Non è mai facile rimanere al top della propria disciplina sportiva per un decennio, figurarsi se si parla di uno sport come lo sci alpino, in cui il fisico viene sollecitato tantissimo e in cui gli infortuni sono all’ordine del giorno.
Ecco perchè la carriera di Dominik Paris, classe 1989 nato a Merano, è di quelle che vanno viste con enorme ammirazione. L’altoatesino, specialista delle gare di velocità, ha esordito in Coppa del Mondo nel lontano 2008, ha conquistato i suoi primi punti iridati l’anno successivo e anche ora che la carta di identità segna quasi 35 primavere sembra non avere alcuna intenzione di smettere di dire la sua.
Se al tempo che passa si aggiungono poi anche gli infortuni, non ultimo quello che un paio di anni fa sembrava aver messo un punto alla sua carriera, si capisce come Paris sia il vero e proprio highlander dello sci alpino italiano.
Che il classe 1989 aveva la stoffa lo si è capito subito, sia per gli esordi precoci in Coppa Europa e in Coppa del Mondo che per le ottime prestazioni ai Mondiali Juniores del 2009.
Dominik Paris il predestinato
Sulle piste tedesche di Garmisch-Partenkirchen, Paris ha vinto ben tre medaglie. In discesa libera è arrivato un argento, ad appena dodici centesimi dal connazionale Andy Plank, in supergigante l’altoatesino è ha messo al collo il bronzo (mentre secondo arrivava un certo Marcel Hirscher) e anche nella combinata l’azzurro ha ottenuto il secondo posto, dietro solamente allo svizzero Sepp Gerber.
Insomma, inizi quasi da predestinato, come confermato anche dall’ottima prestazione in combinata ai Giochi Olimpici del 2010 a Vancouver. In Canada Paris arriva tredicesimo, ma con una discesa libera eccezionale, terminata al secondo posto.
Sullo Stelvio la prima vittoria di Paris
Per la prima vittoria in Coppa del Mondo bisogna aspettare il 2012, quando Paris si impone (a pari merito con Hannes Reichelt) a Bormio, sullo Stelvio, una delle piste iconiche della discesa libera. La seconda vittoria in carriera, sempre nella stessa stagione, è se possibile ancora più straordinaria, perchè arriva a Kitzbuhel, da outsider per le scommesse sportive, sulla leggendaria Streif.
L’azzurro diventa così il secondo italiano capace di vincere sulla pista austriaca, raggiungendo così un mito dello sci italiano come Kristian Ghedina. Alla fine l’altoatesino si classifica quattordicesimo nella graduatoria generale e terzo in quella di specialità.
La stagione 2012/13 si chiude con un altro risultato molto importante, ovvero l’argento mondiale. Sulle piste austriache di Schladming, Paris si classifica secondo, arrendendosi solamente al norvegese Aksel Lund Svindal.
A Kitzbuhel il primo successo di Paris in supergigante
Dopo la vittoria a Lake Louise nel novembre 2013, per Paris comincia un periodo poco proficuo in quanto a risultati. Ai Giochi Olimpici 2014 di Sochi, l’azzurro delude, arrivando appena undicesimo in discesa libera e fuori dai primi quindici sia nel supergigante che nella supercombinata.
La stagione successiva vede però la prima vittoria in supergigante, a Kitzbuhel, mentre quella 2015/16 si chiude in crescendo, con la doppietta in discesa libera raccolta tra Chamonix e Lillehammer.
Sono due anche le vittorie nell’annata 2016/17, con un altro trionfo sulla Streif a Kitzbuhel e quello sulle nevi di Aspen, negli Stati Uniti. L’unica gara vinta nella stagione 2017/18 è invece la discesa a Bormio di fine 2017.
Ma proprio sulle nevi italiane comincia quella che è tuttora la miglior annata di Paris, la stagione 2018/19. A fine dicembre 2018 l’azzurro fa una clamorosa doppietta a Bormio, vincendo discesa libera e supergigante in due giorni. Le vittorie stagionali saranno addirittura 7, perchè si aggiungono quella in discesa libera a Kitzbuhel e altre due doppiette discesa/supergigante, ottenute prima a Lillehammer e poi a Soldeu.
Al termine della stagione Paris arriva quarto nella classifica generale di Coppa del Mondo, ma conquista la sua prima e finora unica coppa di specialità, quella di supergigante, con quasi 100 punti di vantaggio sul secondo, sfiorando anche ad appena venti punti da quella di discesa, vinta però dallo svizzero Beat Feuz.
Nel mezzo di questo momento eccezionale in Coppa del Mondo, si tengono i mondiali ad Are, in Norvegia. E la forma splendida di Paris paga, perchè l’azzurro si laurea campione del mondo in supergigante, con, per le scommesse live, nove centesimi di vantaggio rispetto al francese Johan Clarey e all’austriaco Vincent Kirechmayr.
Paris in carriera ha vinto 22 gare
Un 2019 eccezionale si chiude con le due vittorie della stagione 2019/20, neanche a dirlo a Bormio ed entrambe in discesa libera. A gennaio 2020 però Paris si infortuna gravemente, rompendosi il legamento crociato del ginocchio, un infortunio che a 31 anni rischia di compromettere seriamente il resto della sua carriera.
Ma l’altoatesino non si arrende, tornando alle gare nella stagione successiva in cui vince a Garmisch in discesa libera e sfiora il podio mondiale a Cortina d’Ampezzo sia in discesa che in supergigante. Nella stagione 2021/22 l’azzurro vince due volte in discesa, a Bormio e a Lillehammer, e a 34 anni compiuti si è tolto anche la soddisfazione di portare a casa la vittoria nel dicembre 2023 in Val Gardena.
Terzo a Wengen nel gennaio 2024, con 22 trionfi in gare di Coppa del Mondo, Paris si piazza al terzo posto della classifica degli sciatori italiani di sempre, dietro a due mostri sacri come Alberto Tomba e Gustavo Thoeni.
I primati di Dominik Paris a Bormio
Con le sei vittorie ottenute a Bormio, è anche il discesista più vincente di sempre sullo stesso tracciato, battendo lo svizzero Didier Cuche, cinque volte vincitore sulla Streif.
A conti fatti, l’unico cruccio per l’azzurro è il non aver mai detto la sua a livello olimpico ed è anche difficile immaginare che possa allungare la sua carriera fino a Milano-Cortina 2026. Ma con Paris, mai dire mai!
I premi conquistati da Dominik Paris
In questa stagione l’azzurro è a circa 50mila dollari di prize money grazie alla vittoria in Val Gardena e con i suoi 22 trionfi, 11 secondi posti e altrettante terze posizioni nel corso degli anni ha guadagnato in premi più di 1,5 milioni di dollari.
E anche gli sponsor apprezzano lo sciatore italiano, considerando che il suo main partner è addirittura Red Bull, mentre tra le altre collaborazioni ci sono Finstral, Dolomiti Sport Clinic, Ultner Brot, Jung&C, Pentaphoto e Ultental.
Per quanto riguarda il materiale da competizione, Paris si affida a Nordica, Uvei e Leki. E visti i risultati, fa loro una gran bella pubblicità!
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