantissimo.
L’olandese, che nel 2019 è andato vicinissimo al Pallone d’Oro, è la roccia della difesa di Klopp e da quando è tornato Alisson e soci sono molto più tranquilli.
Per decidere chi schierargli accanto, il tecnico ha l’imbarazzo della scelta. Il titolare dovrebbe comunque essere l’inglese Joe Gomez, anche lui a lungo assente nella scorsa stagione, ma il rientro è ancora molto graduale. Ha giocato parecchio finora il camerunese Joel Matip, che l’anno scorso si è caricato il reparto sulle spalle, mentre Klopp sta inserendo con molta attenzione il francese Ibrahima Konatè, acquistato dal Lipsia per 40 milioni di euro e che in futuro dovrebbe rappresentare l’altra metà della coppia titolare.
E infine c’è Nate Phillips, prodotto del vivaio, come quinto centrale in rosa.
I centrocampisti del Liverpool
Il centrocampo a tre del Liverpool è stato uno dei segreti delle vittorie dei Reds negli anni. Il trio titolare è quello composto da Fabinho, Jordan Henderson e Thiago Alcantara. Il brasiliano, dopo un anno passato a fare la spola col centro della difesa, ha ripreso il suo posto davanti ai compagni e gli equilibri della squadra ringraziano, visto il suo inesauribile lavoro come frangiflutti. Henderson è il riferimento in campo del tecnico, il centrocampista e capitano che organizza la squadra e che ripulisce palloni pericolosi permettendo la transizione.
Thiago, dopo una prima annata tra luci e ombre, mette a disposizione il suo talento sia in fase di rifinitura che nell’inserimento personale, non facendo certo rimpiangere l’addio di Wijnaldum. Ma anche in panchina le possibilità di Klopp sono quasi infinite.
Con Thiago ai box, il tedesco ha recuperato Naby Keita, che è finalmente tornato ai livelli di quando dominava la Bundesliga nel centrocampo del Lipsia. Alex Oxlade-Chamberlain è il jolly che può ricoprire un po’ tutte le posizioni, mentre Curtis Jones, ennesimo prodotto delle giovanili, è un talento classe 2001 che si sta prendendo sempre più spazio. Impossibile poi dimenticare l’eterno James Milner, che a dispetto dei suoi 37 anni è sempre una sicurezza per i compagni, sia in campo che all’interno dello spogliatoio.
Salah e gli altri: l'attacco atomico
Ma se si pensa al punto forte del Liverpool, impossibile non farsi venire in mente il tridente d’oro di Klopp. A destra c’è Mohamed Salah, che in questo 2021 è tornato in una forma strepitosa, candidandosi al Pallone d’Oro e superando il record di Drogba come miglior marcatore africano della storia della Premier League. Da quando è arrivato a Liverpool, l’egiziano si è scoperto goleador implacabile e spesso è l’ago della bilancia nelle partite più complicate.
Dall’altra parte Klopp non potrebbe mai fare a meno di Sadio Manè, che rispetto al collega di reparto è forse meno prolifico, ma certamente più utile tatticamente. Anche lui, nonostante non sia un bomber vero e proprio, ha però superato lo scoglio delle 100 marcature in Premier proprio in questa stagione. Il centravanti, in realtà, centravanti non è.
Robert Firmino, per tutti Bobby, è un perfetto falso nueve che gioca al servizio dei due compagni di reparto, ma non disdegna match in cui finalizzare lui, regalando spesso marcature multiple. In panchina, ma non troppo, c’è il portoghese Diogo Jota, che è l’alter ego di Firmino ma che può anche andare a sostituire uno tra Salah e Manè.
E pur non avendo la prolificità dei due africani, il lusitano è un’opzione tattica interessante anche sull’esterno. Le altre alternative sono lo sfortunato Harvey Elliott, talento cresciuto nel vivaio che si è gravemente infortunato a settembre, e il giapponese Takumi Minamino, che Klopp adora ma che non riesce quasi mai a schierare, visto che i tre del tridente sono quasi impossibili da tenere a riposo.
E si chiude con Divock Origi, l’uomo dei gol pesanti, compreso il punto che ha stoppato le scommesse live nella finale di Madrid. Il belga, dopo anni complicati, sta trovando di nuovo minuti di gioco e ripaga quasi sempre la fiducia di Klopp con prestazioni importanti per la squadra e con gol a volte incredibili. Del resto, in uno squadrone come quello dei Reds, persino le riserve devono essere molto speciali…
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 15 novembre 2021.