Il decennio di assoluto dominio del Bayern Monaco sulla Bundesliga, in cui i bavaresi hanno anche fatto due volte il Triplete, ha spedito il club tedesco di nuovo nella leggenda, alla pari con la squadra dei tempi di Beckenbauer e Gerd Müller. E, cosa da non sottovalutare, il Bayern è anche uno dei pochi grandi club a non aver sofferto troppo la crisi economica.
La linea difensiva di Nagelsmann
I centrocampisti centrali bavaresi
I trequartisti più forti del Mondo
Merito di una organizzazione pazzesca e di una gestione al limite della perfezione, anche in tema di politica degli ingaggi che ha portato sia i calciatori in campo che gli uomini dietro una scrivania a raggiungere il massimo. Ma, con tutto il rispetto con chi è dietro le quinte, se il Bayern vince e stravince il merito è di chi scende sul terreno di gioco. E se la formazione titolare del Bayern Monaco fa paura, anche l’intera rosa non è certo da meno.
Nagelsmann ha ereditato dai suoi predecessori una squadra abituata a giocare con il 4-2-3-1, anche se non disdegna la difesa a tre. Ma dai calciatori registrati per la stagione, è abbastanza evidente che il Bayern sia costruito numericamente e per alternative proprio per il modulo utilizzato negli scorsi anni.
I portieri del Bayern
Nella squadra laureatasi campione del Mondo in porta, neanche a dirlo, c’è Manuel Neuer. L’estremo difensore tedesco, capitano e campione di tutto, è ormai all’Allianz da dieci anni ed è da considerarsi uno dei migliori acquisti di sempre per rapporto qualità/prezzo. E nonostante qualche annata complicata dagli infortuni, Neuer è tornato in grandissima forma, costringendo chi puntava a una sua…pensione anticipata a fare un passo indietro.
Al punto che Nübel, acquistato come portiere del futuro, è stato costretto ad andare via in prestito, mentre il club come riserve del capitano ha richiamato l’eterno Ulreich e tiene in rosa anche la promessa Früchtl, classe 2000.
La linea difensiva di Nagelsmann
Il terzino destro titolare è Benjamin Pavard, campione del mondo con la Francia nel 2018. Il transalpino è parecchio duttile e grazie a lui il tecnico può passare comodamente alla difesa a tre, considerando che l’ex Stoccarda se la cava bene anche come centrale di destra. Quando si gioca a quattro è invece l’elemento di equilibrio, essendo parecchio più difensivo del collega sull’altra fascia.
Del resto il canadese Alphonso Davies, classe 2000, nasce come esterno offensivo, ma al Bayern lo hanno convinto a lavorare anche sulla fase di non possesso, trasformandolo in uno dei terzini sinistri più forti e devastanti al mondo.
Le riserve dei due terzini sono rispettivamente Bouna Sarr, senegalese con un passato al Marsiglia, e il nuovo arrivato Omar Richards, acquistato un po’ a sorpresa dal Reading nella scorsa estate, ma che si è già messo in mostra, dimostrando di poter sostituire a dovere Davies quando il canadese dà forfait.
Il centro della difesa è stato rivoluzionato rispetto alla scorsa stagione. Lasciati andare Alaba e Boateng, grandi protagonisti del recente Triplete dei bavaresi, il Bayern ha puntato su Upamecano, strappandolo al Lipsia per 42 milioni di euro. Il francese fa coppia con Lucas Hernandez, tuttora il calciatore più costoso della storia del club, visto che per portarlo via dall’Atletico Madrid è stato necessario pagare una clausola da 80 milioni.
I due francesi rappresentano la coppia titolare, con alle spalle una sicurezza come Süle, che non sarà la prima scelta al Bayern, ma visto che spesso gioca in nazionale così male non è. La possibilità di schierare al centro anche calciatori che centrali non sono (Pavard, ma anche Kimmich e persino Goretzka) permette al Nagelsmann di tenere come quarto centrale il promettente francese classe 2002 Tanguy Nianzou, arrivato gratis dal Paris Saint-Germain.
