Ventiquattro squadre, 626 calciatori convocati e undici nazioni diverse in cui giocare. L’Europeo 2021, favorita numero 1 la Francia per i pronostici europei originariamente previsto per il 2020, è nato come torneo itinerante per celebrare i sessant’anni dalla prima edizione, quella del 1960.
Ecco perché nel 2014 sono state rese note le tredici città che avrebbero dovuto ospitare l’evento: Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Bruxelles, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra.
- Gruppo A: Roma e Baku
- Gruppo B: Copenaghen e San Pietroburgo
- Gruppo C: Amsterdam e Bucarest
- Gruppo D: Londra e Glasgow
- Gruppo E: Siviglia e San Pietroburgo
- Gruppo F: Monaco e Budapest
In sette anni qualcosa è cambiato, perché Bruxelles ha rinunciato nel 2017, mentre Bilbao e Dublino lo hanno fatto di recente. Restano dunque undici città (a sostituire Bilbao ci ha pensato Siviglia) e altrettanti impianti in cui si giocheranno i match in programma.
Gruppo A: Roma e Baku
Si parte dal Gruppo A, quello…degli stadi olimpici. Italia, Svizzera, Turchia e Galles giocheranno nello Stadio Olimpico di Roma e in quello di Baku. Due impianti dalla storia che non può essere più diversa. L’Olimpico capitolino (capienza 72698 spettatori) nasce nel 1927 ma viene completato solo nel 1953, dopo che durante la Seconda Guerra Mondiale è stato utilizzato addirittura come parcheggio.
Ha ospitato i Giochi del 1960, ma anche la finale dei Mondiali 1990. Proprio in vista della manifestazione iridata è stato ristrutturato, con la ricostruzione in cemento armato e una copertura in fibra di vetro. L’impianto romano ospiterà il match inaugurale tra gli Azzurri e la Turchia, le altre due partite dell’Italia nel girone e un quarto di finale.
Stesso numero di match ospitati ma storia molto più recente per l’Olimpico di Baku (capacità 68700), che si chiama così pur non avendo mai ospitato i Giochi.
I lavori di costruzione sono cominciati nel 2011 e l’inaugurazione risale al 2015, giusto in tempo per i Giochi Europei. Nel 2019 ha ospitato la finalissima di Europa League tra Chelsea e Arsenal, vinta dalla squadra guidata da Sarri, favoritissima per le relative scommesse Europa League per 4-1.
Gruppo B: Copenaghen e San Pietroburgo
Le partite del gruppo B (Danimarca, Finlandia, Belgio e Russia) si dividono tra Copenaghen e San Pietroburgo. Allo stadio Parken (capacità 38065) si giocheranno tre partite del girone e un ottavo di finale.
L’impianto danese è il più piccolo stadio di Euro 2021, ma anche uno di quelli costruiti più rapidamente: nato da una ristrutturazione totale del vecchio Idrætsparken, è stato completato in appena due anni. Nel 2001 è stato aggiunto il tetto retrattile e dal 2014 è disponibile una rete Wi-Fi gratuita per tutti gli spettatori.
Avranno parecchio da fare in Russia, visto che allo Stadio San Pietroburgo si giocheranno ben sette partite: tre del gruppo B, le tre del gruppo E originariamente previste a Dublino e un quarto di finale. Un bello stress-test per l’impianto cominciato nel 2007 sulle cenere del Kirov Stadion e inaugurato dieci anni più tardi, dopo aver dovuto risolvere uno strano problema di vibrazioni del campo retrattile.
Nella stagione 2021/22, lo stadio russo dovrebbe ospitare anche la finale di Champions, se non si sceglierà di giocare, finalmente, in Turchia.
Gruppo C: Amsterdam e Bucarest
Il gruppo C dovrà invece alternarsi tra Amsterdam e Bucarest, una buona soluzione considerando che vedrà impegnati i Paesi Bassi, l’Ucraina, l’Austria e la sorprendente Macedonia del Nord.
I match della squadra di De Boer si terranno tutti ovviamente alla Johan Cruijff Arena, il gioiello da 54990 posti a sedere con tetto retrattile (il primo stadio europeo ad averlo) inaugurato nel 1996 e conosciuto come Amsterdam Arena. La casa dell’Ajax (ma anche per una decina anni della squadra cittadina di football americano) è stata intitolata al Profeta del gol nel 2017, a un anno dalla morte di Cruijff.
Capienza molto simile (55634 posti a sedere) quella dell’Arena Națională, sorta dopo la demolizione del vecchio stadio nazionale di Bucarest. Un gioiellino da 234 milioni di euro, costruito in quattro anni e inaugurato nel 2011, che ospita le partite della nazionale rumena (che però ha mancato la qualificazione agli Europei), oltre che quelle del FCSB e della Dinamo Bucarest.
Gruppo D: Londra e Glasgow
Location molto vicine per le squadre del gruppo D, considerando che si giocherà a Londra e a Glasgow. Normale, quando nel girone ci sono sia l’Inghilterra che la Scozia, oltre a Repubblica Ceca e Croazia. La squadra di Southgate favorita per le scommesse farà gli onori di casa a Wembley, i cui 90000 posti potrebbero essere riempiti totalmente almeno per la final four, se il governo britannico darà l’ok.
L’ex Imperial Stadium, ricostruito a inizio millennio senza le due iconiche torri, ospiterà i tre match dei Tre Leoni, ma anche un ottavo e soprattutto le ultime tre gare: le due semifinali e la finalissima dell’11 luglio. Qualche centinaio di chilometri più a nord si respirerà atmosfera calcistica anche a Glasgow, con Hampden Park che aspetta con gioia la Tartan Army, ma non solo.
Il leggendario impianto scozzese, inaugurato nel 1903 e che nel corso della sua storia ha avuto affluenze vicine ai 150mila spettatori (come nel caso della finale di Coppa Campioni 1959/60 tra Real Madrid e Eintracht Francoforte), potrà ospitare 52063 tifosi per tre partite della fase a gironi e un ottavo di finale.
Gruppo E: Siviglia e San Pietroburgo
Viaggi invece abbastanza lunghi per il gruppo E. Spagna, Svezia, Polonia e Slovacchia in origine avrebbero dovuto fare la spola tra Bilbao e Dublino, ma entrambe le città hanno rinunciato.
E se le partite previste in Irlanda sono state spostate a San Pietroburgo, in Spagna si è offerta Siviglia, con il suo Estadio de la Cartuja (capienza 60mila spettatori) che ospiterà tre partite del girone e un ottavo di finale. L’impianto andaluso, inaugurato nel 1999, è stato teatro della vittoria del Porto di Mourinho nella finale di Europa League 2003 e di recente ha anche ospitato la finale di Copa del Rey tra Athletic Bilbao e Barcellona.
Gruppo F: Monaco e Budapest
Atmosfera mitteleuropea infine per il gruppo F, quello più interessante, visto che mette di fronte le squadre che hanno vinto gli ultimi due mondiali (Francia e Germania) e i campioni d’Europa in carica del Portogallo. Il vaso di coccio sembra dover essere l’Ungheria, che però potrà contare sul fattore casa: i match si giocano infatti a Monaco di Baviera e a Budapest.
L’Allianz Arena, con i suoi 75mila posti a sedere e il più grande parco coperto d’Europa, ospiterà ovviamente la Mannschaft e spera di portare più fortuna ai padroni di casa di quanto fatto nel 2012, quando il Bayern ha perso in casa la finale di Champions contro il Chelsea.
Terminata giusto in tempo per gli Europei 2020, la Puskas Arena (67889 posti) ha aspettato un anno in più del previsto per ospitare il torneo e farlo con i tifosi sugli spalti. Ma chi andrà a vedere la partita a Budapest farà meglio a portare con sé la carta di credito: nell’impianto la ristorazione funziona senza contanti!
Tutto su Euro 2020
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Partita inaugurale Europei
La guida completa di Euro 2020
I convocati dell'Italia
Il calendario degli Europei
Il girone A dell'Italia
Le gare all'Olimpico di Roma
*Le immagini dell'articolo, entrambe distribuite da AP Photo, sono di Dmitri Lovetsky e Matthias Schrader. Prima pubblicazione 26 maggio 2021.