I centrocampisti centrali bavaresi
Le certezze del Bayern, sia tecniche che numeriche anche per i nostri competenti utenti che periziano i siti di scommesse, arrivano però a centrocampo. Nella più classica delle mediane da 4-2-3-1, c’è quello che difende e quello che si inserisce. Il primo dei due è Joshua Kimmich, calciatore universale, che Guardiola ha trasformato in mediano da terzino sinistro. Il tedesco è una delle stelle del club e da quando è arrivato ormai sei anni fa ha giocato praticamente ovunque, diventando la chiave di volta delle prestazioni del Bayern.
Quando poi a fargli compagnia è arrivato Goretzka (strappato a parametro zero allo Schalke), la mediana bavarese è diventata un congegno perfetto. Il centrocampista classe 1995 è un maestro degli inserimenti e negli ultimi anni ha anche messo su un fisico poderoso, che gli permette di dominare il centrocampo e di essere devastante sia in fase offensiva che quando il pallone ce l’hanno gli altri.
Se non bastasse un centrocampo di livello mondiale, anche le riserve non sono da meno. Da Lipsia, Nagelsmann si è portato anche Marcel Sabitzer, che nelle ultime stagioni ha trascinato la squadra sassone alle semifinali di Champions. E poi ancora c’è Tolisso, spesso alle prese con infortuni ma pur sempre un campione del mondo, affiancato da Cuisance, altro francese, e da Marc Roca, che invece rappresenta l’alter ego di Kimmich nel ruolo di interdizione.
I trequartisti più forti del Mondo
La batteria di trequartisti a disposizione del Bayern è a dir poco spaventosa per qualità. Basterebbe pensare che le due riserve sono Kingsley Coman, il calciatore che da quando ha iniziato ha sempre vinto il campionato (e ha deciso una finale di Champions League), e Jamal Musiala, il trequartista classe 2003 che è stato al centro di una sfida tra Germania e Inghilterra per utilizzarlo in nazionale e che a 18 anni compiuti a febbraio vale già 50 milioni di euro.
Per essere nelle gerarchie davanti a un duo del genere, ci vuole qualcuno di speciale. E infatti è esattamente così. L’esterno destro offensivo del Bayern è Serge Gnabry, pupillo di Wenger che l’Arsenal ha lasciato andare troppo alla leggera. Il tedesco ha una media gol da centravanti (soprattutto in nazionale, 20 reti in 31 partite) ma non disdegna di aiutare la squadra in fase di non possesso.
E deve farlo, considerando che dall’altra parte del campo c’è Leroy Sanè, genio e sregolatezza. Uno che neanche Pep Guardiola al Manchester City ha saputo imbrigliare, ma che quando ha il pallone tra i piedi è capace di qualsiasi cosa, nel bene…o nel male.
E poi, a svariare per la trequarti c’è Thomas Müller, uno dei senatori del club, un calciatore così particolare che per lui è stato coniato un nuovo ruolo, quello del raumdeuter, il cercatore di spazi.
Che sia per l’ultimo passaggio o per colpire a rete, il campione del mondo 2014 è sempre l’uomo giusto al momento giusto e non sorprende che nonostante i suoi 32 anni sia ancora la prima scelta di chi si siede sulla panchina del Bayern e di chi cerca un marcatore sopra alla pari nelle quote Bundesliga!
Il Bomber del Bayern
Si chiude con il centravanti ed è difficile trovare di meglio rispetto a quello che ha il Bayern. Robert Lewandowski si può tranquillamente prendere il titolo di affare del nuovo millennio, visto che i bavaresi lo hanno portato a Monaco a parametro zero e il polacco li ha ricambiati con oltre 300 gol.
Il bomber del Bayern ha battuto tutti i record, compreso quello di Gerd Müller di reti in un campionato e nell’anno del Triplete è andato a segno 55 volte, mancando il Pallone d’Oro solo per…mancata assegnazione. Una sicurezza vera e propria, considerando che ha da poco interrotto una striscia che lo ha visto andare a rete almeno una volta a partita da febbraio a ottobre 2021.
Con lui, se il Bayern non parte da 1-0, poco ci manca. E per sostituirlo c’è un calciatore da sempre sottovalutato ma spesso fondamentale, il camerunese Choupo-Moting, che in carriera ha vestito anche la maglia del PSG e che quando è stato chiamato in causa non ha mai fatto rimpiangere Lewandowski. E visto il valore del polacco, è tutto dire…
*Le immagini dell'articolo sono distribuite da AP Photo. Prima pubblicazione 25 novembre 2021.